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15 Febbraio 2021 - 16:22
Il progetto “Afrimont” offre gratuitamente ad assistenti familiari corsi di formazione e aggiornamento sostenendo economicamente con un incentivo ponderato in base al reddito le famiglie che poi li assumeranno
Trovare un’assistente familiare è spesso una necessità improrogabile per le famiglie, ma sovente l’incrocio fra domanda e offerta è ardua: sia per chi deve affidare un congiunto o alle cure altrui, sia per chi offre la prestazione e si vede proporre lavori in nero. Ancora più difficile se si è al di fuori di un grande comune, nelle vallate alpine o nei territori rurali. Cerca di rispondere a questa esigenza Afrimont, ovvero “Assistenza familiare reti integrate montagna”, il progetto voluto dalla Città metropolitana di Torino e finanziato dalla Regione Piemonte attraverso i fondi del Por Fse 2014-2020 per offrire gratuitamente ad assistenti familiari (o a chi vorrebbe diventarlo) corsi di formazione, aggiornamento, accompagnamento al loro inserimento lavorativo da un lato, sostenendo economicamente con un incentivo ponderato in base al reddito le famiglie che poi li assumeranno.
Destinatari di questo progetto sono gli assistenti familiari e le famiglie residenti o domiciliati nel territorio del Canavese, Eporediese, Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, Val Chisone e Germanasca, Val Pellice, Val Sangone, Val Cenischia.
Il progetto coinvolge, oltre alla Città metropolitana, altri 34 partner: enti pubblici, cooperative, agenzie di formazione, servizi che si occupano di avviamento al lavoro, enti gestori delle funzioni socio assistenziali, associazioni, il sindacato Cia (Confederazione italiana agricoltura), la Società di mutuo soccorso pinerolese e ovviamente si avvale della collaborazione dei Centri per l’impiego.
Il primo step del progetto, avviato nel 2019 ha previsto una selezione per l’inserimento a specifici corsi di formazione: per partecipare era necessario essere maggiorenni, con cittadinanza italiana, comunitaria o con regolare permesso di soggiorno, essere disoccupati e iscritti ai Centri per l’impiego oppure, se già occupati, essere residenti nel territorio del progetto e avere un’esperienza di almeno 4 mesi nell’ambito dell’assistenza familiare.
Ai corsi di formazione, che si sono svolti necessariamente anche in presenza, hanno partecipato finora circa 60 persone (32 nel solo Pinerolese) che alla fine del percorso hanno ricevuto un attestato riconosciuto a livello regionale.
Lo step successivo è quello di individuare le famiglie che sono alla ricerca di un assistente familiare: in determinati casi è anche previsto un contributo. Inoltre chi è alla ricerca di un assistente familiare è sostenuto dal progetto sia nella fase di matching, con la ricerca delle persona più adatta a rispondere alla necessità, sia in quella dell’inserimento in famiglia dell’assistente e dello svolgimento delle pratiche (contratto di lavoro, assunzione, e così via).
La Città metropolitana, in coprogettazione con le reti territoriali che operano a diverso titolo nell’ambito dell’assistenza familiare, ha aderito a un bando regionale rivolto alle reti di enti e associazioni pubblici e privati che intendono cooperare per accrescere la presenza sul territorio montano di assistenti famigliari qualificati/e. E’ stato così avviato il progetto A.F.R.I.mont, con l’obiettivo principale di venire incontro, nelle aree montane interessate, al difficile mantenimento a domicilio delle persone con ridotta autonomia.
Il progetto prevede: azioni di supporto all’inserimento lavorativo dell’assistente familiare in famiglia, percorsi di formazione volti al raggiungimento della qualifica professionale di “Assistente Familiare”, incentivi economici per le famiglie che, avendone i requisiti, assumeranno un’assistente famigliare tramite il progetto.
È attualmente avviata la seconda fase di accompagnamento e sostegno alle famiglie che scelgono di assumere un’assistente famigliare inserita nel progetto. Per avere informazioni è possibile rivolgersi a uno dei punti informativi presenti sul territorio sede di progetto.
Le famiglie interessate possono compilare la domanda di adesione disponibile presso i punti informativi e gli sportelli indicati nelle brochure.
Le domande possono essere consegnate in uno dei punti di raccolta. La scadenza del progetto è stata posticipata a novembre 2021.
La partecipazione al progetto è gratuita.
Nel territorio del Canavese i punti informativi si trovano presso: Cooperativa Andirivieni in corso Torino 144 a Rivarolo; CIA di via Merlo 11 a Rivarolo Canavese; CISS 38 Sportello Sociale di via Ivrea 100 a Cuorgné; Consorzio In.Re.Te. di via Circonvallazione 54/b di Ivrea; CIS di piazza Castello 20 a Ciriè; CISS-AC di via San Francesco 2 a Caluso; CPI di corso Vercelli 138 di Ivrea; CPI di via Ivrea 100 a Cuorgné; CPI di via Banna 14 a Ciriè.
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