Il Piemonte si prepara alla zona gialla, da lunedì, e per mettere in sicurezza il Natale sta valutando di anticipare a venerdì l'obbligo della mascherina all'aperto. In attesa del pre-report del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità, il governatore Alberto Cirio incontrerà domani prefetti e presidenti di provincia per mettere a punto una ordinanza che metta "più al riparo questo weekend di feste natalizie". Per il secondo giorno consecutivo i contagi sono stati sopra quota 3 mila, ma a preoccupare è soprattutto l'occupazione dei posti letto in ospedale: stabili le terapie intensive, nei reparti ordinari sono 854 i pazienti ricoverati. Individuati altri due casi Omicron, che diventano così quattro in tutto. Si tratta di due donne conviventi, madre e figlia, della provincia di Torino. Entrambe vaccinate con due dosi, sono in buone condizioni di salute: la mamma di 55 anni è asintomatica, mentre la figlia di 20 anni è pauci-sintomatica. Entrambe erano risultate positive a un test antigenico rapido e al successivo test molecolare. "Le evidenze scientifiche attuali confermano che la maggior parte dei tamponi antigenici, e in particolare quelli usati in Piemonte, individuano i casi di positività anche in presenza di variante Omicron - sottolineano il professor Giovanni DiPerri, responsabile del Dipartimento Malattie infettive dell'Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, e la dottoressa Valeria Ghisetti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia -. La velocità nell'individuazione dei casi di contagio è più che mai utile in questo momento di alta circolazione del virus e i test rapidi antigenici danno un contributo importante al sistema di tracciamento. Resta fondamentale, però, il senso di responsabilità di ogni cittadino nel limitare le occasioni di contagio. La prudenza deve continuare a essere la regola guida di ogni nostra azione, oggi più che mai". "L'80% dei ricoverati nelle nostre terapie intensive riguarda persone non vaccinate e questo, oltre a essere un pericolo per loro stesse, rappresenta un pericolo anche per la collettività, perché priva il sistema di posti letto necessari alla cura di altre patologie e mette a repentaglio il proseguimento di quella quotidianità e socialità che così faticosamente abbiamo riconquistato. Per questo vaccinarsi è fondamentale ora più che mai" sottolineano il presidente Cirio e l'assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi. Parlano di caos tamponi i consiglieri regionali Daniele Valle (PD) e Francesca Frediani (M4O), ma per la Regione Piemonte "il Pre-Report settimanale del Ministero della Salute e Iss, della settimana 13-19 dicembre, conferma le buone performance del sistema di tracciamento del Piemonte con una media di 3 giorni tra l'inizio dei sintomi e l'esecuzione del tampone per verificare l'eventuale positività al Covid, tempo ben sotto la soglia massima di 5 giorni che il Ministero indica come ottimale".
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.