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Botte all'Università di Torino, 33 ragazzi dei collettivi universitari a processo

È iniziato il processo a Torino che vede 33 imputati, appartenenti ai collettivi universitari, per gli scontri con le forze dell'ordine scoppiati al campus Einaudi il 13 febbraio 2020.

Quel giorno gli autonomi cercarono di impedire che il Fuan, gruppo studentesco vicino a Fratelli d'Italia, volantinasse contro un incontro sul tema "Fascismo-Colonialismo-Foibe.

L'uso politico della memoria per la manipolazione delle verità storiche" con la partecipazione dell'attore e scrittore Moni Ovadia e del giornalista Stojan Speti. Il bilancio fu di otto poliziotti e due guardie giurate ferite e un'aula, quella intitolata a Paolo Borsellino e assegnata al Fuan, devastata. Il giorno dopo ci furono ulteriori tensioni, sempre all'ateneo, durante un'iniziativa di solidarietà con gli arrestati. Un'auto della polizia, accerchiata, venne danneggiata a calci e pugni.

Nei mesi successivi le indagini, coordinate dal pm Enzo Bucarelli, portarono a 21 misure cautelari. Oggi in aula sono stati ascoltati come testimoni dell'accusa gli agenti della Digos e del commissariato di polizia intervenuti in quelle giornate e che avevano proceduto alle identificazioni di alcuni degli imputati.

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