E' morta a Milano Carla Fracci. Avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 20 agosto. '
Una figura storica e leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo', così la ricorda il teatro alla Scala di Milano. Il presidente della Repubblica Mattarella: '
Ha onorato il Paese con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro'. [embed]https://www.youtube.com/watch?v=DPEQ9pYdoz8[/embed]
La camera ardente di Carla Fracci sarà allestita nel foyer del teatro milanese, domani dalle 12 alle 18, con ultimo ingresso alle 17:30. "Faremo una camera ardente alla Scala, una cosa che è stata fatta pochissime volte" ha annunciato il sovrintendente Dominique Meyer. Cosa rara "ma trattandosi di Carla Fracci..." ha aggiunto sottolineando che " è stata la ballerina più importante del teatro dell'ultimo secolo ma anche una stella importantissima nella danza internazionale". "Dobbiamo inchinarci davanti alla carriera di Carla Fracci - ha osservato - che è nata qui facendo la scuola di ballo".
Il funerale si svolgerà invece sabato alle 14:45 nella basilica di San Marco. La regina della danza italiana. Nata nel 1936 a Milano, costruì la parte centrale della sua carriera studiando nella scuola di ballo della Scala, di cui poi ne diventò étoile. Al teatro era rimasta (con qualche alto e basso) sempre legata, tanto che il 28 e 29 gennaio scorso aveva tenuto una masterclass con i protagonisti del balletto Giselle andata in streaming sui profili della Scala e disponibile anche su Raiplay. Del 1955 il suo debutto sul palco del Piermarini che era stato un trampolino per i teatri più famosi del mondo. Figlia di un tramviere,
cominciò a danzare a 10 anni alla scuola della Scala e ha tra i maestri Vera Volkova, diplomandosi nel 1954 e diventando, seguiti alcuni stage internazionali, prima ballerina tre anni dopo. Eppure l'inizio fu "per caso, su suggerimento di una coppia di amici dei genitori, che avevano un parente orchestrale appunto alla Scala di Milano. All'inizio non capivo il senso degli esercizi ripetuti, del sacrificio,
dell'impegno totale mentale e fisico sino al dito mignolo" come raccontava, riferendosi al giorno in cui, affascinata dalla danza di Margot Fonteyn, aveva visto in una pausa il coreografo avvicinarsi e correggerle la posizione appunto del dito mignolo. Fino agli anni '70 aveva danzato con varie compagnie straniere, dal London Festival Ballet al Royal Ballet, dallo Stuttgart Ballet al Royal Swedish Ballet, essendo dal 1967 artista ospite dell'American Ballet Theatre. Dagli anni '80 diresse il corpo di ballo del San Carlo, poi dell'Arena di Verona, infine dell'Opera di Roma, dove era rimasta sino al 2010, fedele anche alla amata attività didattica, di attenzione alle giovani leve.
La sua notorietà artistica si legava principalmente alle interpretazioni di ruoli romantici come Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini e soprattutto Giselle, cui aveva dato una moderna impronta personale, con i capelli sciolti e un leggerissimo tutù, danzandola con compagni di gran fama, anche se era quella con Erik Bruhn a essere rimasta indimenticabile, tanto che nel 1969 ne venne realizzato un film. Al suo fianco grandi partner sono stati Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi.
CARLA FRACCI
Una fama sempre crescente, una grande popolarità sempre viva. Non è un caso che a lei dedicò una poesia Eugenio Montale, 'La danzatrice stanca', e ancora la fermavano per strada non più per un autografo, ma per un selfie, cui non si sottraeva, sempre presente al suo tempo, piena di vitalità e spirito. [embed]https://www.youtube.com/watch?v=7bysqZGjvrU[/embed]
Il ricordo di Bolle
"Tutto il mondo della danza è debitore nei confronti di Carla Fracci, ancora oggi se ci pensiamo le bambine italiane che si avvicinano a questa discipliana conoscono il suo nome, una vera prima ballerina assoluta che ha attraversato e incantato intere generazioni.
Da bambino quando ho iniziato ad avvicinarmi alla danza ero incantato da da lei un punto di riferimento fondamentale, mai avrei pensato di ballarci insieme". Roberto Bolle, il primo ballerino della Scala e dell'American Ballet Theatre di New York, parla con la voce che tradisce una forte emozione, ricordi e un grande rimpianto per la morte del mito del balletto, "una delle più grandi artiste della danza internazionale", Carla Fracci scomparsa a Milano a 84 anni. "Il suo vissuto, ci fa sentire ricchi di tutta la sua storia, che è la storia del balletto,
privilegiati per aver condiviso la sua arte che è vita, leggendario modello e fonte di ispirazione di tutte le generazioni di ballerine". Bolle andando indietro con la memoria ricorda: "la prima volta l'avevo vista qui in scuola alla Scala, poco dopo l'ho vista danzare dal vivo. Quindi, ricorda ancora, "sono diventato primo ballerino a 21 anni, è iniziata la nostra collaborazione e
devo confessare che ero davvero intimorito, tremavo dalla paura, di fronte a un' icona della danza pensavo di non farcela quasi a sorreggerla. Lei ha capito, mi ha guardato sorniona, ha iniziato a volteggiare. E' iniziata la magia". Soprattutto, aggiunge, "mi sono reso conto
con quella figura minuta quanta potenza aveva nelle gambe, sulle punte, nelle braccia che leggere si muovevano: abbiamo ballato a Stoccarda a Tokyo indimenticabile è stata l'esibizione a 61 anni al Summer Music Festival, dedicato Diaghilev and 20th Century Ballet". Negli anni successivi , continua, "ci siamo sentiti e incontrati in più occasioni. E' venuta anche come ospite nel mio programma recentemente ed è stata molto ironica. Perché a renderla speciale oltre al suo talento era questa sua unicità. La prima ballerina di danza classica che
ha attraversato il pop, la televisione, il ballo nelle piazze è stata Carla Fracci. Ci sono oggi grandi ballerine, ma lei è stata la prima a distinguersi per quel suo tratto di unicità nel volto, nel muoversi. Ha saputo per prima utilizzare la televisione, i rotocalchi, per amore della danza, ha condotto anche grandi battaglie tutto e solo in nome della danza, e sapeva comunicare farsi sentire, ma non dimentichiamo, oltre alla sua tenacia, dedizione - si è sempre allenata - il suo senso dell'umorismo,
sembrava eterea irraggiungibile ed era invece simpatica". Roberto Bolle conclude: "Ci mancherà è stata una grande ambasciatrice dell'Italia, della danza internazionale. La penseremo sempre con affetto e gratitudine, ricordando il sorriso dei giorni passati insieme, dobbiamo solo dire grazie Carla".
Il ricordo di Matteralla e di tanti altri, del mondo della politica e dello spettacolo
CARLA FRACCI
Lo dice il presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, che profondamente commosso dalla morte di Carla Fracci ne ricorda in una dichiarazione "le straordinarie doti artistiche e umane, che hanno fatto di lei una delle più grandi ballerine classiche dei nostri tempi a livello internazionale". Il Presidente del Consiglio,
Mario Draghi, ha appreso con profonda commozione la notizia della scomparsa di Carla Fracci, étoile della Scala e artista dal talento straordinario. "Ha rappresentato nel mondo l'arte della danza - dichiara il Presidente Draghi - esempio di passione per intere generazioni, interprete eccezionale, una grande italiana." È "con commozione" che
la Scala annuncia la morte di Carla Fracci avvenuta oggi nella sua casa di Milano. 'Il Teatro, la città, la danza - spiegano da Piermarini- perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo". "Maria Taglioni Carla Fracci è stata la personalità più importante della storia della danza alla Scala": il Sovrintendente del teatro
Dominique Meyer lo ha voluto sottolineare alla notizia della sua morte. "Cresciuta all'Accademia, ha legato intimamente il suo nome alla storia di questo Teatro" ha aggiunto e questo fin da quando ha studiato all'Accademia, allo scorso gennaio quando ha fatto una masterclass con i ballerini su Giselle. "La penseremo sempre con affetto e gratitudine - ha aggiunto -, ricordando il sorriso degli ultimi giorni passati insieme, in cui si sentiva tornata a casa". "Una grande figura di artista che ha onorato l'Italia e che rimarrà nella storia della danza e del teatro". Il Maestro
Riccardo Mutiricorda così Carla Fracci all'ANSA e sottolinea: "rimarrà nel cuore di tanti suoi ammiratori e tra questi ci sono io". Il Maestro ricorda di aver diretto la Fracci alla Scala nei Vespri Siciliani. "Diede lustro e prestigio a quella edizione, la ricordo come una grande danzatrice e una professionista straordinaria". Mentre aggiunge: "La ricordo anche sempre presente alle prime della Scala, un teatro che era il centro del suo mondo".
CARLA FRACCI
"Oggi ci lascia un'artista eccezionale, simbolo nazionale dello spettacolo nella sua forma più leggiadra e caparbia. Ha portato l'Italia a danzare sulle punte nei più grandi teatri del mondo, e contemporaneamente ha reso la danza un'arte alla portata del grande pubblico, raccontandola in televisione". E' il ricordo del presidente della Siae
Giulio Rapetti Mogol, che aggiunge: "Con i suoi centocinquanta ruoli interpretati, tra i quali l'amata Giselle, Carla Fracci lascia un vuoto incolmabile: la sua figura di donna e di artista rimarrà scolpita per sempre nei nostri occhi e nella memoria del Paese. L'eterna fanciulla danzante, come la definì Eugenio Montale, ci ha insegnato come il talento e la costanza, sostenuti da garbo e grazia, possano rendere un essere umano immortale". "Eternamente principessa. A rivederci #CarlaFracci".
Lorella Cuccarini saluta così Carla Fracci su twitter. E per lei aggiunge una rosa rossa. "Ma che sta succedendo quest'anno? Buon viaggio Carla. Cuore spezzato #carlafracci" E' il saluto su twitter di
Maurizio Costanzo, che posta una foto della Fracci sorridente che applaude. ''La più grande. Divina ed eterna. Piena d'amore per la danza, di nuovi progetti, di idee per tutta la vita, con l'entusiasmo di una ventenne. L'Italia della cultura ti sarà sempre grata, immensa''. Così il ministro della Cultura
Dario Franceschini su twitter commentando la morte di Carla Fracci. "Ricordo #CarlaFracci grande artista, donna libera e cittadina esemplare. Un simbolo per tutti gli italiani". Così il commissario europeo
Paolo Gentiloni ricorda su twitter la danzatrice scomparsa oggi. "L'Italia perde oggi uno dei suoi simboli più straordinari, affascinanti ed eleganti. Piangiamo la scomparsa di #CarlaFracci, icona dell'Italia più bella". E' il tweet del leader del Pd
Enrico Letta. "Ci lascia una grande stella, una grande donna. Orgoglio italiano conosciuto in tutto il mondo, che ha reso l'arte della danza la sua ragione di vita incantando i palcoscenici internazionali. Un talento immenso, come immensa era la sua umiltà. Addio Carla". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri
Luigi Di Maio. "L'Italia piange una grande artista. Ha danzato sui più grandi palchi del mondo rendendoci fieri di essere italiani. Addio, Carla". Lo afferma il presidente di Fratelli d'Italia,
Giorgia Meloni ricordando Carla Fracci. "È mancata stamane nella sua Milano, al cui prestigio internazionale tanto ha dato. Un commosso addio a Carla Fracci, simbolo assoluto della danza, dell'arte e della cultura, che in tanti anni di carriera formidabile ha illustrato il nome dell'Italia nel mondo". Così il leader della Lega,
Matteo Salvini su Twitter. "Una preghiera per Carla Fracci, la più celebre étoile italiana che oggi ci ha lasciati. Continua a danzare in cielo e grazie per il contributo artistico e culturale che hai dato all'Italia, rafforzandone il prestigio nei teatri di tutto il mondo. Riposa in pace". Lo scrive su Twitter
Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia. "In punta di piedi, con la sua arte e la sua eleganza, è diventata un'icona mondiale della danza e motivo d'orgoglio per tutti gli italiani. Addio Carla, sarà impossibile dimenticarti". Così il presidente della Regione Liguria
Giovanni Toti via fb commenta la notizia della morte a Milano di Carla Fracci.