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Cinghiali, una piaga da non sottovalutare

Pericolo, paura e danni collaterali: i cinghiali sono diventati un flagello per l'uomo e per l'agricoltura

Cinghiale

Gli agricoltori vedono spesso distrutti i loro campi

Quello dei cinghiali, in pratica, sta diventando un vero e proprio flagello. Gli agricoltori, che vedono spesso distrutti i loro campi a causa dei suidi, sono scesi sul piede di guerra...

“Sono apparsi all’improvviso: era un gruppo di otto cinghiali. Non me l’aspettavo, quindi l’impatto non ho potuto evitarlo. E’ stato scioccante”, ha commentato telefonicamente Federica Sacco il 5 novembre, durante un’intervista al TGR Piemonte, la ‘miracolata’ conducente della vettura che, lo scorso 30 ottobre, aveva sfiorato la tragedia tra i caselli di San Giorgio e di Scarmagno, al km 29 dell’autostrada A5 Torino Aosta.

Federica era al volante della sua automobile quando, verso le due di notte, si è vista balzare di fronte un’intera famiglia di suidi. A nulla è valsa la sterzata, la vettura è inevitabilmente entrata in collisione con otto cinghiali e li ha uccisi. Per fortuna lei è rimasta illesa: impressionante l’immagine della vettura, che dopo l’incidente era completamente distrutta nella parte anteriore.

Se fino a poco tempo fa vedere dei cinghiali in un contesto urbano sarebbe stato un fatto inconsueto, oggi si parla invece di una vera e propria ‘invasione’. Non è raro oramai vedere sul web fotografie e video di singoli o intere famiglie di cinghiali scorrazzare indisturbate in contesti abitativi, come era successo Il 2 ottobre ad Ivrea: una vera e propria incursione urbana. Non era mai successo prima che un cinghiale arrivasse in centro città. Sempre in Piemonte, il 4 novembre, un’altra famiglia di cinghiali aveva invaso la carreggiata della tangenziale di Asti, in direzione Alba, provocando un incidente tra tre autovetture. Per fortuna anche qui non vi sono stati feriti gravi.
 
Quello dei cinghiali, in pratica, sta diventando un vero e proprio flagello. Gli agricoltori, che vedono spesso distrutti i loro campi a causa dei suidi, sono scesi sul piede di guerra. Dopo gli ultimi fatti (fonte CIA) Gabriele Carenini, presidente regionale di Cia-Agricoltori Italiani Piemonte e responsabile nazionale per la fauna selvatica di Cia-Agricoltori italiani, ha di fatto dichiarato: “Continueremo a denunciare senza sosta la pericolosità degli animali selvatici che vagano senza controllo per i nostri campi e sulle strade, fino a quando non verranno messi in atto gli interventi urgenti che chiediamo da anni. Urgono provvedimenti straordinari che riguardino sia la sicurezza stradale che quella dei nostri raccolti. Non possiamo più tollerare l’inerzia delle istituzioni che consente liberamente ai cinghiali di arrecare danni all’economia agricola e ai cittadini”.

Si rammenta che la Regione Piemonte, a fine agosto 2022, aveva deciso misure urgenti e mirate per diminuire la presenza dei cinghiali sul territorio. Un'ordinanza firmata da Fabio Carosso, vicepresidente della Regione, stabilisce di fatto che la caccia di selezione al cinghiale può essere effettuata anche nelle ore notturne, previo utilizzo di strumenti per la visione che facilitano la selezione degli individui. Sempre nell’ordinanza viene posto in luce che, per poter esercitare la selezione al cinghiale in qualunque Ambito territoriale di caccia o Comprensorio alpino diverso da quello di ammissione, il cacciatore deve richiedere la relativa autorizzazione all’ente di gestione, che la rilascia entro 48 ore senza oneri economici aggiuntivi. Infine, gli appostamenti temporanei e le altane possono essere posizionati ad una misura non inferiore a 50 metri dal confine dell’area protetta informando l’ente gestore.

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