E' al momento uno dei tratti di mare maggiormente presidiati, e controllati, al mondo: nel Mediterraneo centrale, davanti alle coste libiche che vanno da Zuara a Misurata e da dove partono oltre il 90% dei migranti che in questi mesi sono sbarcati in Italia, ci sono ogni giorno decine di navi militari e imbarcazioni delle Organizzazioni non governative. Al momento sono attive due missioni militari - una italiana, denominata 'Mare Sicuro', e una europea, denominata 'Sophia' - alle quali vanno aggiunti i mezzi di Frontex, dalle Ong, della Guardia Costiera italiana e della Guardia di Finanza. MARE SICURO: E' un'operazione a guida Marina militare italiana nata con l'intento di potenziare il dispositivo nel Mediterraneo centrale a seguito dell'aggravarsi della minaccia terroristica. Dal 12 marzo del 2015 è stato schierato un dispositivo aeronavale con il compito di svolgere attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima. La missione utilizza fino a 5 navi e fino a 2 sommergibili, impiegando circa 900 marinai. SOPHIA: E' la missione europea (Eunavformed) scaturita dalle decisioni del consiglio europeo dell'aprile del 2015 per cercare di ridurre i morti in mare e contrastare il traffico di esseri umani. L'obiettivo primario della missione è quello di individuare, fermare e mettere fuori uso imbarcazioni e mezzi usati o sospettati di essere usati dalle organizzazioni che gestiscono la tratta di esseri umani. Al momento la missione può contare su 7 navi - una italiana, la San Giusto, due spagnole, una francese, una tedesca, una belga e una inglese - 3 elicotteri e 3 aerei. FRONTEX L'agenzia europea cui spetta il controllo delle frontiere esterne schiera nel Mediterraneo centrale 11 imbarcazioni, tre elicotteri e 3 aerei, provenienti da diversi paesi europei compresa l'Italia. Nel 2016 le unità operanti sotto la bandiera dell'agenzia (italiane escluse) hanno soccorso 13.616 migranti. ONG: Sono una decina le navi gestite dalle Organizzazioni non governative (da Moas a Seawatch, da Sos Mediterranee a Sea Eye, da Msf a Proactiva Open Arms, da Life Boat a Jugend Retted, da Boat Refugee a Save The Children) che operano davanti alla Libia, quasi tutte battenti bandiera di paesi stranieri. Nel 2016, stando al rapporto della Guardia Costiera Italiana, le Ong hanno recuperato complessivamente 46.796 migranti, più del doppio di quanti ne avevano soccorsi l'anno precedente (20.063). E nei primi 4 mesi del 2017 hanno salvato 12.646 persone, il 35% del totale. Il resto degli interventi sono stati fatti da mercantili (16%), Guardia Costiera italiana (29%), Marina Militare (4%), Frontex (7%) e Eunavformed (9%).
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