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03 Novembre 2022 - 23:39
Violenza donne (foto archivio)
Dopo cinque giorni di ricovero è stata dimessa questa mattina dall'ospedale Molinette di Torino la studentessa di 23 anni che nella notte tra sabato e domenica è stata aggredita e violentata nella residenza universitaria 'Paolo Borsellino'.
La giovane e i suoi familiari non hanno incontrato il ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, oggi in visita nel capoluogo piemontese. "Siamo stati tutti profondamente colpiti, toccati e dispiaciuti per quello che è successo alla residenza 'Borsellino' però non vorrei che la tristezza e la gravità assoluta di questo evento, su cui è stata aperta un'indagine e di cui attendiamo l'esito, potesse in qualche modo far dimenticare l'eccellenza dell' Università torinese e piemontese", ha detto il ministro dopo l'incontro con il presidente della Regione Alberto Cirio, il sindaco Stefano Lo Russo, il presidente dell'Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario del Piemonte (Edisu), Alessandro Ciro Sciretti, che gestisce i campus e i rettori degli atenei, in cui si è parlato anche di sicurezza dopo l'episodio.
"È chiaro che nei luoghi di formazione bisogna sentirsi liberi e protetti. Certamente si possono aumentare i livelli di controllo però attenzione perché l'aumento priva gli utenti della struttura di una parte delle loro libertà e credo che questo non sia compatibile con i loro desiderata", ha spiegato Bernini.
Il centro sociale torinese Gabrio ha annunciato sui social una manifestazione nei prossimi giorni. Intanto proseguono senza sosta le indagini della Squadra Mobile della polizia per dare un nome all'aggressore della giovane. Sono a lavoro anche i carabinieri per identificare l'uomo che la stessa sera in cui la ventitreenne è stata stuprata, ha aggredito una diciasettenne in via Gorizia, nel quartiere Santa Rita, a pochi chilometri dalla residenza universitaria Borsellino. L'episodio è avvenuto intorno alle 21.
La giovane, che era andata a trovare un'amica, è stata spinta nell'ascensore da uno sconosciuto che ha abusato di lei e l'ha colpita con un pugno sul naso, per poi fuggire portandole via la borsetta e il cellulare. Due violenze contro due donne, che però, secondo gli inquirenti non sarebbero collegate tra di loro. Come per il caso di via Borsellino anche per quello di via Gorizia sono state acquisite le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.
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