"Se la domanda fosse se abbiamo bisogno di un forum strategico-politico per il Mezzogiorno, la risposta sarebbe inevitabilmente 'no'. Abbiamo invece bisogno di conoscerci e di raccontarci come poter mutuare gli uni dagli altri le migliori esperienze di cui siamo portatori". Lo ha sottolineato parlando alla prima conferenza programmatica delle Città Metropolitane del Sud il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. Tuttavia, ha osservato, "è vero, i dati sul Sud non sono entusiasmanti, non tutti almeno. Alcuni sono proprio sconfortanti. Ma non è veritiera neppure la fotografia dello Svimez di due estati fa, quella di un Sud indistinto fatto di povertà, desertificazione industriale, stagnazione. Ci sono dati positivi relativi a Pil e occupazione, che vengono in gran parte da turismo e agricoltura. Ma non si tratta solo di dati. Sarà perché ho negli occhi la bellezza della Sicilia, ma io vorrei introdurre la misurazione di un altro parametro fondamentale della qualità della vita: il clima, il calore e i colori delle città meridionali". Non si tratta di coltivare stereotipi, ha aggiunto Decaro. "Io non sono un visionario, al contrario sono un amministratore che cerca di essere concreto, vi invito però a guadare alle cose positive. Per non farci cogliere da quella malattia contagiosa alla quale Marcello Veneziani ha dato un nome: la suddità, la rappresentazione di un Sud che soffre e si lamenta. Il quadro non è nero, le risorse ci sono, la ripresa sembra iniziata. Tocca a noi, nuova classe dirigente del Sud, cogliere con responsabilità l'occasione di un riscatto", ha concluso il presidente Anci. "E la sintonia con gli altri sindaci metropolitani del Sud, su questo, è totale", ha aggiunto Decaro. Tanto che Enzo Bianco (Catania), Renato Accorinti (Messina), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), hanno già iniziato a elaborare un piano concreto di interventi condivisi: investimento su autostrade, ferrovie e porti, innanzitutto, perché "senza facilità di trasporto non c'è economia, non c'è turismo, non c'è sviluppo". Ma anche un "programma di 'svecchiamento' dei dipendenti comunali, con l'ausilio del governo, tramite formazione e sblocco del turn over, che consenta di avvalersi in modo più efficace delle tecnologie nell'attività amministrativa".
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