Un volo dal quarto piano dell'hotel nel cuore della notte. Un gesto che chi lo conosce bene lo definisce "inspiegabile", oppure solo una tragica casualità, un incidente dopo una serata con i colleghi a Roma. La morte di Paolo Tenna, amministratore delegato della Film Commission Torino Piemonte, si tinge di giallo. Un mistero sul quale stanno indagando i carabinieri della stazione Quirinale e del Nucleo investigativo che hanno già preso visione delle telecamere di sicurezza che avrebbero immortalato gli ultimi momenti in vita dell'imprenditore. Una prima informativa arriverà presto sul tavolo dei magistrati della Procura di Roma che hanno aperto un fascicolo con l'ipotesi di istigazione al suicidio. Nei prossimi giorni sarà effettuata l'autopsia, dai cui risultati gli investigatori contano anche di fare chiarezza sullo stato di salute di Tenna prima del volo dalla finestra dell'hotel. L'amministratore delegato era a Roma per la riunione del consiglio d'amministrazione di Cinecittà, di cui faceva parte da due anni. Più volte era partito dalla sua Torino alla volta della Capitale per incontri di lavoro. Spesso alloggiava nello stesso hotel a due passi dal Quirinale dove è stato trovato senza vita, tanto che per i proprietari era ormai un "volto conosciuto". La notte scorsa, intorno alle 2, ha fatto rientro in albergo visibilmente ubriaco, come racconta chi lo ha incontrato per l'ultima volta. Secondo quanto ricostruito, il 47 enne avrebbe chiesto anche altri superalcolici che avrebbe poi consumato. Da lì in poi il nulla. Il suo corpo è stato ritrovato nella piazzetta su cui affaccia la sua camera. Sul corpo le ferite da caduta. All'interno della stanza in cui alloggiava non è stato trovato alcun biglietto, cosa che non farebbe pensare ad un suicidio, ma piuttosto ad un incidente. Un'ipotesi, quest'ultima, che si scontra però con il tipo di finestre presenti in albergo. Si tratterebbe di infissi dai quali è difficile pensare ad una caduta accidentale, trapela da fonti investigative. Stando a quanto accertato dai carabinieri, l'uomo era solo in camera. Quella stessa sera era uscito a cena con Mario Turetta, direttore del Consorzio delle residenze reali (ovvero della Reggia di Venaria di Torino e delle altre residenze) e da pochi mesi direttore generale per il cinema del ministero dei Beni culturali. "Abbiamo trascorso una piacevole serata, in un ristorantino vicino ai Parioli - racconta all'ANSA -. Paolo era solare, sorridente come sempre e pronto alla battuta. Non mi capacito. Abbiamo parlato di tutto, come si faceva in genere. Ci siamo salutati intorno alle 23.30, dandoci appuntamento per un nuovo incontro nei prossimi giorni, sempre a Roma, dove ultimamente Paolo veniva più spesso per i suoi impegni di lavoro all'Istituto Luce-Cinecittà. Sono sconvolto e rattristato". Sotto shock anche la moglie, con cui aveva una figlia di 9 anni, e gli amici, ancora increduli di quanto accaduto. "Paolo non si è suicidato", sono pronti a giurare. Cordoglio è stato espresso dalle istituzioni e dal mondo del cinema, di cui Tenna era rappresentante di spicco ormai da vent'anni. "Sono senza parole", dice Paolo Damilano, presidente di Film Commission Torino Piemonte che poi avverte: "Non verrà tollerata alcuna deriva scandalistica e verrà presa ogni possibile iniziativa di carattere giudiziario per tutelare la rispettabilità e l'onorabilità di Paolo Tenna".
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