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AOSTA. Scialpinista disperso in Valle d'Aosta, stop a ricerche

AOSTA. Scialpinista disperso in Valle d'Aosta, stop a ricerche
Si aggrava il bilancio dell'ondata di maltempo che si è abbattuta nell'ultimo fine settimana sul Nord Ovest: uno scialpinista risulta disperso da sabato sulle montagne di Champorcher, nella bassa Valle d'Aosta, dove tra venerdì e domenica sono caduti oltre due metri di neve. Daniele Caneparo, medico torinese di 55 anni e grande esperto di montagna, è scomparso sulle pendici della Cimetta Rossa (2.495 metri). Lì, sabato a mezzogiorno, è stato visto l'ultima volta da altri scialpinisti, secondo le testimonianze raccolte nelle ultime ore. Oggi, le guide del soccorso alpino valdostano, i finanzieri del Sagf di Cervinia, il Corpo forestale della Valle d'Aosta lo hanno cercato per tutto il giorno. Ma le attività sono state sospese nel tardo pomeriggio: "Sono state attivate e usate bene tutte le risorse disponibili per questo tipo di ricerche", ha assicurato Paolo Comune, direttore del soccorso alpino valdostano. L'allarme è scattato solo lunedì mattina, con quasi 48 ore di ritardo, perché nessuno immaginava che il medico si trovasse nella località valdostana, dove, proprio sabato, si era concentrata una fortissima nevicata che ha isolato il paese. Se ne sono accorti lunedì i suoi colleghi del reparto Integrazione socio sanitaria e Tutela fragilità dell'Asl di Asti, quando non lo hanno visto arrivare al lavoro. Ma prima di localizzarlo ci sono volute almeno altre 12 ore. Finalmente ieri sera i familiari hanno trovato sul suo pc tracce delle ricerche dell'itinerario per Cimetta Rossa ed effettivamente la sua auto è stata trovata a Champorcher. All'alba di oggi sono scattate le operazioni di perlustrazione. Malgrado il pericolo valanghe fosse 'marcato' (grado tre su una scala di cinque) oltre ai sorvoli in elicottero e con i droni, si sono mosse anche alcune squadre a piedi per non lasciare nulla di intentato. Una ha percorso il tratto dalla località Laris a Chardonney e un'altra ha effettuato l'itinerario in senso opposto. Ma è stata quasi una missione impossibile: Caneparo non aveva con sé l'apparecchio di ricerca in valanga Artva, trovato dai soccorritori nella sua auto. La tanta neve caduta ha coperto ogni traccia e i cani non hanno fiutato nulla. "In tutte le attività di oggi non abbiamo trovato alcun punto prioritario per indirizzare la ricerca, che si estende su un'area molto vasta - ha raccontato Paolo Comune - se non emergono elementi nuovi al momento siamo un po' fermi".
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