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Lo scempio dei binari arrugginiti: storia della tratta ferroviaria chiusa da due anni

Si tratta della linea Rivarolo - Pont, e a sollevare il problema del suo futuro è stato il Co.M.I.S., Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile

Binari (foto di repertorio)

Binari (foto di repertorio)

Torneranno i treni sulla Rivarolo-Pont? La domanda pare più che legittima se si pensa che i lavori di elettrificazione della tratta, annunciati più volte dalla Regione, sono ancora in fase di progettazione, e che l'ultimo mezzo a diesel che è passato sulle rotaie della linea risale al dicembre 2020.

Due anni di attesa che pesano come un macigno. Secondo le previsioni iniziali della Regione Piemonte, il processo di elettrificazione della linea si sarebbe dovuto concludere all'inizio del 2024, quando la linea avrebbe dovuto riaprire ai pendolari. Queste previsioni, ad oggi, appaiono chiaramente irrealizzabili, visto che sono previsti almeno 22 mesi di lavori e di collaudi per far ripartire la ferrovia.

A sottolineare la problematicità della vicenda è intervenuto il Co.M.I.S. (Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile). Con un comunicato di fuoco, il Coordinamento ha messo nero su bianco le preoccupazioni di tutti i pendolari canavesani.

"Poco più di un anno fa è stato annunciato dalla Regione l’avvio dei lavori per l’elettrificazione della tratta Rivarolo-Pont - scrive il Coordinamento - interamente finanziata con 6 milioni di euro dal bilancio regionale, opera indispensabile per completare l’ammodernamento della ferrovia Canavesana e il suo collegamento con il Servizio Ferroviario Metropolitano. Nel giugno 2021 la Regione ha affidato a RFI la progettazione definitiva per la posa della linea elettrica per un importo di 2 milioni, con l’indicazione di consegnare il progetto entro il settembre 2022; nello stesso tempo alcuni esponenti locali in Consiglio regionale si spingevano a considerare i lavori completamente terminati entro il 2023. Da allora, per non interferire con le attività diagnostiche e poi con le opere, la circolazione ferroviaria – già fortemente ridimensionata – è stata del tutto sospesa".

Oggi chiunque frequenti l’area in questione, e lo scrive anche il coordinamento, più che attività di cantiere, potrà vedere solo una linea in completo abbandono, stazioni vuote e binari arrugginiti. La linea, al momento, è abbandonata a sé stessa.

"E i pendolari costretti a usare i bus sostitutivi - proseguono dal Coordinamento - mentre sulla ferrovia tutto tace. Lasciare per tutti questi mesi un intero territorio con una linea sospesa, in attesa di un cantiere ancora di là da venire, è un grave scempio nei confronti del patrimonio pubblico e per le comunità che hanno diritto a un servizio di trasporto veloce, efficace e sostenibile; e cosa meglio del treno, laddove esiste da generazioni? Inoltre binari e impianti inutilizzati per mesi saranno un costo in più da rimettere in sesto, a carico della collettività".

Dopo il comunicato del Co.M.I.S. sono intervenuti dal Consiglio Regionale anche le opposizioni del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle.

"Pont - Rivarolo? Aspetta e spera!"

Alberto Avetta

Alberto Avetta, consigliere regionale del PD nonché vicepresidente della Commissione Trasporti, non ha troppi dubbi sulla vicenda: "Avevamo ragione - ha detto - quando, nell’ottobre del 2020, in Commissione Trasporti, avvertivamo che sul progetto di elettrificazione della Rivarolo-Pont c’erano troppi annunci e troppe promesse. I fatti purtroppo ci danno ragione".

L’unica cosa certa, per Avetta, "è che i pendolari dal 1 gennaio del 2021 hanno dovuto ricorrere al bus o al mezzo privato e dovranno continuare ad arrangiarsi così non si sa per quanto tempo ancora. I lavori annunciati un anno fa non sono partiti, il progetto definitivo di RFI che doveva essere pronto a settembre 2022 deve ancora essere approvato, non c’è chiarezza sul finanziamento complessivo dell’intervento su cui peserà ovviamente anche il rincaro del materiale".

Infine, "oggi risulta davvero difficile ipotizzare una tempistica credibile sul completamento dell’elettrificazione della Rivarolo-Pont.  E sono davvero curioso di ascoltare la risposta dell’Assessore alla mia Interrogazione. Nel frattempo, come dicono giustamente dal Co.M.I.S., binari e impianti invecchiano e arrugginiscono".

"I pendolari sono stufi di essere presi in giro dalla Regione!"

Sarah Disabato

Non le manda a dire neanche Sarah Disabato, capogruppo regionale del M5S Piemonte. "Ci uniamo ai pendolari - ha detto - nel chiedere risposte certe alla Giunta regionale sulla partenza dei lavori per l’elettrificazione della ferrovia Rivarolo-Pont, ormai chiusa da due anni".

Il Movimento 5 Stelle, annuncia Disabato, presenterà un’interrogazione in Consiglio per chiedere delucidazioni in merito ed evitare che si perda altro tempo. La Regione, al momento, ha stanziato quei famosi 6 milioni, ma per la capogruppo "bisognerà capire se basteranno per finanziare l’intera opera".

Ci sono poi i problemi legati alla progettazione: "Non abbiamo ancora avuto modo - ha spiegato Disabato - di vedere il progetto definitivo presentato da Rfi e il tempo continua a passare. E meno male che si parlava del 1° gennaio 2024 per la riapertura: se tutto va bene dovremo attendere ben oltre, tra cantieri e collaudi, prima di vedere i treni tornare in alto Canavese".

Insomma, per la capogruppo la preoccupazione del Co.M.I.S. è assolutamente legittima: "In questo modo, anziché incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico, con conseguente beneficio anche per l’ambiente, si costringe di fatto i pendolari ad utilizzare i mezzi privati, depauperando quei territori che in questo modo si sentono sempre più marginali".

Gabusi: "Tempi in linea con scadenze del PNRR".

Marco Gabusi, assessore regionale con delega ai trasporti

Nel suo comunicato, il Co.M.I.S. sollecitava la Regione a dare delle risposte: "Chiediamo alla Regione di far conoscere lo stato reale dei lavori: il progetto di RFI è stato effettivamente consegnato? Se sì, cosa si aspetta ad appaltare le opere? Ci sono dei problemi sconosciuti ai cittadini che ne impediscono l’avvio?"

Striminzita la risposta dell'assessore regionale Marco Gabusi: "L’attività progettuale - ha detto - sta andando avanti e ha raggiunto il livello di approfondimento tale da essere approvata nella Conferenza dei servizi. I tempi sono in linea con le scadenze date dal PNNR. La scorsa settimana è stata conclusa la progettazione da parte di RFI e a breve sarà portata in approvazione".

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