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Ciriè
19 Dicembre 2022 - 19:43
“Eccomi, sono pronto a difendere gratuitamente il primo disabile che prenderà una multa in via Vittorio”.
Per l’avvocato e consigliere di opposizione Franco Silvestro (Movimento 5 Stelle), è una questione di principio.
“Ci sono dei ricorsi che vanno presentati a prescindere dal vincere o dal perdere. Vanno fatti e basta. E questo è uno di quelli da presentare perché una limitazione di questo tipo invoca davvero giustizia. Per questo dico di essere pronto a rappresentare gratuitamente il primo disabile che verrà multato lungo la via pedonale. Presentiamo ricorso al Tar e poi vediamo che cosa dice...”.
Anche per Silvestro l’introduzione delle fasce orarie è discriminatoria nei confronti di chi ha già molti problemi nella vita: “Ci sono persone in vera difficoltà. E queste persone vanno aiutate. Capisco anche l’esigenza dell’Amministrazione di garantire un’isola pedonale sicura, ma gli interessi vanno bilanciati”.
Su che basi?
“Sicuramente su dati che l’amministrazione non può avere. Ed è per questo che dico che è tutto sbagliato. Non faccio certo l’analisi dell’anima di quest’amministrazione. E’ un giudizio tecnico il mio. E’ una sperimentazione? E allora parti raccogliendo dei dati. Dal più al meno. E poi, eventualmente, inizi a mettere delle limitazioni. Non il contrario. Non sappiamo neppure quale sarebbe l’afflusso di auto al servizio di disabili e gli sbarriamo la strada. Non era meglio, visto che si sta facendo una sperimentazione, aprire ai disabili, monitorare la situazione, e poi, sulla base dei dati raccolti fare delle scelte? Qui, invece, si è fatto tutto al contrario. Ed è miopia politica, dal mio punto di vista. Pura discriminazione dire ad una persona a che ora può andare a comprarsi un paio di scarpe o prendersi il caffè con un amico in centro”.
Una battaglia, sui disabili, Silvestro aveva già provato a farla sull’abolizione delle barriere architettoniche: “Fin dal primo giorno in cui si è parlato della riqualificazione di Via Vittorio ho insistito sull’abolizione di quei 200 scalini che impediscono l’accesso ai negozi. Certo, era un’opera complicata dal fatto che si tratta di suolo privato, ma degli strumenti in favore dell’amministrazione c’erano. Sipoteva far leva su sgravi fiscali o altri incentivi. Invece il sindaco ha preferito concentrarsi su sulla via principale, un’opera da 2,5 milioni che, però, non sarà per tutti”.
Sul tema delle barriere architettoniche il sindaco Loredana Devietti spiega: “Sono state anche fatte apposite riflessioni sull’eliminazione delle barriere architettoniche esistenti in via Vittorio: non potendo rimuovere i dislivelli esistenti nel sottoportico a causa della presenza di volumi e solai di diversa entità - cosa che avrebbe di fatto implicato modifiche strutturali agli edifici, non realizzabili - si è invece riusciti a rendere la sede stradale interamente sgombra da impedimenti e barriere e ora tutto l’asse risulta liberamente percorribile e interamente collegato” spiega il sindaco”.
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