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BARI. I sindaci minacciati dalla mafia ora reagiscono

BARI. I sindaci minacciati dalla mafia ora reagiscono

FALCONE

Ai sindaci quotidianamente impegnati nella lotta alla mafia "dico di continuare a fare quello che fanno. Tanti sindaci sono messi sotto pressione, ricevono minacce - c'è una minaccia ogni 16 ore ha calcolato Avviso Pubblico -, questo significa che i sindaci stanno reagendo, è superata la stagione in cui i sindaci venivano sopraffatti o addirittura diventavano persone legate alla criminalità organizzata per ottenere il consenso". Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente dell'Anci, Antonio Decaro, durante la cerimonia di commemorazione della strage di Capaci, deponendo una corona sotto la targa di via Falcone e Borsellino a Bari. "Sono orgoglioso di rappresentare tanti sindaci che ogni giorno ci mettono la faccia, tengono la schiena dritta e rischiano anche loro la vita come le forze dell'ordine e la magistratura. A quei sindaci - ha detto Decaro - voglio dire di avere fiducia perché lo Stato c'è, lo Stato reagisce e saprà proteggerli". Le morti dei magistrati siciliani Giovanni Falcone e Paolo Borsellino "ci ricordano - ha continuato il presidente dell'Anci - che la legalità non è un concetto astratto da utilizzare nei convegni e nelle commemorazioni, ma è fatta di cose quotidiane, di piccoli gesti, anche nostri, ed è bene ricordarlo in una città dove le mafie continuano a sparare e ad ammazzare anche persone innocenti. È importante guardare gli occhi di dolore dei familiari di quelle persone, perché solo così sapremo guardare negli occhi anche i criminali senza girare la testa dall'altro lato". "Quel giorno è cambiata la storia di questo Paese. Nel ricordo della reazione che ha avuto l'intero Paese 26 anni fa, - ha concluso Decaro - dobbiamo reagire ogni giorno anche noi davanti ai piccoli soprusi e alle piccole illegalità".
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