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Ciriè
20 Dicembre 2022 - 18:04
Via Vittorio Emanuele
Le fasce orarie per consentire l'accesso ai disabili in via Vittorio? Un gran pasticcio!"
I cartelli che regolano gli accessi sulla neonata isola pedonale, infatti, riportano informazioni parziali e fuorvianti rispetto a quanto contenuto nell'ordinanza che, invece, garantisce davvero l'accesso alle persone munite di permesso disabili sull'arteria pedonale della città.
E' quanto emerso nelle due ore di acceso confronto che si è tenuto ieri sera in consiglio comunale.
Ad incalzare la giunta guidata dal sindaco Loredana Devietti ci ha pensato il Pd con un'interrogazione che chiedeva proprio numi sulla questione.
"I sottoscritti consiglieri - si legge nel documento - interpellano l’assessore competente per conoscere i motivi della limitazione oraria di accesso per i residenti e per i mezzi delle persone disabili al Centro storico".
Ma il tema è stato discusso da tutte le forze d'opposizione. Perché nessuno, alla fine riusciva a spiegarsi perché un disabile dovrebbe avere libero accesso nella parte pedonale della città solo in certe orari e non in certi giorni, come la domenica.
Sono volate parole grosse: "Ingiustizia!". "Discriminazione".
Mentre la maggioranza cercava di rispondere parando i colpi e rivendicando il lavoro fatto su un tema così delicato e sul quale il sindaco ha sempre rivendicato grande sensibilità.
Insomma, il confronto - e forse anche un po' lo scontro - ha portato a capire che il grande equivoco nasce unicamente per i cartelli apposti all'imbocco della via.
"Sfido qualsiasi persona a capire qualcosa di diverso da quello che si legge - dichiara la consigliera Dem Marta Vittone - e cioè che le vetture al servizio delle persone disabili possono accedere dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Tutti i giorni escluso la domenica".
Eppure l'ordinanza dice che, comunicando la targa del veicolo al servizio di persona disabile, l'accesso è garantito sempre. Anche quando i varchi telematici saranno attivi.
E allora le fasce orarie?
Le fasce orarie garantirebbero un ulteriore diritto. E ciò quello di chi è in possesso di tagliando per disabili, ma il cui veicolo non è tra quelli registrati.
"Ma se è così quei cartelli sono da rifare" sbotta Marta Vittone che sul tema si è battuta come una leonessa.
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