Un gemellaggio, un sostegno concreto da sindaci a sindaci per consolidare la democrazia e combattere anche a livello locale il traffico di esseri umani. È il senso della proposta avanzata oggi dal presidente dell'Anci, Antonio Decaro, durante il vertice a Tripoli con 13 sindaci libici, provenienti dalle regioni più colpite dalle attività migratorie illegali. Una missione, ricorda Decaro, condotta dal ministro dell'Interno italiano Marco Minniti per definire i progetti di intervento dell'Italia. "Da sindaci ci proponiamo di sostenere le municipalità libiche alle prese con la gestione dell'emergenza del traffico di esseri umani e in un contesto generale di non facile transizione verso un sistema democratico - ha annunciato Decaro -. Crediamo che un gemellaggio tra città italiane e libiche che sviluppi la sua azione nell'ambito delle misure relative al fenomeno migratorio ma anche nel processo più ampio di 'institutional building' della Libia possa servire allo scopo. L'associazione dei Comuni italiani già collabora con il governo italiano nelle politiche sostenibili di accoglienza e integrazione. Perché gli accordi di cooperazione in materia di contrasto al traffico illecito di vite umane possano funzionare, è necessario ricostruire la Libia e il suo assetto istituzionale. Anci ha instaurato da tempo rapporti con i referenti della rappresentanza di questo paese a Bruxelles. Oggi vogliamo farci carico di una campagna di supporto all'attività amministrativa e istituzionale delle municipalità libiche". Decaro ha illustrato davanti ai sindaci il programma 'Municipalities aid'. "E' un programma di assistenza - ha detto - che prevede che grandi città italiane forniscano strumenti per l'ammodernamento dell'apparato amministrativo e della gestione delle istituzioni libiche locali. L'Anci chiederà prima di tutto alle Città metropolitane di gemellarsi con un Comune libico per avviare un'interlocuzione che passi dallo scambio di esperienze perché il governo dei territori si consolidi". I punti del programma Municipalities aid prevedono: l'assistenza nella gestione amministrativa e dell'organizzazione finanziaria per migliorare i servizi alla popolazione e facilitare l'accesso ai servizi sanitari; la promozione del decentramento come elemento fondante del nuovo stato libico ovvero sostenendo la nascita di una associazione dei Comuni libici.
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