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Arte
26 Novembre 2022 - 22:57
Taglio del nastro, questa mattina per la mostra dal titolo "I negozi Olivetti. Poter scegliere la bellezza" dedicata ai negozi della Olivetti nel mondo e visitabile sino al 31 dicembre 2022.
La mostra è stata inaugurata dall'assessora alla Cultura, Costanza Casali che per l'occasione indossava la fascia tricolore facendo le veci del sindaco Stefano Sertoli, impossibilitato a partecipare.
"In questa mostra abbiamo un connubio tra architettura, design, arte - spiega l'assessora Costanza Casali - i negozi vengono riproposti con delle suggestioni evocative".
Scendendo nel particolare dell'allestimento curato da lei stessa, Casali spiega: "Il primo negozio è quello di Venezia dove c'è una riproduzione della scala del negozio stesso: Un negozio del 1957, ideato e progettato da Carlo Scarpa. Nella seconda sala c'è il negozio di New York sulla 5a Strada, dove abbiamo dei pannelli riprodotti di bassorilievi di Nuvola che fanno da sfondo in tutto quanto il negozio".
La ricostruzione della scalinata di Carlo Scarpa nel negozio Olivetti di Venezia
Poi si passa nella terza sala: "E' quella collegata al negozio di Parigi del 1967 di Gae Aulenti. Qui, oltre alle forme sinuose del negozio, riprodotto in scala ridotta, ci sono anche le lampade "pipistrello" che erano state progettate proprio dal Gae Aulenti".
Così era l'interno del negozio Olivetti di Parigi progettato dall'archistar Gae Aulenti
"Si tratta di una mostra immersiva - continua l'assessora - particolarmente suggestiva".
La vera protagonista è la scultura "Figura Volante", realizzata dall'artista berlinese Jenny Wiegmann Mucchi.
Le mani della figura di donna modellata nel gesso, calata dall’alto, convergevano sulla macchina per scrivere M40. I bombardamenti di Napoli del 1943 arrecarono gravissimi danni al negozio e nel dopoguerra, l’angelo onirico di Jenny Wiegmann Mucchi risultava scomparso. Per molti anni, le sorti della statua sono state avvolte nell’oblio, fino a quando è stata ritrovata a Ivrea, in un solaio della fabbrica di mattoni rossi, il 22 novembre del 2019. Icona - la proprietà della fabbrica - ha deciso di farla restaurare affidando il lavoro al centro di restauro e conservazione di Venaria Reale.
La scultura "Figura Volante" appena restaurata, era nella vetrina del negozio di Napoli
"Oggi ce l'abbiamo in anteprima assoluta ad Ivrea. Era nel negozio di Napoli in vetrina ed era scomparsa dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Ritrovata malconcia, è stata riportata al suo splendore originario e adesso tutti potranno vederla venedo qui ad Ivrea" ha concluso Casali.
La mostra propone un percorso che si snoda attraverso i punti vendita Olivetti con allestimenti evocativi degli spazi, corredati da immagini fotografiche che rievocano l'incanto, la bellezza e la sorprendente capacità di unire architettura, tecnologia e arte in un unico ambiente.
Un percorso di forte impatto emozionale dal primo approccio, che propone in sequenza il negozio di Venezia progettato da Carlo Scarpa nel 1957, quello di New York aperto sulla Quinta Strada nel 1954, firmato dallo studio BBPR, e lo spazio scintillante di Parigi progettato da Gae Aulenti nel 1967.
Il percorso prosegue attraverso lo sviluppo storico dei negozi, a partire dagli anni '30 con lo showroom del punto vendita di Torino progettato da Xanti Schawinsky, arricchito dalle locandine pubblicitarie dedicate alla macchina per scrivere Studio 42 progettata da Ottavio Luzzati nel 1935. A seguire, i progetti dei negozi italiani e stranieri del dopoguerra, aperti negli anni '40 e '50 e progettati da Gian Antonio Bernasconi, per arrivare al negozio di Roma progettato da Ugo Sissa nel 1946 e caratterizzato dal grande affresco di Renato Guttuso, ora ospitato all'interno degli spazi dell'Officina H di Ivrea.
Con la mostra dedicata ai Negozi Olivetti, si è giunti al quarto appuntamento del ciclo di sei mostre previste dal progetto Olivetti e la Cultura nell’impresa responsabile, un programma pluriennale di iniziative curate dal Museo Civico della Città di Ivrea, in collaborazione con l’Associazione Archivio Storico Olivetti, per rendere fruibili al grande pubblico le opere d’arte della raccolta Olivetti, oggi di proprietà Tim, in stretta relazione con la documentazione storica che ne ricostruisce i processi di produzione culturale.
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