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Sanità

Il mammografo non funziona: dito puntato sulla malasanità

Amara sorpresa per la consigliera comunale di Torino all'Ospedale di Settimo

il mammografo non funziona: greco protesta contro l'Asl To4

"Denuncio pubblicamente la AslTo4 per non aver ancora riparato il mammografo digitale dell’ospedale di Settimo Torinese e chiedo al direttore generale della AslTo4 Stefano Scarpetta che lo faccia entro il mese di novembre”. La denuncia arriva da Caterina Greco, consigliera di Città Metropolitana di Torino. Greco la scorsa settimana si è recata, prenotazione alla mano per effettuare il controllo senologico, presso il presidio di via Santa Cristina a Settimo, ma ha trovato l’ambulatorio radiologico chiuso: “Non potrà effettuare il suo screening poichè il mammografo è rotto da luglio scorso” le hanno risposto alla reception. Intanto la AslTo4 chiosa: “Il guasto del mammografo dell’ospedale di Settimo è in via di risoluzione”.

Prevenzione?

Qui si potrebbe parlare di disservizio nei confronti del cittadino. Da quattro mesi il mammografo digitale che si trova presso l’ospedale Civico di Settimo Torinese è guasto. “Avevo la prenotazione per una mammografia, uno dei classici controlli periodici che la Asl fornisce alle donne, - afferma Greco – per il 31 ottobre. Ho anticipato l’appuntamento al 24, ma quando sono giunta in ospedale ho trovato l’ambulatorio chiuso. La ragazza alla reception mi ha detto che il mammografo è rotto da luglio scorso. Quindi questo vuol dire, oltre al disservizio, che l’operatore che al telefono ha cambiato, anticipando la mia prenotazione, non sapeva che il mammografo fosse rotto. Tutto assurdo e la situazione è alquanto gravosa per l’intero territorio”.

Il mammografo in questione è stato acquistato e donato all’ospedale Civico dalla città di Settimo nel 2012 proprio quando Caterina Greco era all’epoca assessore alle Politiche sociali: “All’epoca abbiamo raccolto 75 mila euro – continua – per acquistare il mammografo digitale e metterlo a disposizione della comunità. Fu un traguardo importante per tutti. Anche perché ancora oggi il mammografo digitale non è in dotazione in tutti gli ospedali. E adesso che succede? Il macchinario si è rotto e nessuno si preoccupa di aggiustarlo? Da quattro mesi che le donne vengono mandate in altre sedi per riuscire a fare lo screening”.

Lo screening di cui parla Caterina Greco è quello previsto dal piano regionale “Prevenzione Serena”. Gli screening per la prevenzione dei tumori (screening oncologici) sono interventi sanitari effettuati su una popolazione per individuare le persone che potrebbero avere la malattia, quando essa non dà ancora sintomi. A questo scopo si utilizzano test o esami semplici che consentano di rilevare forme tumorali o pre-tumorali con molto anticipo. In Piemonte, attraverso il programma organizzato “Prevenzione Serena”, sono offerti tre tipi di screening (per il tumore della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto), effettuati gratuitamente e senza impegnativa del medico di famiglia.

La nota terribile

– sottolinea la consigliera torinese – è che dopo quattro mesi ancora la Asl non si fa carico di questo problema e non cerca nemmeno di risolverlo. Ci vogliono 50mila euro per riparare il guasto del mammografo e a quanto pare non sarà fatto prima di febbraio-marzo 2023. Ma come si può garantire un servizio in queste condizioni?” conclude Greco.

Intanto la AslTo4 dichiara: “Il guasto del mammografo dell’ospedale di Settimo, dove si effettuano solo mammografie di screening, è in via di risoluzione. Considerati i necessari tempi tecnici, sarà nuovamente operativo a breve. Lo screening è pianificato e quindi non vi è stato alcun ritardo: tutte le signore che sono state invitate per la mammografia di screening presso l’ospedale di Settimo fino a novembre sono state contattate per fissargli la prestazione nelle sedi Asl più vicine, quelle di Chivasso e di Ciriè”.

In questi due anni di pandemia Covid, lo si sa, screening e controlli sono stati bloccati. Negli ultimi mesi, invece, si sta cercando di recuperare quello che è andato perso. Per esempio, la Regione Piemonte nei giorni scorsi ha fatto sapere che “A ripartire sono stati anche gli screening oncologici che, tra gennaio e settembre 2022 sono stati 303 mila: un recupero del 97% rispetto ai 313 mila dello stesso periodo 2019. In particolare il recupero degli screening al seno nei primi 9 mesi di quest’anno è stato pari al 96%, di quelli all’utero pari all’98,5% e di quelli al colon retto pari al 96,5%”.

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