Una bambina che ribadisce di non capire il motivo per cui non poteva più vedere i genitori naturali, dicendo di volerli riabbracciare. E le psicologhe, le assistenti sociali, insieme alla coppia di affidatari - tutti indagati - che le rispondono, martellandola, con un'incalzare di frasi e domande per instillarle il dubbio. E' uno dei dialoghi choc, citati nell'ordinanza del Gip Luca Ramponi, che spiega come i bambini al centro dell'inchiesta 'Angeli e Demoni' sugli affidamenti illeciti venissero di fatto plagiati, in modo da formare false relazioni, nel sistema smantellato dai carabinieri in provincia di Reggio Emilia. "Ma io non mi ricordo perché non li posso più vedere", dice la bambina, le cui parole, di ottobre 2018, furono captate da un'intercettazione ambientale. "Ma non ti ricordi che hai detto che (tuo padre, ndr) non lo volevi più rivedere? Io ricordo questo", risponde la psicologa. Ma la bambina: "Non ho detto questo". E ancora, la piccola: "Ma io non ho detto che non volevo vederlo". "Sì, hai detto che non volevi vederlo perché avevi paura che ti facesse del male... che si potesse vendicare... o che ti potesse portare via. Ti ricordi la paura che hai sentito. Te la ricordi adesso?", le viene risposto dall'affidataria. Subito si inserisce una psicologa: "Quello che tu dirai al giudice il tuo papà non lo saprà, neanche la tua mamma". Di nuovo una psicoterapeuta poco dopo, instilla il dubbio: "Forse sono io che mi ricordo male, ma quando ti hanno detto che non avresti più visto il tuo papà tu eri contenta, te lo ricordi?". La bambina: "Non mi viene in mente, non mi ricordo di aver detto così". Ma interviene ancora l'affidataria: "Guarda che non c'è niente di male! Perché se tu hai vissuto una situazione che ti hanno fatto stare tanto male... d'accordo, tu come bimba puoi dirlo che stai proprio male e che non hai voglia di star male così (...) Sono gli adulti che si occupano dei bambini, non viceversa. Non è che se tu hai detto che stavi tanto male e non volevi più vederlo sei una brutta bambina". "Tu vorresti incontrarli", le chiede a questo punto la psicoterapeuta. "Mi piacerebbe - la risposta della bambina - anche per rivederli, anche fisicamente. Ogni tanto mi capita di piangere perché mi mancano gli abbracci del papà".
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