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ROMA. Province: Upi, nel mirino le Finanziarie, non legge Delrio

ROMA. Province: Upi, nel mirino le Finanziarie, non legge Delrio

Graziano Delrio

Le province non mettono sul banco degli imputati la legge Delrio "che ha consegnato i livelli istituzionali dei nostri enti nelle mani dei sindaci. Noi del resto crediamo nel solidarismo e nel funzionamento delle Aree vaste. Al contrario ce la prendiamo con le finanziarie 2015 e 2016, che hanno tagliato le risorse per la manutenzione delle strade, per gli interventi sulle scuole e per agire contro i dissesti idrogeologici". Lo ha detto il presidente dell'Upi Achille Variati ai giornalisti a margine dell'Assemblea dei presidenti di provincia. "Da parte della politica - ha aggiunto - c'è stata una sottovalutazione delle conseguenze per i tagli - decisione presa peraltro sull'onda del populismo - che hanno praticamente azzerato i servizi ai cittadini. La forza di un politico - ha osservato - è saper rappresentare il popolo senza essere populista". "Da tempo stiamo assicurando i servizi senza bilancio, neanche quello provvisorio", ha osservato ancora Variati, "e addirittura ci è stato suggerito di inserire nelle spese correnti anche gli avanzi di bilancio precedenti. Ora faremo i combattenti per i cittadini, anche per quegli automobilisti che pagano le tasse, perché quei soldi debbono rimanere sui territori".
In questo frangente, ha spiegato ancora il leader delle Province, "non guarderemo in faccia ai rispettivi partiti di appartenenza".
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