Ore 18
Coronavirus: decessi aumentati del 36,2% nelle ultime 24 ore
Nelle ultime 24 ore, secondo i dati resi noti poco fa dalla Protezione civile, i morti legati al Coronavirus in Italia sono stati 631, 168 in più di ieri, con un incremento del 36,2%. L'incremento dei malati, passati da 7.985 a 8.514 (+529) è stato del 6,6%. Ma il dato risente di un aggiornamento della Regione Lombardia non arrivato in tempo. L'aumento delle persone guarite, diventate in totale 1.004, con un incremento di 280 unità, è del 38,6%. Infine i malati in terapia intensiva (877) sono aumentati di 144, con un incremento del 19,6%.
Borrelli, 168 vittime decedute 'con' virus
Le 168 nuove vittime "non sono decessi da coronavirus ma si tratta di persone morte che tra le diverse patologie avevano anche il coronavirus". Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa. Quanto alle fasce d'eta delle vittime, il 2% è nella fascia tra 50 e 59 anni, l'8% tra 60-69, il 32% tra 70-79, il 45% tra 80-89 e il 14% oltre i 90 anni.
Borrelli, 877 malati in terapia intensiva
Sono 877 i malati in terapia intensiva, 144 in più rispetto a ieri. Il dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa.
8.514 malati, superati i 10mila contagiati
Sono 8.514 i malati di coronavirus in Italia, 529 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha superato i diecimila: 10.149. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Le vittime sono complessivamente 631: rispetto a ieri sono 168 in più.
Borrelli, 1.004 i guariti, 280 più di ieri
Sono 1.004 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 280 in più di ieri. Lo ha detto il commissario per l'emergenza Angelo Borrelli durante la conferenza stampa alla Protezione Civile.
Iss, misure coerenti con i tempi di incubazione
"Le misure che ci siamo detti sono misure non istantanee ma sono coerenti con i tempi di incubazione, che raggiungono i 14 giorni. Ma sappiamo che i valori più frequenti di manifestazione dei sintomi avvengono tra i 4 e i 7 giorni. I comportamenti di persone che si radunano in spazi ristretti sono legati a condizioni per cui se c'è una persona positiva (oggi - ndr), una parte significativa di quel gruppo potrebbe avere dei sintomi entro domenica". Lo ha detto il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, in conferenza stampa nella sede della Protezione civile.
M5S, impegnati per sostenere l'alimentare
"Il difficile momento che il nostro Paese sta affrontando a causa dell'emergenza coronavirus, ci impone non solo di lavorare per assicurare la sicurezza dei cittadini ma di trovare delle soluzioni per tutelare e sostenere il comparto agricolo". Così in una nota i deputati del MoVimento 5 stelle e componenti della commissione Agricoltura alla Camera. "In particolare - spiegano i deputati - abbiamo recepito le richieste arrivate dai vari settori e nel prossimo decreto, che prevede importanti misure economiche, ci saranno anche le nostre proposte per tutelare le imprese agricole più colpite e tutte quelle che abbiano subito danni diretti o indiretti". A loro, evidenziano i deputati, "sono concessi mutui a tasso zero della durata non superiore a 15 anni, finalizzati all'estinzione dei debiti bancari in essere dal 31 gennaio 2020". Da qui poi l'impegno a continuare a "monitorare gli sviluppi della situazione per individuare tutte le soluzioni idonee per far ripartire i settori più colpiti, da quelli agricoli, della pesca, dell'acquacoltura, fino alla ristorazione. Ricordiamo a tutti che si tratta di pratiche commerciali sleali richiedere certificazioni non obbligatorie riferite al Covid-19 per l'acquisto dei prodotti made in Italy. In questo momento c'è bisogno di unità e non permetteremo a nessuno di speculare approfittando di una situazione emergenziale che riguarda la salute di tutti".
Misure possono prevenire contagi in ospedale
Le misure indicate per il controllo delle infezioni per gli operatori negli ospedali funzionano, se applicate diligentemente. E' la conclusione a cui è arrivato uno studio condotto a Hong Kong e pubblicato da Infection Control & Hospital Epidemiology. I ricercatori del Queen Mary Hospital di Hong Kong, si legge nello studio, non hanno avuto nessun operatore contagiato a sei settimane dall'epidemia, nonostante abbiano testato 1275 casi sospetti e trattato 42 casi confermati di Covid-19. Undici operatori su 423, scrivono gli autori, hanno avuto una possibile esposizione non protetta al virus, ma nessuno si è infettato. "Le misure appropriate di controllo dell'infezione possono prevenire la trasmissione nosocomiale - conclude lo studio - la vigilanza sulle pratiche di igiene delle mani, indossare le mascherine in ospedale e l'uso dei dispositivi di protezione più appropriati mentre si assistono i pazienti, soprattutto nelle procedure che generano aerosol, sono le misure chiave per prevenire la trasmissione". I ricercatori hanno anche condotto un esperimento prendendo campioni d'aria vicino alla bocca di un paziente con una carica virale moderata, e il virus non è stato trovato in quantità rilevabile né quando il paziente respirava normalmente, né mentre parlava o tossiva.
Bentivogli, stop fabbriche senza garanzie salute
"Sappiamo cosa comporta bloccare tutte le fabbriche metalmeccaniche per un mese ma ciò diventa immediatamente necessario nelle aziende che si stanno dimostrando incapaci di rispettare tali prescrizioni. La prevenzione del contagio è un dovere del datore di lavoro. Registriamo, purtroppo, in tantissime aziende grandi e piccole la mancanza di dpi (mascherine, igienizzanti), sanificazione dei locali e non rispetto della distanza di almeno un metro tra i lavoratori". Lo afferma Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl. "Sono giorni durissimi per le fabbriche metalmeccaniche italiane, il sindacato sta operando affinché tutte le misure messe in campo da Governo e Istituzioni consentano il contenimento del contagio e la tutela della salute dei lavoratori. L'estensione a tutto il Paese delle misure di prevenzione e contenimento hanno aumentato il numero di lavoratori coinvolti e questo è assolutamente positivo. E' bene favorire ancora di più l'utilizzo dello smartworking, di ferie pregresse e cassa Integrazione. Non bisogna perdere la calma e prendere decisioni con ponderazione e senso di responsabilità".
20 regole per la quarantena a casa in sicurezza
Stanze separate, asciugamani in carta usa e getta, mascherine quando si cambiano le lenzuola e lavaggio di vestiti a 60-90 gradi. Per gli ormai migliaia di italiani che affrontano a casa l'isolamento dopo esser stati trovati positivi al virus o in attesa di capire se lo sono o meno, l'Istituto Superiore di Sanità ha messo a punto 20 raccomandazioni, per evitare di diffondere il contagio in famiglia. Innanzitutto, la persona con sospetta o accertata infezione Covid-19 deve stare in una stanza separata e, se non è possibile, mantenere una distanza di almeno un metro dagli altri, e quindi anche dormire in un letto diverso. Le stanze, in casa, vanno areate spesso e le mani vanno asciugate utilizzando asciugamani di carta usa e getta. Se ciò non è possibile, utilizzare asciugamani riservati e sostituirli quando sono bagnati. Chi assiste il malato deve indossare una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa stanza, oltre a evitare il contatto diretto con i fluidi corporei. Per buttare i rifiuti bisogna utilizzare contenitori con apertura a pedale, posizionati all'interno della stanza del malato, mentre la biancheria contaminata va messa in un sacchetto dedicato, indossando i guanti. Le raccomandazioni prevedono poi di utilizzare la mascherina quando si cambiano le lenzuola del letto del malato e disinfettare quotidianamente le superfici come comodini e servizi igienici. Importante poi, aggiunge l'Iss, lavare vestiti, lenzuola e asciugamani del malato in lavatrice a 60-90 gradi usando un normale detersivo e asciugarli accuratamente.
Uilm Torino, no chiusura stabilimenti
"In questo momento ciò che occorre di più è il senso di responsabilità, che impone di trovare tutte le misure possibili per applicare il decreto coronavirus senza penalizzare le aziende e i lavoratori che già stanno vivendo una fase molto complicata. Stiamo monitorando giorno per giorno la situazione e non è il momento di chiedere la chiusura degli stabilimenti". Lo afferma la Uilm Torino. "Abbiamo già raggiunto accordi in varie aziende per rispettare le distanze di sicurezza, scaglionare l'ingresso e l'uscita dei lavoratori, accedere ai vari servizi come la mensa. La chiusura è l'extrema ratio e auspichiamo che non si renda necessaria", spiega il segretario, Luigi Paone, a proposito della richiesta di Giorgio Airaudo di ridurre l'attività delle fabbriche non essenziali.
Pichetto (Fi), governo congeli scadenze fisco
"È evidente che il nostro Paese si trova a dover gestire un'emergenza nazionale. Senza alcun indugio il governo congeli per almeno quattro mesi ogni termine amministrativo e scadenza tributaria". Lo dichiara in una nota il senatore di Forza Italia, Gilberto Pichetto Fratin, responsabile nazionale del Dipartimento Finanze e Bilancio. "Altrettanto si faccia per il cuneo fiscale attivandolo da gennaio 2021 con recupero rateizzato del semestre precedente - aggiunge -. Il governo, quindi, vari immediatamente misure di impatto sull'economia, perchè ormai è chiaro che l'emergenza Covid-19 non è soltanto sanitaria".
Ore 17
Varaldo (Fi), spostare scadenza rata università
"L'emergenza sanitaria coronavirus si sta trasformando anche in un dramma economico occupazionale che colpisce le famiglie e i giovani, spesso occupati in lavori precari e privi di tutele. Per queste ragioni ho inteso scrivere al rettore dell'Università degli Studi di Torino, Stefano Geuna, e al rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, affinché valutino l'opportunità di rinviare la scadenza dell'ultima rata delle tasse universitarie relative all'Anno Accademico in corso che rispettivamente scadono il 30 marzo e il 2 aprile prossimi". Lo afferma, in una nota, Tommaso Varaldo, coordinatore del movimento giovanile di Forza Italia per Torino e Provincia e Consigliere Comunale a Chieri.
Asl Vercelli, grazie di cuore per donazioni
"Stiamo ricevendo in questi giorni tantissime richieste di donazioni per far fronte all'emergenza da coronavirus. Vi ringraziamo davvero di cuore". Lo scrive l'Asl di Vercelli, che con un post sulla pagina Facebook comunica di aver aperto un canale dedicato ai piccoli e grandi gesti di solidarietà. L'Iban che può essere utilizzato è IT09H0609022308000050505105 specificando nella causale "donazione per coronavirus"; nel bonifico va specificato il nome e cognome del benefattore, e il codice fiscale. Alcune donazioni sono diventate già effettive, come quella di ieri dell'avvocato vercellese Carlo Olmo, che accogliendo l'appello del Nursing up, il sindacato degli infermieri, ha donato 100 mila euro di materiale sanitario, come mascherine e camici. Una nuova donazione da 5.000 euro è arrivata questa mattina dal vicepresidente dell'associazione turistica Pro Loco di Santhià, Alessandro Caprioglio. "Vi ringraziamo davvero di cuore - scrive l'Asl - L'aiuto di tutti, ciascuno con le proprie possibilità, è per noi fondamentale per far fronte alle difficoltà che siamo chiamati a fronteggiare in questi giorni. Ribadiamo che gestiremo noi direttamente tutti i fondi che arriveranno".
Dalle Rive, nessun problema merci
"In questi giorni è importante rimanere calmi ed evitare la psicosi da accaparramento. Nei nostri punti vendita non c'è nessun problema di approvvigionamento delle merci e anche la produzione dei nostri fornitori continua normalmente, come l'attività dei magazzini e il movimento dell'intera catena logistica". Lo afferma il presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive. "Stiamo dotando i nostri negozi - spiega Dalle Rive - di soluzioni aggiuntive per fare la spesa rispettando le distanze di sicurezza anche all'interno delle superfici commerciali. Abbiamo inoltre predisposto comitati speciali di coordinamento per agevolare il monitoraggio delle operazioni e intervenire tempestivamente laddove dovessero emergere delle criticità. Invitiamo quindi i consumatori a continuare a scegliere i nostri punti vendita con fiducia, adottando la precauzione di fare la spesa solo una persona per famiglia, in modo da ridurre l'affollamento nei negozi e permettere anche al personale di lavorare in modo più agevole e sicuro". Nova Coop, che ha 63 punti vendita in Piemonte e Lombardia, ha potenziato i servizi di spesa online e i presidi di sicurezza per gli operatori.
Presidente Provincia Asti, negativo al test
Anche il presidente della Provincia di Asti, e sindaco di Valfenera, Paolo Lanfranco è risultato negativo al coronavirus come il sindaco di Asti Maurizio Rasero. A renderlo noto è lo stesso Lanfranco. "Vorrei tranquillizzare tutti coloro con cui sono entrato in contatto negli ultimi giorni", dice il presidente della Provincia, che si è sottoposto al test in seguito alla positività del governatore Alberto Cirio, incontrato nei giorni scorsi per motivi istituzionali.
Calciatori Juve e Torino uniti per #iostoacasa
L'hashtag #iostoacasa spopola sui social e anche i calciatori di Torino e Juventus sono protagonisti di questo 'passaparola', che grazie ai social network può raggiungere migliaia di persone in pochissimi minuti. Dalla parte granata, i messaggi sono di Lyanco, Tomàs Rincon e Lorenzo De Silvestri: per il centrocampista venezuelano e per l'esterno anche un'immagine del proprio divano di casa con la scritta "stay at home", "resta a casa". E poi Armando Izzo, il quale è stato immortalato in una foto con le proprie figlie e ha scritto: "Restando a casa apprezzo ancora di più quello che il Signore mi ha donato: due figlie meravigliose". Tra i bianconeri il post di Leonardo Bonucci: "Le distanze non devono separarci. Anche se sei giovane è il momento di rispettarle. Allunga un braccio verso l'altro e sembrerà quasi di toccarci". Il difensore è tra i tanti volti dello sport scelti per la campagna di sensibilizzazione #DistantiMaUniti, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, anche Valentino Rossi, Bebe Vio e la calciatrice della Juventus femminile Cecilia Salvai.
Comune Asti cerca giovani per spesa a domicilio
Cercasi giovani astigiani disponibili a portare a domicilio la spesa ad anziani, disabili e soggetti fragili. E' l'invito del Comune di Asti che, insieme all'Ufficio della Pastorale giovanile della Diocesi di Asti lancia un appello ai ragazzi e alle ragazze maggiorenni che vivono in città e "che possono comunicare la loro disponibilità contattando il numero 0141 321996, oppure mandando un'email a
giovani@diocesidiasti.it". "Tutti coloro che vorranno aderire all'iniziativa - spiega l'assessore ai Servizi sociali del Comune, Mariangela Cotto - dovranno seguire le adeguate prescrizioni sanitarie previste dalla normativa e saranno assicurati".
Fnomceo, governo mette in sicurezza cittadini
"Apprezziamo e sosteniamo il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale, che dichiara tutta l'Italia zona protetta, estendendo le misure urgenti per contenere la diffusione dell'epidemia di Covid-19 all'intero territorio nazionale". È positivo il giudizio del Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, sul nuovo provvedimento. "Ci piace questo atteggiamento del Governo che mette in sicurezza i cittadini, richiamandoli appunto alla responsabilità che ognuno di essi ha nella tutela della salute collettiva come strumento di protezione anche della salute individuale. Non lo avremmo certo auspicato, ma il diffondersi del Covid-19 ci ha messo nelle condizioni di applicare nel senso più elevato e pieno l'articolo 32 della Costituzione", afferma Anelli in una nota. "Nel contempo, con il Decreto Legge il Governo ha voluto mettere in sicurezza il nostro Servizio Sanitario Nazionale, assumendo nuovi medici e professionisti sanitari. Ha semplificato le procedure d'acquisto dei Dispositivi individuali di protezione, di cui dotare i sanitari perché non si contagino diventando essi stessi veicolo di contagio. Ha potenziato le reti di assistenza, creando le unità speciali di continuità assistenziale, per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di essere ricoverati. Ha disposto l'acquisto di ulteriori ventilatori polmonari, per potenziare le terapie intensive. Un provvedimento sicuramente importante, perfettibile e integrabile in alcuni punti, ma che dimostra la volontà del Governo di investire sulla Salute". "Ora è il momento che ogni cittadino faccia la sua parte, restando per quanto possibile a casa, limitando i contatti, gli spostamenti, lavandosi le mani nella maniera corretta e seguendo le indicazioni. Se riusciremo a contenere la diffusione dei contagi e quindi la circolazione del virus - conclude Anelli - tutti insieme riusciremo a sconfiggerlo, dando alla ricerca il tempo per trovare farmaci e vaccini".
Torino non si ferma, oggi doppio allenamento
Il Torino continua ad allenarsi al Filadelfia: il nuovo decreto, infatti, permette alle squadre professionistiche di allenarsi presso i centri sportivi. I granata, dunque, agli ordini di Moreno Longo, oggi hanno svolto una doppia seduta, una al mattino e una al pomeriggio.
Ore 16
Cairo, per superare la crisi molta disciplina
"Non bisogna avere paura della crisi, la supereremo, ma per superarla dobbiamo essere molto disciplinati e rispettare le regole. E' l'unico modo". E' il messaggio su Instagram dell'editore Urbano Cairo, presidente di Rcs e del Torino calcio che pubblica una lettera scritta nel 1931 da Albert Enstein. "La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi - sono le parole dello scienziato - La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi - proseguiva Einstein - supera se stesso senza essere superato".
Coldiretti, scegliere il made in Piemonte
"Lanciamo un appello alla grande distribuzione commerciale affinché sostenga il consumo di prodotti alimentari Made in Italy ed in Piemonte con la scelta di fornitori in grado di garantire la provenienza nazionale di alimenti e bevande". E' quanto affermano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, delegato confederale. "Chiediamo a supermercati, ipermercati e discount di aderire con atti concreti alla campagna di mobilitazione #MangiaItaliano privilegiando negli approvvigionamenti sugli scaffali i prodotti del nostro territorio per fermare le speculazioni in atto sulla domanda di prodotti agricoli e alimentari in questo momento di emergenza sanitaria che sta mettendo in difficoltà le nostre aziende, le imprese agrituristiche e l'export", aggiungono.
Colomb (Fi), si sospendano accordi Schengen
L'esponente di Forza Italia Alberto Colomb chiede al Governo "la sospensione immediata degli accordi di Schengen per emergenza sanitaria alla frontiera con la Francia, al valico del Monginevro". "Con l'entrata in vigore del decreto per il contenimento del Coronavirus - rimarca Colomb - il Governo non considera la chiusura delle frontiere nazionali. In alta Valle di Susa abbiamo due valichi di frontiera, il valico del Monginevro e il traforo autostradale del Frejus, oltre alla linea ferroviaria Milano-Torino-Lione-Parigi. Ai francesi è possibile la libertà di circolazione sul nostro territorio, con la possibilità che possano diffondere il virus circolando liberamente". "L'emergenza - sostiene - impone la necessità di una sospensione immediata degli accordi di Schengen sulla libera circolazione delle persone, eventualità prevista dallo stesso trattato in caso di calamità e di emergenze, e di introdurre controlli sanitari alla frontiera con la Francia per chi entra". "Fra l'altro - aggiunge - oltre frontiera nella vicinissima località turistica di Monginevro, dove gli impianti sciistici continuano a funzionare regolarmente, sono stati registrati casi accertati di coronavirus. I francesi e anche gli italiani che hanno le seconde case in Vialattea si concentreranno tutti lì creando degli assembramenti massicci sulle piste con il rischio di elevare i contagi e di veicolarli al rientro. Non possiamo permetterci di correre tale pericolo".
Clinica Pinna Pintor tutta dedicata a virus
La Clinica Pinna Pintor potrà esser dedicata interamente ai casi affetti da Coronavirus. Lo rende noto Giancarlo Perla, recentemente confermato presidente dell'Aiop, Associazione Italiana Ospedalità Privata, del Piemonte. "Il sistema Piemonte può contare sulla sanità privata per fronteggiare l'emergenza legata al Covid-19", assicura Perla. "Le nostre 36 strutture - spiega - sono a disposizione per decongestionare gli ospedali pubblici e gestire pazienti anche gravi nei nostri posti letto di rianimazione, di acuzie o di post acuzie in ipotesi di malati cronici". Per consentire alla Sanità Pubblica di gestire al meglio i casi di Covid-19 che stanno affollando i reparti di terapia intensiva di tutti gli ospedali, Aiop ha messo a disposizione la propria capacità di trattare casi complessi non affetti dal virus che possono necessitare appunto di terapia intensiva: urgenze (ovvero chi necessita di intervento immediato) e urgenze differibili (quindi chi necessita di intervento nell'arco di 24/48 ore), in particolare su pazienti fragili. "I servizi ambulatoriali delle nostre strutture sono inoltre a disposizione per garantire l'offerta di prestazioni necessarie ma non urgenti come previsto dall'assessorato regionale della Sanità. L'attenzione infatti è giustamente concentrata sul trattamento dei pazienti affetti da Covid-19, ma ci sono numerose altre cure di cui necessitano i cittadini e il nostro contributo per gestirle, in questa fase è cruciale" conclude Perla.
App vino a domicilio fa +50% al Nord
Se non si può andare a fare l'aperitivo, si beve a casa, almeno secondo i dati di Winelivery, l'app per bere che in queste ultime due settimane ha fatto registrare un +25% generale nelle vendite con un +50% nelle città del nord (Milano, Torino, Bologna). Le abitudini di consumo dei clienti di Winelivery - che garantisce un servizio di consegna in 30 minuti di bevande alla temperatura ideale, ma anche ghiaccio e snack - sono repentinamente cambiate: da un lato - viene spiegato - essendo sempre più le persone costrette a casa è aumentata la frequenza degli ordini, al tempo stesso anche il carrello medio ha avuto un rialzo, visto che i clienti scelgono la consegna a domicilio al piano non solo per i consumi dell'ultimo minuto ma anche per fare delle piccole scorte. "In questa fase - affermano - si stanno adottando ulteriori misure di sicurezza per la tutela di chi ordina e di tutti i ragazzi che effettuano migliaia di consegne ogni giorno: dalla sanificazione continua delle bag per la delivery alla disinfezione sia pre che post consegna e dotando tutti i fattorini di soluzioni alcoliche, mascherine e guanti monouso".
Vescovo Novara e Vco in preghiera a santuario Re
Il Vescovo di Novara e VCO in preghiera alla Madonna del sangue di Re (VCO), in valle Vigezzo. Domani, mercoledì 11 marzo, il vescovo Franco Giulio Brambilla sarà nel santuario di Re per una preghiera davanti all'immagine di Maria. ''In questo tempo di difficoltà e smarrimento a causa dell'emergenza legata al coronavirus - dice una nota della Curia - affideremo alla Vergine la nostra comunità diocesana e tutte le genti che abitano questa terra, attraverso la nostra preghiera di supplica: per la salute del corpo, ma anche per la purificazione dell'anima''. L'invito a tutti i fedeli è di unirsi alla preghiera in streaming, su Youtube. Le parrocchie della nostra diocesi - all'ora dell'Angelus - suoneranno contemporaneamente le campane.
Sindacati inquilini, rinviare la scadenza pagamenti
I sindacati degli inquilini Sunia Cgil, Sicet Cisl, Uniat Uil hanno chiesto all'assessore regionale Chiara Caucino, responsabile delle Politiche per la Casa, uno spostamento dei termini, fissati al 30 aprile prossimo, del pagamento della quota minima su affitto e spese condominiali e la presentazione della relativa domanda per il "fondo morosità incolpevole" degli inquilini assegnatari delle case popolari riferita al 2019. "I provvedimenti adottati per il contenimento della diffusione del virus - dicono Sunia, Sicet, Uniat - stanno creando grandi problemi nel disbrigo delle pratiche necessarie. I nostri Caf hanno dilazionato molto le prenotazioni per la compilazione dell'Isee e i vari centri di sostegno ai poveri, che spesso intervengono per aiutare nel pagamento della quota minima, o sono chiusi o hanno ridotto di molto l'attività. Infine, le stesse Atc hanno il personale contingentato e hanno limitato gli accessi ai loro uffici. In questa situazione, diventa impossibile rispettare le scadenze previste e per questo chiediamo un congruo rinvio".
Marchisio foto choc contro 'furbetti' zona rossa
Anche calciatori ed ex aderiscono alla campagna #iorestoacasa. Tra questi Claudio Marchisio, l'ex centrocampista della Juventus e della Nazionale, interviene senza banalità, ma con parole dure contro chi cerca di aggirare divieti e raccomandazioni e pubblica sui social la foto di un'operatrice sanitaria con camice e mascherina che, esausta, si accascia su un tavolo di lavoro. E si rivolge ai 'furbetti': "A te che che sei uscito dalla zona rossa perché tanto cosa vuoi che succeda A te che la scuola è chiusa quindi stasera esco con gli amici. A te che non riesci a rinunciare a una sciata- A te che ormai ho organizzato quindi ci ci vado. Quando guardi questa fotografia, non ti senti una merda #ioresto a casa". Marchisio incassa complimenti e consensi, a cominciare dall'ex pilota motociclistico Marco Melandri. Lo stesso 'Principino' poche ore prima invece finito nel mirino degli ultrà bianconeri del gruppo 'secondo anello' che, in un post su Fb pubblicato ieri, l'avevano accusato di buonismo insieme a Federico Bernardeschi, autore, qualche giorno fa, del post "Odio, razzismo e discriminazione sono più letali del coronavirus".
Imprese cultura, "subito interventi"
L'emergenza coronavirus e le misure governative via via più stringenti "hanno travolto i settori legati alla cultura", settore più esposto di altri anche per il suo forte legame con la stagionalità e i flussi turistici. E' la denuncia-appello delle associazioni del settore, da Federculture a Confindustria ad Alleanza Cooperative (associazioni che rappresentano la quasi totalità delle imprese del settore), che in una lettera al ministro di Beni culturali e Turismo Dario Franceschini chiedono al governo una serie di interventi immediati per far fronte al disastro economico provocato dall'epidemia di coronavirus. Tutte misure, sottolineano, che dovrebbero avere una durata "almeno annuale" ed "eventualmente prorogabile". Tra queste le più urgenti, sono: gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione in deroga e FIS) estesi anche alle piccole e medie imprese per le chiusure obbligate di di musei, teatri, cinema, monumenti (visite guidate), parchi; il rinvio dei pagamenti per i contributi nonché dei rimborsi dovuti alle pubbliche amministrazioni; l'abolizione dell'indetraibilità dell'Iva; la sospensione del pagamento delle rate di mutui e interessi rispetto a finanziamenti accesi dalle imprese. Altre richieste sono per il ministero: innanzitutto la sospensione delle gare in corso, "e comunque la revisione condivisa dei parametri in merito a ricavi e investimenti e delle impostazioni da adottare in futuro, nonché una deroga nazionale rispetto alla possibilità di rinegoziare, al momento della riapertura dei luoghi della cultura, durata, canoni e oneri delle concessioni museali". Ma anche la trasformazione dei rimborsi per prenotazioni di visite non effettuate in voucher da usare passata l'emergenza; l'indennizzo per le mostre avviate e sospese, "secondo canoni che tengano conto dei ricavi attesi". Nel lungo documento condiviso, oltre alla richiesta di misure per tamponare la crisi, un elenco di proposte "da coprogettare insieme al governo" per interventi di rilancio post epidemia. Gli esempi citati vanno dal sostegno alla domanda, in particolare quella di scuole e famiglie con un bonus cultura ad investimenti di sostegno all'innovazione e alla produzione, nonché all'adozione di misure per semplificare la burocrazia, oltre a contributi straordinari destinati alle piccole imprese culturali e creative per interventi di rigenerazione urbana. Progetti, spiegano, che si potrebbe finanziare in parte anche "con la tassazione delle grandi piattaforme web, il ripristino delle sponsorizzazioni dalle società di gioco che sono state cancellate, i finanziamenti da parte del credito sportivo per il cui sblocco si è ancora in attesa dell'apposito decreto".
Torino, negozi Borgo Po dichiarano lo stop
Un gran numero di negozi torinesi che aderiscono all'associazione commercianti Borgo Po hanno deciso di sospendere l'attività per via dell'emergenza coronavirus. "L'associazione - informa una nota - condivide appieno lo slogan lanciato da personalità del mondo della cultura, spettacolo, politica ed economia: 'io resto a casa'. Pur rispettando la scelta del singolo, si auspica un allineamento generale richiamando al senso civico che, in una situazione di emergenza nazionale, dovrebbe prevalere sull'interesse individuale". L'associazione "assicura che attività commerciali destinate ai beni di prima necessità - alimentari, farmacie, banche - rimarranno aperte, svolgendo la propria attività nel rispetto più totale delle indicazioni igieniche e normative emanate".
Medici novaresi in pensione si offrono volontari
I medici novaresi già pensionati sono pronti a rimboccarsi le maniche se necessario. Lo rende noto il presidente dell'Ordine, Federico D'Andrea: ''In un momento di grande difficoltà come questo, dove ci sono medici che lavorano senza badare a orari o turni di riposo - dice -, anche i pensionati sono pronti a fare la loro parte se qualcuno lo richiederà. Ovviamente su base volontaria e tenendo conto delle varie professionalità. E valutando bene le condizioni di salute di tutti - prosegue -, perché è noto che i meno giovani, come i medici in pensione, sono i più esposti al coronavirus. Una precauzione per loro e per gli stessi reparti in cui si troveranno, in ipotesi, a operare a supporto dei loro colleghi'.
Torino, modifiche alla raccolta dei rifiuti
E' sospeso, fino a fine emergenza Coronavirus, l'avvio della raccolta differenziata porta a porta nelle aree della città in cui non era in programma. E' uno dei cambiamenti previsti per la raccolta rifiuti da Amiat, che prosegue comunque con regolarità la raccolta differenziata porta a porta dove il servizio è già attivo. In caso di necessità, precisa una nota di Palazzo Civico, "potrebbe essere privilegiata la raccolta delle frazioni di organico e di indifferenziato con eventuale rallentamento per le altre frazioni". L'amministrazione si rivolge dunque ai cittadini a cui chiede "la massima collaborazione nel conferimento dei rifiuti, collaborazione che finora non è mai mancata e che non deve diminuire in questo frangente di comune difficoltà". Nella nota si evidenzia, comunque, che "la Città di Torino e le aziende multiutility che garantiscono la fornitura delle principali utenze domestiche monitorano costantemente l'erogazione dei servizi".
Ore 15
Fiom nazionale, fermare attività non essenziali
"Per garantire la salute dei lavoratori occorre rivendicare al governo e al sistema delle imprese una programmazione della riduzione delle attività produttive, fino alla fermata di tutte quelle attività considerate non essenziali". Lo afferma la segreteria nazionale della Fiom. "Si tratta di ridurre progressivamente, anche attraverso modifiche organizzative - spiega la Fiom - la presenza contemporanea dei lavoratori nei luoghi di lavoro, specie nei grandi agglomerati produttivi, rendere cogenti in tutte le fabbriche le misure di sicurezza stabilite dal ministero della Salute e dalle disposizioni delle autorità competenti (distanza minima interpersonale, afflusso contigentato nelle mense e negli spogliatoi, igienizzazione degli ambienti di lavoro, utilizzo dispositivi di protezione individuale)". Tale cogenza va per la Fiom stabilita "con un apposito decreto da parte del governo. Una riduzione delle attività lavorative in tutti i luoghi di lavoro, a eccezione di quelli che forniscono servizi essenziali (forniture al servizio sanitario nazionale, servizi ospedalieri e presidi medici, catena alimentare) che va accompagnata dall'estensione di appositi ammortizzatori sociali per l'insieme dei lavoratori a prescindere dalla tipologia di assunzione (tempo indeterminato, precari a tempo determinato e in somministrazione). Un intervento che, a quanto ci risulta, sarà varato domani dal governo con carattere generale e retroattivo. Ammortizzatori ad hoc, anche in deroga, che non devono intaccare durata e contatori della cigo, della cigs, del cds, e le normali disposizioni legislative in materia. Tutte le strutture sono impegnate a evitare iniziative unilaterali delle imprese lesive dei diritti contrattuali, compreso l'utilizzo delle ferie e dei permessi individuali maturande e mature in corso d'anno dai lavoratori".
Mellano, uniti per garantire sicurezza carceri
"Nel condannare le rivolte violente e disperate e nel ringraziare gli agenti di polizia penitenziaria, auspico che l'interlocuzione in corso tra l'amministrazione penitenziaria e quella regionale contribuisca a migliorare le condizioni di vita di chi è in carcere in forza di una sentenza e di chi vi lavora". Così il garante dei detenuti, Bruno Mellano. "Sul fronte Coronavirus il carcere - spiega Mellano - è per ora una situazione protetta, ma è anche una realtà vulnerabile e potenzialmente esplosiva. Le limitazioni previste non possono non considerare che accanto ai detenuti ci sono gli ingressi di nuovi giunti, professionisti e poliziotti penitenziari, potenziali portatori di contagio". "Mi appello ai detenuti - aggiunge - affinché mantengano la calma e cerchino di ottenere, insieme ai garanti, modalità esecutive che contemperino la sicurezza con il mantenimento dei diritti fondamentali della persona". Quanto alla sospensione dei colloqui con i familiari, Mellano invita le amministrazioni a "cogliere l'occasione per sperimentare canali di comunicazione innovativi, non di rado più controllabili dei tradizionali". Il garante chiede anche che "venga colta l'occasione di questa emergenza straordinaria per concedere misure alternative al carcere in un contesto penitenziario caratterizzato da crescente sovraffollamento".
Industriali Torino, chiusura? Non per tutti
"Si possono individuare soluzioni per beni non necessari, con accordi a livello territoriale, di settore o di filiera, ma non è possibile chiudere tutto perché ci sono aziende che perderebbero le commesse e non riaprirebbero più". Così il presidente dell'Unione Industriale di Torino, Dario Gallina, commenta la richiesta di Giorgio Airaudo della Fiom Piemonte di rallentare o chiudere le attività produttive non indispensabili. "Bisogna trovare un equilibrio tra due esigenze: ridurre il contagio con minori contatti possibili anche all'interno delle aziende e non penalizzare le fabbriche chiudendole perché così si ammazza il Paese. Una modulazione concertata con il sindacato per potere ridurre la capacità produttiva in un momento di economia debole è possibile, ma bisogna consentire alle aziende che vogliono lavorare a capacità produttiva piena di poterlo fare. L'importante è che non siano il governo i i governatori a prendere decisioni forti per tutti", spiega Gallina. Per il presidente degli industriali torinesi "bisogna essere molto rigorosi nell'applicare le norme negli spazi di lavoro, ma anche nelle parti aperte al pubblico". Per le imprese torinesi cominciano ad emergere difficoltà legate al trasporto internazionale delle merci ("non si trovano mezzi o hanno un costo triplicato rispetto al passato") e alla fornitura di componenti. "Al momento - dice Gallina - registriamo solo situazioni di sofferenza, ritardi, difficoltà, non ancora blocchi dell'attività. La macchina produttiva sta rallentando, per questo deve rimanere accesa, ma bisogna lasciare aperte solo le attività fondamentali".
Verbania, servizio a domicilio per anziani
Servizio a domicilio per anziani e persone in difficoltà. Lo ha istituito la città di Verbania coinvolgendo i volontari. L'amministrazione Marchionini ha deciso di organizzare un servizio di consegna della spesa a domicilio per far fronte alle restrizioni legate al Coronavirus. "E' un periodo straordinario - afferma il sindaco Silvia Marchionini - che ha bisogno della collaborazione di tutti, e per questo si è pensato a un servizio di domicilio per la consegna della spesa per le persone più anziane, che maggiormente risultano colpite da questa emergenza".
Aeroporto Cuneo, 'respinti' passeggeri Cagliari
Due passeggeri del volo proveniente da Cagliari all'aeroporto di Cuneo Levaldigi non sono stati fatti uscire dallo scalo dopo il decreto varato dal Governo sul coronavirus. Il motivo: non avevano giustificati motivi o urgenze per la visita nel Cuneese. I due passeggeri sono stati fatti risalire sul volo successivo per la Sardegna.
Protopapa, uniti in difesa agricoltura Piemonte
Per fronteggiare le pesanti ripercussioni che l'emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus sta causando al comparto agricolo piemontese e all'immagine dei prodotti agroalimentari 'made in Piemonte', l'assessorato all'Agricoltura e Cibo della Regione si è già attivato "per individuare risorse finanziarie aggiuntive derivanti dai fondi europei, tramite il Programma di sviluppo rurale, e da fondi statali finalizzati a riabilitare l'immagine dell'agroalimentare italiano e nel caso specifico a difesa dei prodotti eccellenti piemontesi". Lo spiega l'assessore all'Agricoltura della Giunta Cirio, Marco Protopapa. "Oggi ho esposto al ministro Terresa Bellanova - riferisce Protopapa - la necessità di modificare e prorogare le normative per andare incontro alle scadenze che devono affrontare le aziende e così alleviare le difficoltà degli agricoltori". "Richiamo all'unità da parte di tutti i soggetti del Tavolo verde del Piemonte - aggiunge - come Regione siamo pronti ad accogliere suggerimenti nello spirito di massima collaborazione e unità di intenti". Le istanze sono state presentate a Bellanova questa mattina in Commissione Politiche Agricole, tenuta in videoconferenza. Sindaco di Asti negativo, resta in isolamento E' negativo al coronavirus il sindaco di Asti Maurizio Rasero. A renderlo noto, su Facebook, è lo stesso primo cittadino, che si è sottoposto al test dopo avere appreso della positività del governatore Alberto Cirio, incontrato per motivi istituzionali nei giorni scorsi. "Continuerò a stare a casa per un paio di giorni - afferma Rasero - Lavoro da qui attraverso le tecnologie. L'operatività del Comune e la mia sono garantite. Ritengo giusto prendermi ancora qualche giorno per la mia sicurezza e per quella di tutte le persone che possono venire a contatto con me. Forza, insieme ce la faremo".
Pagani, sistema bancario applichi moratoria Abi
"Per rispondere a questa emergenza bisogna intervenire con i tempi giusti e misure scandite per priorità. Ora è il momento di aiutare industria, commercio e cittadini sul piano della liquidità, il resto verrà in un secondo momento". Lo ha detto questa mattina a Bloomberg TV Fabrizio Pagani, capo globale delle Strategie del Fondo Muzinich & Co., già consigliere economico dei governi Letta, Renzi e Gentiloni. "A metà e soprattutto a fine mese (in coincidenza con fine del primo trimestre) - specifica - ci sono importanti scadenze di pagamenti fiscali e di credito. Bisogna che il sistema bancario applichi appieno la moratoria che l'ABI ha concordato con le associazioni categoria, magari estendendola anche ai mutui. Per fare questo il governo può aiutare, ma occorre soprattutto il supporto del regolatore europeo, in particolare per facilitare le banche nell'allungamento del credito e nella classificazione delle esposizioni. Sul lato del governo, poi, si deve intervenire con qualche meccanismo di rinvio e, alla ripresa, rateizzazione di contributi e tasse. Credo - conclude Pagani - che l'esecutivo stia già lavorando in questo senso".
Un caso a centro Ames Nasa, deciso telelavoro
Telelavoro anche per la Nasa: l'agenzia spaziale americana lo ha disposto per il centro di ricerche Ames a Mountain view, nella Silicon Valley dopo la conferma di un caso di coronavirus l'8 marzo scorso in uno dei loro dipendenti. Il centro Ames affianca la Nasa in molte sue missioni del programma spaziale con particolare riguardo all'esobiologia e ricerca di pianeti abitabili, oltre a partecipare al Programma Constellation. In una comunicazione inviata a tutti i dipendenti, l'amministratore della Nasa, Jim Bridenstine, spiega che "l'esposizione nel centro pensiamo sia stata limitata, ma per un eccesso di precauzione, e dopo essermi consultato con i responsabili del centro, abbiamo deciso l'obbligo del telelavoro, come misura temporanea, con accesso ristretto al centro fino ad altra comunicazione". Limitare la presenza di personale al centro permetterà ai medici e agli operatori sanitari "di determinare i potenziali contatti, valutare le aree che richiedono un'ulteriore pulizia e mitigare la potenziale esposizione del personale del centro", continua il comunicato. L'obiettivo ora è tracciare i contatti dell'impiegato risultato positivo e rintracciarli, per dirgli che hanno avuto un contatto a rischio. Vista l'attuale situazione di incertezza sul coronavirus negli Stati Uniti e il suo potenziale impatto sui viaggi nelle prossime settimane, tre campagne aeree di osservazione della Terra lungo il paese - Deltax, Dcotts (Dynamics and Chemistry of the Summer Stratosphere) e S-Mode (Sub-Mesoscale Ocean Dynamics Experiment) previste per la primavera, sono state riprogrammate più avanti nell'anno, perché includono anche voli da Ames. Il cambio di programma non dovrebbe danneggiare i risultati scientifici dei progetti.
Mascherine in Tnt, Toscana mira a 30mila a giorno
Ventimila mascherine al giorno che presto diventeranno 30mila, per aiutare il personale medico a fronteggiare il Coronavirus: un'azienda toscana le sta realizzando a partire da pezze di tessuto non tessuto, quello usato per proteggere le piante in inverno, capaci di trattenere l'aerosol. L'idea è stata del governatore toscano Enrico Rossi, che l'ha annunciata nei giorni scorsi. Le mascherine prodotte fin qui, si spiega dalla Regione, sono quasi 100mila: le specifiche sono state inviate ieri al ministero della Sanità e la Regione Campania in questi giorni ha chiesto informazioni. Il nome dell'azienda produttrice, così come dell'azienda fornitrice del Tnt, è oggi coperto da riservatezza per evitare che si scateni una 'corsa agli ordini': la Regione sta cercando altre aziende per aumentare il volume della produzione e soddisfare le esigenze del sistema regionale, ed è già stata individuata un'azienda che produrrà camici con la stessa materia prima. Il Tnt, fatto di polimeri sintetici e tipicamente utilizzato per i teli che proteggono le piante dal freddo, secondo le analisi di laboratorio commissionate dalla Regione ha una capacità di tenuta che va dal 96% al 100% dell'aerosol con cui si diffonde il Coronavirus, pari alla tenuta del materiale delle normali mascherine chirurgiche. Le mascherine prodotte sono destinate comunque non ai punti nevralgici dell'emergenza, ma soprattutto a pronto soccorso e medici di medicina generale.
Piemonte proroga bandi patrocini onerosi
La scadenza per i progetti del primo semestre 2020 che concorrono al bando per la concessione dei patrocini onerosi concernenti le iniziative promosse da enti pubblici e privati in Piemonte è prorogata all'8 maggio. La decisione fa parte delle disposizioni urgenti deliberate dall'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale "per consentire il proseguimento dell'attività amministrativa, nonostante l'adozione delle misure necessarie al contenimento dell'emergenza epidemiologica da Coronavirus".
Federfarma Piemonte incontra Unità Crisi
Oggi in Corso Marche, nella sede della Protezione civile, il presidente di Federfarma Piemonte, Massimo Mana, ha incontrato il coordinatore dell'Unità di Crisi della Protezione civile, Mario Raviolo. Obiettivo dei farmacisti, continuare a garantire il servizio su tutto il territorio regionale anche laddove vi è una sola farmacia per Comune. Dall'incontro è emersa anche una serie di norme alle quali i farmacisti saranno tenuti. La farmacia deve assicurare la distanza di almeno un metro fra operatori e utenti e tra utenti stessi, anche limitando l'accesso. Fra i suggerimenti, installare una barriera trasparente tra bancone e clienti, disegnare cerchi sul pavimento per segnare gli spazi di attesa, mettere un telo di plastica trasparente dal soffitto a coprire il bancone, lasciando lo spazio per il passaggio dei medicinali. Sarà invece obbligatorio l'uso dei guanti e nei limiti delle disponibilità, si consiglia l'uso delle mascherine. Come extrema ratio, è valutabile la fornitura attraverso spioncino, a locali chiusi.
Polizia di Stato sui social, severamente vietati spostamenti
"E' severamente vietato ogni spostamento sull'intero territorio nazionale. Le uniche eccezioni: spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute. Ogni autodichiarazione verrà attentamente verificata". A ribadire, con un decalogo, le disposizioni previste dal nuovo Dpcm contro la diffusione del Coronavirus, sono anche i profili social della Polizia di Stato, che avverte sulle conseguenze per chi non osserva queste regole: arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 206 euro (articolo 650 del codice penale) o reclusione da uno a 12 anni (articolo 452 del c.p.).
Ore 14
Esperta, una decina di bimbi con diagnosi, casi lievi
"Sono circa una decina i bambini in Italia con diagnosi di infezione delle vie aeree da COVID-19 e tendenzialmente presentano sintomi lievi o moderati, ma per la fascia pediatrica in questo periodo non mancano problematiche organizzative, soprattutto per i pazienti con malattie croniche". A spiegarlo è Susanna Esposito, ordinario di Pediatria e direttore della Clinica Pediatrica all'Università di Parma. L'età dei minori colpiti è sotto i 14 anni. In questo periodo le difficoltà che, nelle aree più colpite dal contagio, i pediatri stanno incontrando sono di tre tipi. "La prima è che nel momento in cui il bambino è ricoverato con malattia da COVID-19, per quanto sia evento non frequente, c'è il problema della sua assistenza in reparto, perché normalmente a contagiare i più piccoli sono i genitori che in alcuni casi sono a loro volta ricoverati. Quindi è difficile trovare qualche familiare che possa stare con il bambino in reparto, considerato che si tende a evitare la presenza di nonni per ragioni di età". L'altro problema riguarda l'attività ambulatoriale di routine. "L'emergenza - spiega Esposito - sta facendo rimandare tutte le visite non urgenti e rischiano di farne le spese i pazienti oncologici, gli immunodepressi e quelli con malattie croniche o rare, che vanno seguiti con continuità, anche se non sono urgenti". Il terzo problema, prosegue la presidente dell'Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e Disordini Immunologici (WAidid), è che in "pediatria più che in altre aree, sono carenti i dispositivi di protezione individuale per medici e infermieri. Si dà, infatti, per scontato che i bimbi siano meno a rischio di contrarre l'infezione, ma i bambini vengono alle visite accompagnati da un genitore. Quindi in questo periodo questo ragionamento non ha più senso".
Confindustria Piemonte, chiudere attività devas
"In un momento come questo rallentare o chiudere le attività produttive sarebbe rovinoso, devastante. Non è escluso che si possa essere costretti a farlo, ma deve essere l'ultima soluzione". Così il presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli, commenta l'invito di Giorgio Airaudo della Fiom Piemonte. "Se ogni imprenditore e ogni lavoratore applicheranno in modo rigorosissimo, maniacale, le norme previste dall'ultimo decreto della Presidenza del Consiglio - osserva il leader degli imprenditori piemontesi - in un paio di settimane si potrebbe vedere la luce fuori dal tunnel. Nella mia impresa, per esempio, c'è un'attenzione maniacale al tema: distanza di sicurezza tra le persone e tra le scrivanie negli uffici, dispenser di prodotti igienizzanti, mascherine da indossare per chi viene dall'esterno. E' una strada che bisogna provare a percorrere, ma tutti dobbiamo essere davvero rigorosi. Chiudere le aziende deve essere lì'estrema ratio". Ravanelli ricorda che Confindustria Piemonte "è sempre a disposizione delle aziende per aiutare a interpretare le norme, a dare spiegazioni, supporto". "La situazione è drammatica. La tutela della salute delle persone viene al primo posto, ma nei limiti del possibile dobbiamo cercare di salvare anche l'economia", conclude.
Viale (Radicali), Governo irresponsabile
"Un Governo irresponsabile ha messo l'Italia agli arresti domiciliari. E' il fallimento della strategia allarmistica che ha contribuito a generare panico, confusione, e che indurrà una epidemia di depressioni". Ad attaccare le misure del Governo per il contenimento del Coronavirus è il medico torinese e presidente del Comitato Nazionale di Radicali Italiani Silvio Viale. Per lui nel decreto ci sono "divieti generalizzati inapplicabili e incontrollabili, che sono solo un palliativo". Per Viale "è chiaro che il sistema di vigilanza italiano ha dimostrato i propri limiti" e "l'aumento dei casi proseguirà fino all'acme naturale, con una minima incidenza dei divieti, sia perché milioni di italiani continueranno la routine quotidiana e sia perché le misure verranno progressivamente eluse". "Sul piano economico e sociale - aggiunge Viale - milioni di italiani si troveranno per settimane con risorse ridotte o annullate, con conseguenze drammatiche sia per l'impegno economico attuale e sia per le conseguenze future sul debito. Le rivolte in carcere sono una spia che la rivolta sociale è possibile in altre categorie ed è bene - conclude - che il Governo cominci a pensare a come allentare la morsa".
Dap, conclusi molti disordini, altri proseguono
Si sono conclusi quasi dappertutto i disordini che hanno interessato nella giornata di ieri oltre venti istituti penitenziari. In molti di essi le violente proteste e l'occupazione di spazi detentivi da parte dei detenuti sono terminate e i reclusi hanno fatto rientro nelle camere di pernottamento. In alcuni istituti la situazione non è ancora definita e le manifestazioni sono tutt'ora in corso. Lo fa sapere il Dap con una nota. A Bologna, fa sapere il Dap nel bollettino aggiornato alle 12, permane l'occupazione di alcune sezioni da parte dei detenuti. A Foggia sono 50 gli evasi che sono stati ricatturati e 22 i ricercati. A Melfi sono stati liberati nel corso della notte i quattro agenti e le cinque unità di personale sanitario trattenuti dai detenuti. Proseguono le manifestazioni di protesta a Caltanissetta, Enna, Larino, Pescara e Avellino, con gruppi di detenuti che rifiutano di rientrare nelle celle. Nuovi episodi di disordini si segnalano oggi a Rieti, Palermo Pagliarelli, Genova e Campobasso.
Airaudo, programmare riduzione attività fabbriche
"Bisogna programmare il rallentamento o la chiusura di tutte le attività produttive non indispensabili. Il sindacato è pronto a discutere tutte le misure necessarie per permettere ai lavoratori di rispondere anche loro all'invito di restare a casa". La richiesta è di Giorgio Airaudo della Fiom Piemonte. "Hanno ragione tutti quelli che pensano che sia necessario fermare tutte le attività non indispensabili, posticipare tutte le commesse non urgenti, negoziando tutti gli strumenti di tutela fino alla cassa integrazione in deroga", sostiene Airaudo. Il sindacalista propone " di utilizzare le fermate per fare, laddove non sono stati ancora effettuati, concordandoli con il sindacato, tutti gli interventi di sanificazione degli ambienti collettivi, come mense, sale d'attesa, sale relax e spogliatoi".
Torino, code ai mercati poi città si svuota
Ieri sera, mentre il premier Conte illustrava in tv il nuovo decreto, i primi bar hanno abbassato le saracinesche. Torino ha cominciato a capire che all'alba sarebbe cominciato un giorno diverso, un periodo di sacrifici irrinunciabili e resistenza. Ma solo oggi, all'ora di pranzo, quando di solito i locali del centro si affollano, e invece era raro vedere più di 3-4 persone sedute ai tavolini, si è capito che la città si stava fermando davvero. Prima invece, soprattutto nei mercati in periferia o lontani comunque dal centro, si era percepita l'illusione di una normalità che, per un po', non potrà esserci: c'erano quasi tutti i banchi e non poche persone, più o meno distanziate, in coda per la spesa di generi alimentari. Attorno a piazza d'Armi, uno dei polmoni verdi della città, il solito via vai dello jogging. Code, ordinate, anche all'ingresso dei supermercati. Ma bastava percorrere un paio di chilometri e passare tra i pochi banchi montati oggi alla Crocetta, uno dei quartieri più eleganti della città, per avvertire quanto Torino stava poco a poco diventando deserta. Nel vicolo, amato da torinesi e turisti per gli acquisti di capi di abbigliamento, un commerciante, rivolto al vicino, ha chiesto "Hai fatto affari?"; sconsolata la risposta: "Zero, ma domani devo proprio venire?. Sul portone della vicina parrocchia due cartelli: Tutte le Ss. Messe sono sospese", e "I sacerdoti confessano con il medesimo orario nella cappella dei bambini". Sulle vetrine dei negozi ancora aperti, attraversando la città un campionario di cartelli con l'avviso della chiusura o delle limitazioni, con il numero dei clienti ammessi all'interno che passava da tre a a due e infine a uno solo, fino alla vignetta 'scacciapaura' esposta da una caffetteria gourmet, "Vorresti entrare. Ma non ti lascio", con il fumetto di un virus arrabbiato con la corona. Nel cuore della città portici e piazze deserte come non lo era neppure il giorno di Ferragosto negli anni '70. Quasi nessuno nei caffè e nelle pasticcerie vip, con i baristi dietro il bancone ad attendere clienti che non ci sono, clienti che chissà quando torneranno. Alla stazione di Porta Nuova passeggeri fermi al check-point per mostrare la certificazione e dimostrare che il loro spostamento è davvero necessario. Anche a Porta Palazzo, il mercato storico e sempre più multietnico della città, i pochi ambulanti rimasti, ai banchi deserti di borse e valige, e a quelli più frequentati di frutta e verdura, poco dopo mezzogiorno sbaraccano. Rientrando verso il centro, mentre il tepore primaverile fa togliere i cappelli e sbottonare i giubbotti, tre migranti si appoggiano alla cancellata di Piazzetta Reale per mangiare un panino, un venditore abusivo di colore si siede affranto, sul basamento di una statua davanti al Museo Egizio. Ripone per terra la cassetta con la mercanzia, nella via semideserta. Le strade si svuotano, una lacrima riempe gli occhi di un passante, ma c'è un fremito di speranza.
Cei, sentiamo responsabilità, vicini alla gente
La decisione di non poter celebrare le messe "crea rammarico e disorientamento nei Pastori, nei sacerdoti, nelle comunità religiose e nell'intero Popolo di Dio" ma "è stata accettata in forza della tutela della salute pubblica". Lo ribadisce in una nota la Cei sottolineando che "a maggior ragione, tale inedita situazione deve poter incontrare una risposta non rassegnata né disarmante. Va in questa direzione l'impegno con cui la Chiesa italiana, soprattutto attraverso le sue Diocesi e parrocchie, sta affrontando questo tempo, che come ricorda Papa Francesco costituisce un cambiamento d'epoca, per molti versi spiazzante. Più che soffiare sulla paura, più che attardarci sui distinguo, più che puntare i riflettori sulle limitazioni e sui divieti del Decreto, la Chiesa tutta sente una responsabilità enorme di prossimità al Paese". I vescovi italiani rilevano che "la prossimità si esprime nell'apertura delle chiese, nella disponibilità dei sacerdoti ad accompagnare il cammino spirituale delle persone con l'ascolto, la preghiera e il sacramento della riconciliazione; nel loro celebrare quotidianamente, senza popolo, ma per tutto il popolo, l'Eucaristia; nel loro visitare ammalati e anziani, anche con i sacramenti degli infermi; nel loro recarsi sui cimiteri per la benedizione dei defunti". La vicinanza si esprime anche con la "carità" e ricorda che i servizi di Caritas non sono sospesi. "Sul territorio le iniziative, sia in campo liturgico che caritativo, si stanno moltiplicando, sostenute dai vescovi e dalla passione di preti e laici, di animatori e volontari". La segreteria generale della Cei, oltre a rispondere alle domande che provengono dalle Diocesi, sta predisponendo una serie di sussidi che "possano accompagnare la preghiera personale e familiare, come pure di piccoli gruppi di fedeli". Attraverso Avvenire, Tv2000, Circuito InBlu e Sir si stanno mettendo a punto "nuove iniziative, programmi orientati alla preghiera e all'offerta di chiavi di lettura con cui interpretare alla luce della fede questa non facile stagione. Un ambiente digitale raccoglierà e rilancerà le buone prassi messe in atto dalle Diocesi e offrirà contributi di riflessione e approfondimento", conclude la nota della Cei.
During, colloqui via chat e cartellini online
Anche i colloqui di lavoro, al tempo del Covid19, si fanno in video chat. During, agenzia per il lavoro specializzata nella ricerca, selezione e formazione con 44 filiali e 6 divisioni specializzate nei diversi settori di mercato, #Restaacasa implementando gli investimenti nell'area digitale effettuati negli ultimi anni. "Sarà possibile continuare le ricerche di lavoro e le ricerche di personale, grazie alla Task Force During. In tutta Italia - si legge in una nota - siamo a disposizione per video colloqui, video call dedicate alle aziende per creare piattaforme web e di eCommerce per gestire tutti i dipendenti a casa grazie a soluzioni come Job Marker, un rilevatore di presenze offerto gratuitamente, senza alcun vincolo a termine del periodo a tutte le aziende, come azione concreta di During a sostegno".
Giunta Piemonte, negativi gli ultimi test assessori
Ad eccezione dell'assessore alle Attività Produttive, Andrea Tronzano, sono tutti negativi i test effettuati agli assessori della giunta regionale del Piemonte. Hanno dato esito negativo, infatti, anche gli esami a cui questa mattina sono stati sottoposti gli assessori Vittoria Poggio e Marco Protopapa. I tamponi si sono resi necessari dopo la positività del governatore Alberto Cirio. L'assessore Tronzano, unico positivo, sta bene ed è asintomatico e continua a lavorare dalla sua abitazione, dove si trova in isolamento fiduciario.
Ore 13
Protezione Civile, non intasate il 112, è solo per emergenze Non bisogna intasare il 112, che va chiamato solo in caso di reali emergenze. E' l'invito che il coordinatore del comitato tecnico-scientifico della Protezione Civile Agostino Miozzo rivolge agli italiani. "Chi ha sintomi del virus - ha detto Miozzo - deve chiamare innanzitutto il medico di famiglia, non deve affollare i pronto soccorso e se non è grave non deve chiamare il 112 perché il numero di emergenza in queste ore è molto sollecitato. Deve chiamare il medico di famiglia per avere le informazioni essenziali".
Movida a Torino, 10 denunce
I titolari di dieci locali pubblici sono stati denunciati dalla polizia a Torino per non avere rispettato le disposizioni contro gli assembramenti di persone in tema di Coronavirus. I controlli sono stati fatti sabato sera nella zona di piazza Vittorio, uno dei teatri della movida cittadina. La contestazione è di aver violato non l'ultimo decreto della presidenza del Consiglio (che non era ancora in vigore) ma quello del 4 marzo. Si procede per "inosservanza dei provvedimenti dell'autorità". Gli agenti della divisione polizia amministrativa sono intervenuti per dei controlli, sabato sera, dopo segnalazioni relative al massiccio afflusso di persone, soprattutto giovani, in piazza Vittorio Veneto. Sono stati rilevati numerosi capannelli di avventori all'esterno e all'interno dei locali, a dispetto delle indicazioni di evitare assembramenti e di garantire la distanza di un metro. In una rinomata "Cocktail House" era in corso di una vera e propria festa, con una cinquantina di clienti che ballavano sulla musica diffusa da due dj. Al titolare è stata contestata, oltre all'inosservanza dei provvedimenti dell'autorità, l'organizzazione senza licenza di intrattenimenti. Per il responsabile di un altro locale è arrivata una denuncia per somministrazione di alcolici a minori di sedici anni.
Protezione Civile, rispettare distanza unica arma
"L'unica grande arma che abbiamo per limitare e contenere il virus è la distanza fisica, è importante e fondamentale il distanziamento sociale, le persone devono state lontane le une dalle altre". Lo dice il coordinatore del comitato tecnico-scientifico della Protezione Civile Agostino Miozzo ribadendo l'invito agli italiani "a rimanere a casa". "Restate a casa il più possibile - ripete - bisogna avere pazienza e sopportare difficoltà, ma è l'unico strumento che abbiamo per limitare il contagio".
Appello della dottoressa positiva, rispettare misure
"Non uscite da casa se non siete obbligati. Non scherziamo. È in gioco la vita delle persone, è in gioco la tenuta della sanità pubblica... Pensateci". Questo l'appello di Paola Varese, oncologa, primario del reparto di Medicina dell'ospedale di Ovada, nell' Alessandrino, positiva al coronavirus. "Anch'io sono 'caduta sul campo' - scherza la dottoressa - sto bene e resto a casa. Ho allertato tutti i pazienti visitati la scorsa settimana". "Ringrazio Paola per l'impegno che ha espresso per la comunità e che sono certo continuerà non appena sarà guarita", dice il sindaco di Ovada, Paolo Lantero, che su Facebook ha pubblicato la lettera in cui la dottoressa Varese annuncia il suo contagio. "Grazie all'impegno di tutti, l'ospedale di Ovada a tutt'oggi è coronavirus free! - scrive - i malati hanno avuto le cure giuste e adeguate, protetti da ogni contagio. Chi è arrivato con un quadro di infezione, in condizioni di assoluta sicurezza per lui e gli altri, è stato inviato nelle sedi più opportune". La dottoressa Varese coglie "l'opportunità della malattia - si legge nella lettera - per richiamare l'attenzione di tutti sulla necessità assoluta di seguire rigidamente le norme previste. È in gioco - conclude - anche la tenuta della sanità pubblica che con grande affanno sta dando risposte ai malati attraverso gli atti di vero eroismo degli operatori".
Protezione Civile, non assaltare i supermercati
"Non bisogna assaltare i supermercati, la catena alimentare e di distribuzione non sarà mai interrotta e i supermercati saranno sempre riforniti". E' l'appello che il vice capo della Protezione Civile e coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo rivolge agli italiani. "I negozi di generi alimentari avranno tutto il necessario per la quotidianità - ribadisce - ci sarà tutto quello che serve e saranno sempre a disposizione".
Primario intensiva Sacco, numeri da guerra
"Ad oggi abbiamo qui al Sacco 23 pazienti intubati in terapia intensiva, però in Lombardia sono più di 500 malati che richiedono la terapia intensiva e la ventilazione meccanica. Ogni giorno ne intubiamo dai 30 ai 50, sono numeri da guerra, questo glielo posso confermare". Così a Sky TG24 direttore della terapia intensiva dell'ospedale Sacco di Milano, Emanuele Catena. Rispondendo alla domanda su chi siano i pazienti che arrivano alla terapia intensiva, Catena ha spiegato che "entrano pazienti quasi esclusivamente adulti, almeno da noi, anziani e giovani adulti, maschi, sono meno colpite le femmine. I pazienti sono molto critici, sono intubati, connessi a un ventilatore, mantenuti in coma farmacologico, e affinché la patologia si risolva sono necessari molti giorni di degenza. Stare in terapia intensiva dieci o quindici giorni espone poi il malato a tutte le complicanze di lungo termine di una terapia intensiva. Sicuramente è necessario un periodo di riabilitazione e ripresa prima di tornare alla vita normale". Commentando poi il lavoro del personale medico, Catena ha spiegato che "in terapia intensiva gli infermieri hanno turni di otto ore, i medici di 12-14 ore, e dopo il turno escono stremati, perché passano gran parte delle ore sotto le tute protettive, con un lavoro molto duro su pazienti molto complessi, pericolosi, delicati, che richiedono anche variazioni di postura per poter essere curati al meglio. Il personale sta veramente facendo di tutto e lo sta facendo al meglio".
Musichall Torino, spettacoli in streaming
Il teatro Le Musichall di Torino con il suo direttore Arturo Brachetti lancia gli spettacoli del cartellone in streaming. "Un messaggio d'amore per il teatro - spiega - dalla pagina Facebook LeMusichallTorino. Il teatro è vuoto ma entra gratuitamente nelle case con un progetto raccontato dall'hastag #LaCulturaNonTiAbbandona". La rassegna si chiama Le Musichall Live e lo streaming andrà in onda alle 18 e in replica alle 20 del giorno in cui lo spettacolo avrebbe dovuto calcare la scena sul palco del teatro.
Torino, non recarsi a ritirare tessere elettorale
Gli oltre 18 mila elettori che il 19 febbraio hanno ricevuto dal Servizio Elettorale della Città di Torino la comunicazione per il ritiro della tessera elettorale non dovranno recarsi nelle sezioni di Polizia Municipale della Circoscrizione di residenza per il ritiro. E' l'invito rivolto ai cittadini dal Comune alla luce delle disposizioni contenute nel decreto ministeriale relativo alle nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del
Coronavirus. L'amministrazione fa sapere che una nuova lettera d'invito sarà inviata nelle settimane che precederanno le prossime votazioni.
Caucino, presto linee guida enti assistenziali
La Regione Piemonte annuncia a breve delle linee guida per gli enti gestori dei servizi socio-assistenziali durante l'emergenza Coronavirus. "In questo momento di grande emergenza - dice l'assessore al Welfare della Giunta Cirio, Chiara Caucino - continuiamo a lavorare, dove possibile con modalità di smart working applicata secondo le direttive del Governo, per la salvaguardia della salute di tutti. Siamo pienamente operativi per cercare di sostenere gli enti gestori pubblici e le associazioni di volontariato e assistenza che vivono una situazione di estrema difficoltà". "Al più presto - aggiunge - sottoporrò alla Giunta delle linee guida affinché siano approvate in tempi strettissimi, per consentire la piena efficienza di tutto il comparto Welfare, dal quale abbiamo recepito le necessità. Le linee guida saranno poi integrate con misure straordinarie". Fra le indicazioni, quelle che gli operatori liberi da servizi sospesi siano destinati a coprire unità mancanti o a seguire utenti a domicilio. Gli enti dovranno inoltre attivare la rete di volontariato dei propri territori per garantire una supervisione delle persone fragili a domicilio".
Imprese artigiane Piemonte, volume affari -31,9
L'emergenza Coronavirus rallenta in modo significativo l'attività e gli ordini delle imprese artigiane piemontesi. Secondo un sondaggio flash realizzato da Confartigianato Piemonte, che ha coinvolto 1.551 imprese di tutte le province e di molti settori, il 68% rileva un impatto negativo: la riduzione della produzione è stimata nel 34.56% dei casi, il calo del volume d'affari dal 31,9% e la cancellazione degli ordini si attesta al 22,44%. "Occorre mettere subito in campo - sottolinea il presidente Giorgio Felici - misure efficaci che, utilizzando procedure e modalità agili dal punto di vista burocratico, riducano l'impatto della situazione economico-finanziaria di contributi e imposte statali e regionali e, quindi, in tal modo sostengano il mantenimento dei livelli occupazionali, anche con il rafforzamento del sistema degli ammortizzatori sociali". Confartigianato sollecita anche la Regione Piemonte "a prevedere interventi per tutte le imprese e ad attivare strumenti straordinari che ne garantiscano la liquidità" e sottolinea la necessità di "una strategia come sistema Piemonte, concertata con il governo nazionale, per recuperare l'immagine complessiva della regione nel mondo per il rilancio del Made in Italy".
Grimaldi(Luv), smart working procede a singhiozzo
"L'Italia dello smart working procede a singhiozzo, tra aziende virtuose e altre che negano ai dipendenti la possibilità di lavorare da casa". Lo afferma il capogruppo di Luv in Regione Piemonte, Marco Grimaldi, che richiama l'attenzione anche sulla necessità di introdurre "misure universali di supporto al reddito". "Il decreto - rimarca Grimaldi - invita esplicitamente al lavoro da casa ovunque sia possibile. Forse dietro alla resistenza c'è la convinzione di essere più competitivi, e chi non lo fa pensa di trarne un vantaggio, ma così non è: il telelavoro permette di ridurre i tempi e i costi di spostamento senza penalizzare la produttività". "Emerge poi - aggiunge - tutta l'arretratezza di un Paese che non ha ancora previsto vere misure universali di supporto al reddito che includano i freelance, le partite Iva, il lavoro discontinuo e il lavoro a cottimo. Chiedo di pensare a tutti coloro che lavorano (o non lavorano) nell'assoluta assenza di ammortizzatori, continuità contrattuale e di reddito, stabilità". "In Piemonte - osserva - questo significa anche allargare le maglie del Salva Sfratti e del Salva Mutui,"misure fondamentali per sostenere i piemontesi in difficoltà. Chi ha potere decisionale ha il dovere di non far pagare le conseguenze delle misure straordinarie ai più deboli".
M5s, aiutare ambulanti e asili nido privati
Nell'emergenza Coronavirus, oltre alle misure già allo studio, occorre pensare a come sostenere ambulanti e asili nido privati: lo sottolinea la parlamentare M5s piemontese Jessica Costanzo. "In questo momento di estrema emergenza - afferma Costanzo - siamo in stretto contatto con diverse categorie di lavoratori, tra cui gli ambulanti e i titolari di asili nidi privato, fortemente preoccupati per il futuro delle loro attività". "I cittadini - aggiunge - devono restare il più possibile nelle loro abitazioni, e a ciò si sono aggiunte le chiusure dei mercati attraverso ordinanze comunali. La situazione per gli ambulanti è dunque particolarmente critica e lo sarà ancora di più dopo il decreto in vigore da questa mattina". "Dagli asili nido privati - dice ancora - nasce invece la richiesta di permettere temporaneamente ad almeno uno dei due genitori permessi parentali extra. Si dovrebbe rinforzare il già esistente bonus nido per febbraio, marzo e aprile o in alternativa istituire un bonus rimborso per chi ha pagato la retta di un servizio che per causa di forza maggiore è chiuso".
Appendino, è il momento della coesione
"Le domande in queste ore sono tante, come è giusto che sia. Ancora una volta, per tutte e tutti, a partire dalle Istituzioni, è il momento della chiarezza e della coesione". Lo ribadisce la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che su Facebook ricorda: "le prescrizioni di massima tutela, finora riservate alla Lombardia e ad altre province, valgono ora per tutta l'Italia. Torino, ovviamente, non fa eccezione". La prima cittadina ribadisce che "la raccomandazione principe è quella di rimanere presso il proprio domicilio" e assicura che "da stamattina presto siamo al lavoro con le altre Istituzioni per organizzare tutti i provvedimenti specifici e dare tempestivamente tutti i chiarimenti del caso". Nel post Appendino elenca una serie di punti relativi al provvedimento e, soprattutto, evidenzia che "i rifornimenti saranno regolarmente effettuati. Non è necessario correre a fare la spesa".
Droidcon slitta a fine anno, sempre alle Ogr
Droidcon, l'evento Android più importante d'Italia, slitta a fine anno Confermate le Ogr come scenario della settima edizione che si terrà il 27 e 28 novembre. La decisione "è dettata dalla priorità di porre la salute del proprio personale, dei clienti e del partner al primo posto", spiega Synesthesia, organizzatrice dell'evento. "E' nostra responsabilità salvaguardare la sicurezza di un evento come il Droidcon, che attrae migliaia di partecipanti, quanto almeno il rispetto di obiettivi e standard sempre più alti che ci poniamo ogni anno. Per garantire quindi l'integrità di questi due aspetti fondamentali, abbiamo ritenuto che spostare la data a fine novembre potesse assecondare i requisiti richiesti dal Ministero della Salute senza venire meno agli impegni presi con una folta community che segue Synesthesia, in termini di utenza, sponsor e partner e di aspettative che essa ripone nel nostro lavoro", spiega Francesco Ronchi, ceo di Synesthesia.
Ministro della Giustizia, in arrivo mascherine in carceri
"E' previsto oggi l'arrivo di 100mila mascherine per i penitenziari italiani: per garantire la tutela di tutti, chiunque a vario titolo entra in un istituto sarà munito di adeguati presidi sanitari". L'annuncio è del ministero della Giustizia, dove "si continua a lavorare affinché le condizioni di tutti, operatori e detenuti, siano salvaguardate. L'approvvigionamento di presidi sanitari sarà utile per la più rapida ripresa dei colloqui dei detenuti con i propri familiari".
Ore 12
Piemonte, +50% accessi su web rispetto a gennaio
Il coronavirus fa aumentare, in Piemonte, l'uso di Internet. Dall'inizio dell'emergenza, l'uso del web è cresciuto del 20% rispetto allo stesso periodo 2019 e del 50% rispetto al mese di gennaio. Google è arrivato a +45%, Facebook a +42%. In aumento anche l'uso di Netflix e delle piattaforme di svago. I dati sono contenuti in una ricerca del consorzio Top-IX richiesta dall'assessore ai Servizi digitali della Regione Piemonte, Matteo Marnati. "Il sistema regge anche a fronte di un significativo picco di richieste - spiega Marnati - Il dato confortante è che l'utilizzo in aumento delle piattaforme ricreative indica una maggiore propensione da parte dei cittadini a stare in casa anche se sono ancora molti quelli che non hanno percepito la gravità della situazione".
Sportelli Pra chiusi al pubblico fino al 16/3
In applicazione delle nuove norme per il contenimento del Coronavirus, saranno chiusi al pubblico in tutta Italia fino al 16 marzo gli sportelli del Pubblico Registro Automobilistico, quelli adibiti alla gestione delle tasse automobilistiche e i relativi uffici per le relazioni con il pubblico. Lo rende noto un comunicato dell'Aci nel quale si legge che i servizi on line resteranno comunque attivi, anche per consentire la piena operatività gli Sportelli Telematici dell'Automobilista, compresa la presentazione telematica delle pratiche. I servizi di assistenza sulle tasse automobilistiche - conclude il comunicato - saranno sempre disponibili tramite i consueti i canali postali, telefonici e telematici.
Riunioni a Protezione Civile, nodo trasporti
La questione dei trasporti nazionali e locali, a partire dalla gestione degli aeroporti, le ulteriori richieste delle Regioni con una possibile nuova stretta, l'interpretazione corretta del nuovo Dpcm, la distribuzione di mascherine e materiale sanitario. Sono questi gli argomenti sul tavolo del comitato operativo e del comitato tecnico-scientifico della Protezione Civile dopo il provvedimento firmato ieri sera dal premier Conte per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Nella sede della Protezione Civile è già arrivato il ministro della Salute Roberto Speranza e nelle prossime dovrebbe arrivare il ministro delle Autonomie Francesco Boccia, mentre la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli sarà in videocollegamento. Sul tavolo, appunto, la questione di come gestire i trasporti alla luce e le ulteriori richieste delle Regioni. L'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, ad esempio, ha già fatto sapere che si sta valutando un'ulteriore stretta: la chiusura dei negozi non indispensabili, lo stop di trasporti pubblici locali e attività produttive in tutta la Regione.
Allarme Slp Cisl, chiudere Poste Piemonte
Chiudere gli uffici postali, sospendere il recapito, chiudere gli stabilimenti di Poste Italiane in Piemonte per contenere il diffondersi del Coronavirus e applicare le norme previste dal decreto della presidenza del Consiglio del 9 marzo. Sono le richieste del segretario regionale della Slp Cisl regionale, Gerlando Cafassi, in una lettera inviata a Poste Italiane. "Poste Italiane molto probabilmente non ha ancora avuto tempo ad assimilare l'intrinseco merito della nuova normativa - afferma il segretario della Slp Cisl - e continua imperterrita a sottovalutare i drammatici, per molte persone tragici, effetti del virus Covid-19. Possiamo affermarlo perché dalle non poche riunioni del Comitato di Crisi istituito in Poste italiane sono usciti documenti con propositi a tutt'oggi completamente disattesi e le proposte avanzate da Slp sono state ignorate. Infatti il personale a diretto contatto con la clientela, uffici postali, addetti alla lavorazione della corrispondenza in generale, stabilimenti, e in particolare recapito, è completamente privo dei dispositivi di protezione individuale. Mancano completamente le mascherine antivirus. i guanti. Gli uffici postali sono privi di dispositivi di ingresso, anche semplici, elementari, che regolino l'afflusso numericamente e in termini di distanza dagli operatori". La Slp Cisl sostiene inoltre che non è stata eseguita la pulizia e la sanificazione degli uffici postali, dei centri di recapito e degli stabilimenti e mancano disinfettanti per il personale e per i clienti.
Procuratore generale di Torino, oggi personale sia presente
Il personale amministrativo rientra in ufficio alla procura generale di Torino. Lo ha stabilito il pg Francesco Saluzzo, che ha aggiornato una precedente disposizione. L'indicazione a restare a casa, svolgendo eventualmente il lavoro "da remoto" su indicazione del dirigente amministrativo, era valida per la giornata di ieri, 9 marzo.
Ramsey salta le prossime gare con il Galles
E' molto probabile che Aaron Ramsey non prenderà parte alle prossime amichevoli del Galles per via delle restrizioni imposte dal governo italiano per contenere l'epidemia COVID-19. Ramsey - scrive oggi la stampa britannica - non potrà aggregarsi ai suoi compagni di nazionale in vista delle partite contro Austria e Stati Uniti. Anche la Federcalcio gallese ha confermato che la presenza del centrocampista della Juventus, in gol domenica contro l'Inter, nelle due partite, in calendario il 27 marzo a Swansea e tre giorni più tardi a Cardiff, appare attualmente "molto difficile".
Primadonna chiude negozi, ripartiremo più forti
Primadonna Collection ha deciso di 'abbracciare' i provvedimenti del governo e di tenere chiusi tutti i negozi nei centri città attivandosi inoltre nell'immediato per tenere chiusi anche quelli all'interno dei Centri Commerciali. È un momento difficile ma Primadonna con "coscienza e coraggio - è scritto in una nota - lo affronta con la certezza che essere uniti sia la sola via possibile per superare le difficoltà e tornare presto alla normalità. Quello che oggi può sembrare un arresto non sarà che lo slancio per un domani che ci vedrà ripartire più forti, più uniti e ancora più motivati".
Altri 4 morti, vittime Piemonte salgono a 17
Altre quattro persone, risultate positive al coronavirus, sono decedute nelle scorse ore in Piemonte. Due di queste, entrambi dell'Alessandrino, erano ricoverate presso il reparto di malattie infettive dell'ospedale di Alessandria: un uomo di 85 e una donna di 79 anni. Il terzo decesso, sempre di un alessandrino, di 84 anni, si è registrato presso l'ospedale di Vercelli. All'ospedale Maggiore della Carità di Novara è morta una donna di 88 anni, novarese, ricoverata in rianimazione. Salgono così a 17 i deceduti positivi al virus in Piemonte. Le persone risultate positive al covid-19, in Piemonte, sono al momento 401. I ricoverati in terapia intensiva sono 65.
I primi droni per consegnare farmaci e tamponi
Possono trasportare sangue, tamponi, organi e farmaci e sono pronti ad entrare in servizio per questa situazione di emergenza: sono i droni sviluppati da Abzero, azienda spinoff dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Pur se ancora in fase sperimentale, sono pronti a partire e fare le consegne necessarie, anche nelle zone più remote. Il sistema, come spiega Giuseppe Tortora, fondatore dell'azienda insieme ad Andrea Cannas, "è costituito da un drone e una smart capsule, o scatola intelligente, capace di mantenere la temperatura del materiale che trasporta, attraverso degli stabilizzatori contenenti del liquido". Quindi sarà, per esempio, di 4° per i globuli rossi, di 25° per altre componenti del sangue mentre il plasma rimane congelato. "La capsula capisce cosa ha a bordo attraverso le indicazioni che l'utente le ha dato tramite un'app. Così può adeguare i parametri e al tempo stesso mantenerne la qualità. Una volta attivata, la scatola sa gestire la rotta del drone volante", prosegue Tortora. Sempre attraverso l'app si identifica l'ospedale di partenza e quello di arrivo, anche se l'idea dei ricercatori è di usarlo in situazioni di emergenza come questa, e poter raggiungere anche le zone più remote, senza necessità dell'intervento umano. "Il volo può essere attivato in autonomia dal personale in loco, che sia la protezione civile o la polizia - prosegue - senza saper volare con il drone. Sarà infatti la scatola intelligente a restringere l'uso del drone su delle tratte predeterminate e autorizzate in partenza. Quindi si sa già dove la macchina andrà a volare". Una volta fatta la consegna, chi la riceve può procedere allo scarico e rimandarlo indietro. Per ora Abzero ha realizzato 2 macchine e una scatola intelligente, perchè la loro è una start up appena nata, ma "siamo già in grado di operare, ovviamente in coordinamento con le autorità competenti e nel rispetto delle norme - conclude Tortora - Se dovessero arrivare altri finanziamenti, potremmo realizzare nell'arco di un mese altre 10 macchini funzionanti".
La Provincia di Novara chiude al pubblico
L'emergenza coronavirus porta a una serie di riduzione dell'attività in alcuni servizi pubblici. La Provincia ha sospeso il ricevimento dei cittadini. ''Si suggerisce di contattare preventivamente gli uffici competenti telefonando ai numeri o scrivendo agli indirizzi e-mail presenti sul nostro sito - spiega l'ente -. L'eventuale inderogabile necessità di presenza presso gli uffici verrà concordata caso per caso''. E' stato chiuso al pubblico anche il cimitero di Novara: è garantito solo l'accesso limitato ai parenti stretti dei defunti, nel caso di funerali. ''E' un luogo - sostengono in Comune - nel quale abbiamo verificato che continuano a concentrarsi molte persone, per lo più anziane. E' stata inevitabile la chiusura''.
Ore 11
Controlli su strade Piemonte, traffico ridotto
Più pattuglie in strada e più controlli anche in provincia di Novara, come nel resto del Piemonte, in seguito alle nuove norme anti coronavirus. "I controlli sono stati intensificati - spiega la Questura di Novara - ma l'obiettivo non è tanto quello di punire i cittadini, quanto quello di fare informazione e di convincere gli automobilisti a restare a casa. Certo, nei casi limiti prendiamo provvedimenti. Rispetto alla prima giornata - aggiungono - abbiamo la sensazione che la popolazione sia più attenta a evitare spostamenti inutili".
Su sito ministero Interno modulo per spostamenti
E' attivo sul sito del Ministero dell'Interno il 'Modulo di auto dichiarazione per gli spostamenti". Chi intende usufruirne dovrà indicare il proprio nome, cognome, indirizzo e telefono e dichiarare, "sotto la propria responsabilità", "di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio" contenute nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri concernenti "lo spostamento delle persone fisiche all'interno di tutto il territorio nazionale, nonché delle sanzioni previste in caso di inottemperanza". Sul modulo dovrà inoltre essere specificato il motivo per cui si intende uscire. A riguardo, sono riportati alcuni esempi: "lavoro presso...", "sto rientrando al mio domicilio sito in...", "devo effettuare una visita medica...", o altri motivi particolari.
Caritas, servizi per i poveri non sono sospesi
"Se la dimensione della Parola, quella dei Sacramenti e quella comunitaria subiscono inevitabili limitazioni, non può invece venire meno la dimensione della Carità di cui voi, in prima linea, siete i testimoni nelle e con le vostre comunità". È quanto scrivono, in una lettera inviata ai delegati regionali e a tutte le Caritas diocesane, il Presidente di Caritas Italiana, mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, e il Direttore, don Francesco Soddu. "Pur con tutte le cautele del caso e con la prudenza necessaria, - proseguono - senza esporsi ed esporre altri a inutili rischi, è chiaro che non possono venir meno i servizi essenziali a favore dei poveri, quali le mense, gli empori, i dormitori, i centri di ascolto, ecc., che le Caritas a livello diocesano e parrocchiale assicurano quotidianamente". La Caritas invita i suoi operatori a proseguire le loro attività di servizio ai poveri "con piena responsabilità, nel rispetto delle indicazioni e delle misure del Governo di contrasto alla diffusione del virus che, all'interno di un rapporto di confronto e di collaborazione, la Conferenza episcopale italiana ha fatto proprie, rilanciandole". "Nella piena consapevolezza che purtroppo crescono di giorno in giorno i bisogni, se ne aggiungono di nuovi e sempre di più saranno in futuro, Caritas Italiana - riporta una nota - fa appello alla solidarietà invitando a sostenere, direttamente o per suo tramite, le iniziative e gli interventi mirati delle Diocesi e delle Caritas locali in favore di sempre più persone in difficoltà e in condizioni sempre più precarie: gli anziani spesso soli con le loro paure, le famiglie che si devono far carico dei figli che non possono frequentare le scuole, i lavoratori lasciati a casa con preoccupanti prospettive per il futuro, le realtà del non profit che si occupano dei più poveri e degli esclusi, senza dimenticare gli imprenditori, i commercianti, le innumerevole aziende in sofferenza, ecc. Occorre un sostegno concreto, 'integrale', secondo le indicazioni di Papa Francesco, attento cioè anche alle dimensioni psicologiche e a quelle spirituali", conclude la nota di Caritas Italiana.
Rinviato a ottobre il Torino Jazz Festival
Ancora un evento rinviato per l'emergenza Coronavirus. Si tratta del Torino Jazz Festival, la kermesse musicale inizialmente in programma dal 25 aprile al 2 maggio che viene posticipata in autunno, dal primo all'8 ottobre, anche a causa dell'annullamento dei tour da parte di artisti, provenienti soprattutto dall'estero. Unico appuntamento confermato, almeno per ora, quello del 27 aprile al Teatro Regio, il concerto con il trio di Gianluigi Trovesi, Fabrizio Bosso e la Filarmonica Trt diretta da Stefano Montanari. "Siamo certi che il pubblico comprenderà questa difficile scelta", affermano gli organizzatori assicurando che "stiamo già lavorando per riprogrammare i concerti che ci rivedranno insieme a ottobre".
Frontalieri, più controlli a frontiera Svizzera
Controlli a campione alla frontiera con la Svizzera di Piaggio Valmara, frazione del comune di Cannobio, nel Verbano Cusio Ossola. Questa mattina i frontalieri diretti in Ticino lungo la statale 34 del lago Maggiore, sono stati sottoposti a maggiori verifiche rispetto ai giorni scorsi. Lo rendono noto gli stessi frontalieri.
Tutti presenti in procura a Torino, il procuratore generale rimprovera
Cancellieri e impiegati sono tutti in ufficio nonostante l'emergenza Coronavirus e il procuratore generale li rimprovera: "state a casa". E' successo ieri al Palazzo di Giustizia di Torino, dove il pg Francesco Saluzzo, anche alla luce dei provvedimenti governativi in materia di organizzazione dell'attività giudiziaria, ha impartito una serie di misure per la profilassi e la prevenzione di possibili contagi. Lo si ricava dalla nota che il magistrato ha diffuso ai vertici degli uffici e, per conoscenza, alle forze dell'ordine, alla presidenza della Regione e ad altri organi. "Mi è difficile - si legge - comprendere perché, nonostante il mio chiarissimo provvedimento di ieri, che era annunciato come efficace da oggi (9 marzo - ndr) al mio arrivo questa mattina, alle 8:00, abbia constatato che tutto il personale amministrativo è presente. In palese violazione della mia citata disposizione". Saluzzo ha ribadito che si dovrà presentare in ufficio solo il personale abidito ai cosiddetti "servizi essenziali" della giornata in corso. Gli altri "dovranno rimanere a casa" fermo restando che "la prestazione lavorativa non è sospesa". Sarà il Dirigente amministrativo - ricorda il magistrato - a impartire le disposizioni per "l'eventuale lavoro da remoto".
Alcot e Gutteridge chiudono negozi in 5 regioni
Il gruppo Capri ha deciso di chiudere temporaneamente tutti gli store Alcott e Gutteridge nelle regioni di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte ed Emilia Romagna. Gli store nelle regioni meno colpite rimangono al momento operativi e sarà possibile continuare ad acquistare le collezioni Alcott e Gutteridge attraverso i rispettivi e-shop. Questa decisione che avrà un impatto economico "enorme sulla nostra azienda, è oggi necessaria per il benessere dei nostri collaboratori e clienti" afferma Nunzio Colella, patron del gruppo, e continua "alla luce delle ultime misure di contenimento messe in atto dal Governo, ritengo sia opportuno fare la nostra parte per tutelare la collettività, in un momento così tragico e complesso per il nostro paese".
Ore 10
Porchietto (Fi), tutelare lavoratori impianti sci
"Da oggi tutti gli impianti di risalita del Piemonte sono chiusi, stagione sciistica finita. Dal punto di vista dell'emergenza sanitaria il nostro presidente Cirio non poteva fare altrimenti, in un momento in cui è fondamentale bloccare il proliferare del virus". Lo scrive in una nota Claudia Porchietto, parlamentare di Forza Italia responsabile del Dipartimento Attività Produttive del partito. "Dobbiamo pensare anche in questo caso che una parte importante dell'economia piemontese, quella delle neve, con questa chiusura anticipata sconterà una battuta d'arresto pesante - aggiunge l'esponente azzurra - ed andrà ad aggiungersi alle drammatiche situazioni già prospettatesi nei giorni scorsi e rappresentate da numeri pesanti delle associazioni di categoria". "Sarà nostro impegno già nelle prossime ore condividere con tutti i gruppi parlamentari una proposta da portare immediatamente al Governo - sottolinea - affinché anche le società che operano nel settore della neve, impianti di risalita, maestri di sci, guide alpine, oltre chiaramente a tutti gli albergatori e ristoratori e negozianti che sono datori di lavoro di chi vive sulle nostre montagne, possano accedere agli ammortizzatori in deroga e alle agevolazioni che verranno concesse per tamponare il disastro economico prodotto dal diffondersi in Italia del Covid 19".
In azienda che fa respiratori si lavora 24 ore
Alla Siare di Crespellano si lavora giorno e notte. L'azienda infatti, come racconta l'edizione locale di Repubblica, produce macchine respiratorie e ventilatori polmonari per i reparti di terapia intensiva e si è aggiudicata la commessa Consip per la fornitura di 500 macchine al mese fino a luglio. Tutta la produzione è stata contingentata dallo Stato italiano e gli ordini già pronti a partire verso l'estero sono stati bloccati. Per l'azienda significa di fatto quadruplicare in questi mesi la produzione attuale: per farlo il Governo invierà nei prossimi giorni 25 tecnici montatori militari che lavorano per aziende dello Stato ad affiancare i 30 dipendenti dell'azienda, e dopo due giorni di formazione entreranno in servizio. Nel frattempo tutte le 320 macchine già pronte e originariamente destinate all'estero sono state 'deviate' verso ospedali italiani: 90 in Lombardia, 174 per l'Emilia-Romagna, 56 in Piemonte, sulla base delle indicazioni ricevute dalle autorità sanitarie. "Le nostre macchine - spiega il fondatore della Giuseppe Preziosa - sostituiscono l'attività dei polmoni, che sono la prima cosa ad andare in crisi in questi casi. Finora abbiamo lavorato soprattutto all'estero, dove realizziamo il 92% del fatturato". E "ci sono altre 80 imprese, tutte italiane, che lavorano per noi e che in questi giorni stanno lavorando anche di notte per non farci mancare il materiale necessario". A Crespellano infatti c'è la ricerca e lo sviluppo, la progettazione e il montaggio, ma senza i componenti che arrivano da tutta Italia nulla si potrebbe fare. La Siare nel 2019 ha avuto ricavi per quasi 11 milioni, quest'anno si arriverà probabilmente attorno ai 30 milioni.
Pronto il progetto di un secondo vaccino italiano
E' pronto il progetto di un secondo vaccino italiano contro il coronavirus SarsCoV2. Dopo l'annuncio dell'azienda Takis anche un'altra azienda biotech, la ReiThera, ha anticipato Il Sole 24 Ore, ha messo a punto un vaccino sperimentale e il via libera per i primi test sugli animali è atteso in aprile. "Stiamo lavorando a un vaccino sperimentale nuovo coronavirus", ha detto l'amministratore delegato della ReiThera, Antonella Folgori. L'azienda, che ha lavorato in passato a vaccini contro il virus respiratorio sinciziale ed Ebola, utilizza per il vaccino un virus animale, un adenovirus degli scimpanzé che viene reso inoffensivo e trasformato in una navetta che trasporta al suo interno la sequenza genetica che corrisponde alla proteina spike, ossia l'arma che il coronavirus utilizza per invadere le cellule del sistema respiratorio umano. Si tratta di un vaccino preventivo che, iniettato per via intramuscolare, stimolerebbe la produzione di anticorpi e l'attività delle cellule immunitarie.
Amazon, telelavoro in Lombardia e Astigiano
A causa dell'emergenza Coronavirus Amazon ha raccomandato il telelavoro ai dipendenti di alcune sue sedi in Usa e anche in Italia, segnatamente in Lombardia e nell'Astigiano, fino alla fine di questo mese. "Continuiamo a lavorare a stretto contatto con medici esperti pubblici e privati per assicurarci che stiamo prendendo le giuste precauzioni mentre la situazione continua ad evolversi", ha detto un ieri sera portavoce di Amazon. "Ciò include la raccomandazione che i dipendenti che sono in grado di lavorare da casa a Seattle / Bellevue, nella Bay Area, a New York, nel New Jersey e nella regione Lombardia / provincia di Asti in Italia, lo facciano fino alla fine di marzo".
Stop escursioni, chiudono rifugi alta quota
Il coronavirus ferma anche le escursioni in alta quota: chiudono tutti i rifugi d'alta quota dell'Ossola, sulle montagne piemontesi al confine con la Svizzera. "Le scorse domeniche, nonostante gli inviti a limitare gli spostamenti - scrivono i gestori - si sono registrati grandi flussi verso le località di montagna, piste da sci con code agli impianti e rifugi pieni. Non esiste al momento una vera ordinanza che imponga la chiusura dei rifugi alpini, ma la divisione ossolana dell'associazione Gestori Rifugi Alpini del Piemonte vuole dare il buon esempio; per questo tutti i rifugi aderenti che prevedono la stagione invernale hanno deciso di chiudere fino a contrordine. Vuole essere un segnale forte, che sottolinea la necessità di responsabilizzare tutti i frequentatori della montagna: per una volta è meglio rimangano a casa fino a quando la situazione non sarà risolta". Alcuni gestori di rifugio non lasceranno comunque la loro struttura, per essere presenti in caso di emergenza.
Iren chiude sportelli per ridurre contatti
Sportelli Iren chiusi questa mattina in seguito alle nuove disposizioni del governo per il contenimento del coronavirus. "Stiamo lavorando per adeguare i nostri punti fisici con dispositivi che riducano il contatto - informa sui social l'azienda che produce e distribuisce energia elettrica -, pur favorendo una buona comunicazione, ma servirà ancora qualche giorno. Per tutte le vostre richieste ricordiamo l'App Clickiren, la nostra pagina Facebook e i nostri numeri verdi". Il post è firmato "Team Iren Luce Gas e Servizi!"
Ore 9
Miur, sospese attività didattiche fino al 3/4
Sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole del Paese fino al prossimo 3 aprile. È quanto prevede il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo, approvato ieri sera e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sospesa, sempre fino al 3 aprile, anche la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ferma restando la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Sono sospese le riunioni degli organi collegiali in presenza. Come previsto dai precedenti Decreti, restano sospesi, fino al 3 aprile, viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. E i dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza, con riguardo anche alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
Tribunale Asti aperto solo per udienze urgenti
Il tribunale di Asti resta aperto solo per le udienze penali e civili urgenti e non differibili e sono state rinviate d'ufficio le altre, a data che verrà comunicata. Lo scrive in una nota il presidente del tribunale di Asti, Giancarlo Girolami. Il personale di vigilanza è tenuto ad accertare le ragioni d'ingresso del pubblico e degli avvocati e in caso di ragionevole incertezza sarà contattato il magistrato presente. "Il tribunale è operativo come durante il mese di agosto, ma con più restrizioni - afferma Girolami - per limitare al massimo la presenza delle persone. I giudici ammessi sono solo quelli in turno". Chiusi al pubblico gli sportelli dell'ufficio immigrazione della questura di Asti. "Verranno assicurate - spiegano dall'Ufficio di Gabinetto della Questura - le attività connesse alla ricezione delle istanze di protezione internazionale". Gli appuntamenti già fissati invece sono stati spostati di un mese. "Per le urgenze - si può contattare il numero 0141 418570 dal lunedì al venerdì dalle ore 12.30 alle ore 13.30".
Ore 1
Code nei supermercati notturni di Torino
Lunghe code ai supermercati notturni, a Torino, dopo l'annuncio delle nuove misure anti Coronavirus. "Sarebbe stato intelligente predisporre dei piccoli presidi delle Forze dell'ordine o quantomeno della Protezione civile a presidiare gli ipermercati aperti di notte, per informare sui dettagli del decreto ed evitare panico e assembramenti - commentano Augusta Montaruli e Maurizio Marrone, parlamentare e capogruppo in Regione Piemonte di Fratelli d'Italia -. Sarà comunque necessario predisporli anche oggi per impedire code che diventano veicoli perfetti di contagio con l'effetto opposto di quello voluto". "Il nostro appello alla popolazione - aggiungono i due esponenti di Fratelli d'Italia - è di non perdere la testa con gesti così insensati: troveranno la spesa desiderata durante i normali orari di apertura, meglio ancora se nei negozi di commercio al dettaglio o nei mercati rionali all'aperto, con meno rischi di assembramento e contagio".