"Investiamo su uno dei patrimoni fondamentali del nostro Paese, uno degli asset più competitivi": con queste parole il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha presentato nella Sala Verde di Palazzo Chigi la firma di 93 convenzioni con altrettante città per la realizzazione di progetti per la riqualificazione delle periferie. Il premier ha parlato di fronte a una platea corposa di sindaci, rappresentati per l'occasione anche dal 'board' dell'Anci, su tutti il presidente e sindaco di Bari Antonio Decaro. Quest'ultimo ha salutato l'evento sottolineando l'ampiezza del provvedimento, che riguarderà "ben 22 milioni di persone". Nel complesso il bando per le periferie, tra i risultati più significativi nati dalla collaborazione tra sindaci e Palazzo Chigi - il provvedimento ha preso le mosse con Matteo Renzi presidente del Consiglio - riguarderà a breve-medio termine 120 città sulla base di progetti presentati ad hoc dai responsabili dei territori. "Complessivamente - ha ricordato Gentiloni - sono stati mobilitati quasi 4 miliardi, di cui 2,1 statali e quasi altrettanti da fondi regionali, investimenti e altre fonti". Gentiloni ha poi fatto sapere ai primi cittadini presenti (tutti con fascia tricolore) che farà di tutto per rendere "stabile e far proseguire" questo progetto "nei prossimi anni", anche "a chi avrà le responsabilità di governo". Tuttavia, ha affermato, "i progetti che finanziamo li porteremo avanti, li seguiremo con quella ostinazione terribile che è richiesta ai sindaci per portare a termine le piccole e grandi opere. Una ostinazione terribile di cui vi ringrazio, e da domani inizia questo lavoro". Il presidente del Consiglio non ha dimenticato i sindaci delle zone terremotate: "Sono sindaci prevalentemente di città più piccole ma sono loro quelli a cui dobbiamo pensare in modo più diretto e solidale", ha osservato. In mattinata parole di apprezzamento sono state espresse su Fb anche dalla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. "Da Nord a Sud, da Treviso ad Agrigento, da Milano a Reggio Calabria, da La Spezia a Matera, l'Italia riparte a partire dalle zone di maggiore fragilità grazie al più grande investimento sulle periferie mai attuato in Europa per un totale di 2,1 miliardi di euro. Un investimento dei #MilleGiorni sul presente e sul futuro dell'Italia. Un lavoro impegnativo e faticoso - ha scritto - che da oggi contribuirà a cambiare il volto del nostro Paese. #avanti". Più che soddisfatto Decaro, che ha ringraziato Gentiloni e il governo per il lavoro svolto. "Si tratta di un intervento straordinario e di una grande possibilità che viene data a 22 milioni di italiani, che potranno usufruire a breve di progetti innovativi e di un nuovo modello di sviluppo". Ma il presidente Anci guarda avanti e a margine della cerimonia ha fatto sapere di attendere "già nei prossimi giorni un rifinanziamento del bando. Stiamo facendo in questo senso verifiche con tutti i ministeri", precisando che "il rifinanziamento non entrerà nei meccanismi della manovra perché si tratta di investimenti". In ogni caso, ha annunciato, "abbiamo chiesto una prima tranche di 500 milioni, che spero arrivi entro fine anno o nei primi giorni del 2018". Presente anche il presidente del consiglio nazionale Anci, nonché sindaco di Catania, Enzo Bianco: "La condizione delle periferie in questi anni è gravemente peggiorata. Con la crisi molte famiglie sono cadute in uno stato di estrema povertà". Per questo, ha detto, "oggi è un giorno molto importante, e sento il dovere di esprimere un ringraziamento al Governo".
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