E' il Centro-Nord Italia a fare, con l'89%, 'la parte del leone' nell'acquisizione della quota del 5 per mille dell'Irpef, indicata nelle dichiarazioni dei redditi: al Sud va il rimanente 11%, e le sole regioni Lombardia e Lazio insieme assorbono il "56,3%" del totale delle risorse. Lo scrive la Fondazione nazionale dei commercialisti, che ha esaminato le scelte dei contribuenti nel 2016: ammontano a "14 milioni 114.642", si legge, gli italiani che hanno scelto di sostenere organismi del terzo settore ed amministrazioni pubbliche. In totale, sono "54.996" i soggetti destinatari di una quota del 5 per mille "per un ammontare complessivo di quasi 500 milioni di euro (precisamente 491.636.307 euro)". A parte i Comuni e le Associazioni sportive dilettantistiche, che "hanno assorbito il 5,7% del totale", la parte più consistente delle risorse del 5 per mille è "appannaggio degli Enti del volontariato e di quelli della ricerca scientifica e/o sanitaria: i primi raccolgono 314.689.624 euro (il 64% del totale) con una media di 7.985 euro a testa, mentre ai secondi vanno 149.125.605 euro (30,3% del totale) con una media, però, più elevata, e pari a 298.849 euro". Le onlus maggiormente 'premiate' dai contribuenti risiedono nel Centro-Nord della Penisola, e sono "Emergency, Medici senza frontiere e Comitato italiano per l'Unicef nel primo caso, associazioni per la ricerca sul cancro nel secondo (ubicate fra Lombardia, Piemonte e Lazio)", mentre il Mezzogiorno "va sul podio per le associazioni sportive dilettantistiche". In vetta alla classifica delle regioni "capofila c'è la Lombardia (36,9% del totale), seguita da Lazio (19,4%), Emilia Romagna (6,5%), Piemonte (6,4%) e Veneto (5,6%)". Per quel che concerne, poi, la provincia di residenza, "Milano copre quasi un terzo del complesso (29,6%), seguita da Roma (18,8%), Torino (4,6%), Genova (3,4%) e Bologna (2,4%)", però tra le amministrazioni comunali accade, invece, che Roma superi Milano e Torino, mentre al settimo posto si inserisce tra i capoluoghi di provincia Valdagno (Vicenza). Gli esiti dello studio, osserva il presidente dei commercialisti italiani Massimo Miani, "dimostrano come il 5 per mille sia un importante strumento di finanziamento del volontariato e della ricerca in Italia". Occorre, però, "dare maggior fiducia ai contribuenti attraverso la trasparenza, che poggia sul miglioramento della rendicontazione economico-finanziaria delle attività degli Enti", chiude.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.