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03 Novembre 2022 - 00:00
Ferrari (foto d'archivio)
La crisi non ferma il Cavallino. La Ferrari chiude il terzo trimestre con risultati in crescita e prevede ricavi più alti nel 2022. L'utile netto è pari a 228 milioni di euro, il 10% in più dell'analogo periodo del 2021, i ricavi netti ammontano a 1,25 miliardi, in aumento del 18,7%, mentre le consegne totali sono 3.188, in crescita del 15,9%.
Alla luce di questi dati positivi e al solido portafoglio ordini, la Casa di Maranello prevede per l'intero anno 5 miliardi di ricavi a fronte dei 4,9 miliardi precedentemente indicati. Stima anche l'adjusted ebitda maggiore di 1,73 miliardi e l'adjusted ebit maggiore di 1,18 miliardi, mentre il free cash flow è stato fissato fino a 700 milioni dai 650 precedenti. Tutto questo in un contesto che prevede un arricchimento del mix di modelli, più che compensato dall'impatto negativo dovuto alla fine del ciclo vita delle Ferrari Monza SP1 e SP2, e l'inizio della produzione della Ferrari Daytona SP3 e della Ferrari Purosangue nel 2022 con avvio delle consegne a partire dal 2023.
Tra le condizioni ci sono anche ricavi da attività legate alla Formula 1 che riflettono sponsorizzazioni più diversificate ma complessivamente minori, in parte compensate dal migliore posizionamento nel campionato dell'anno precedente. "Gli ottimi risultati finanziari che presentiamo oggi sono un'ulteriore prova della solidità del nostro business. La nostra strategia a lungo termine continua a guidare la redditività, aumentando la nostra resilienza in uno scenario macroeconomico che presenta nuove sfide su scala globale. Oggi continuiamo a gestire un portafoglio ordini straordinario: tutta la nostra gamma è sold out a eccezione di pochi modelli" commenta Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari, che parla di un boom delle vendite in Cina. "Continuiamo il nostro percorso verso la carbon neutrality al 2030 aggiungendo nuovi pannelli fotovoltaici, riducendo il consumo di alluminio e recuperando la dispersione di calore. La sostenibilità è per noi fondamentale". Vigna ha ricordato il sostegno dato alla catena dei fornitori e ha spiegato che per contrastare l'inflazione sono stati effettuati interventi in tre direzioni, definizione dei prezzi, personalizzazioni e aumento dei prezzi di alcuni modelli in alcuni mercati'.
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