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ROMA. Scuola:aule fredde ma scatta sos per prossimo inverno

Continua l'allarme per le molte scuole rese non agibili, soprattutto al Sud, per colpa dell'ondata di gelo eccezionale che ha investito l'Italia; ma quanto sta accadendo in questi giorni potrebbe essere la regola a partire dal prossimo inverno: è la "previsione" di Skuola.net, che addebita tutte le "colpe" ai tagli imposti agli enti locali, Province in primis. L'ennesima disamina sulla situazione delle scuole evidenzia, secondo il sito specializzato, "tutta la vulnerabilità degli edifici", dovuta soprattutto a incuria e a mancata manutenzione, ma anche alla realizzazione di edifici compiuta nel pieno dispregio del concetto di efficienza energetica. Questa situazione, osserva ancora l'associazione, potrebbe peggiorare drasticamente per il fatto che agli enti locali mancheranno i soldi per pagare le bollette. Tutto sarebbe partito da alcune segnalazioni arrivate alla redazione del portale studentesco dalla provincia di Caserta. In quella parte della Campania gli inverni sono solitamente miti ma quest'anno è andata diversamente. Anche lì infatti il freddo ha messo in difficoltà gli studenti. Una situazione che, negli stessi giorni, ha accomunato a loro i ragazzi di tutto il meridione. A Caserta però i rappresentanti degli studenti hanno provato a fare il quadro della situazione raccogliendo le voci dei loro 'colleghi' attraverso una consultazione online. Lo scenario emerso è più che mai preoccupante: la quota di studenti soddisfatti per i riscaldamenti a scuola non raggiunge il 2%, quasi ovunque o funzionano solo nelle aree comuni degli edifici oppure non producono calore a sufficienza per riscaldare gli ambienti; e nel 17% dei casi gli impianti sono proprio rotti. "Il 7 ottobre 2016 - riporta una nota scritta dagli stessi rappresentanti degli studenti all'inizio dell'anno scolastico - la Provincia di Caserta ha comunicato a tutti i dirigenti scolastici degli istituti secondari che, a partire dall'1 gennaio 2017, la Provincia non disporrà più dei fondi per provvedere alla manutenzione straordinaria e al pagamento delle bollette per l'elettricità, con conseguente rischio di una traumatica interruzione dell'anno scolastico". Il problema, ribadisce Skuola.net, è che "le Province stanno andando verso il fallimento, nel senso che hanno le competenze ma non i fondi sufficienti". "La Provincia di Caserta è già tecnicamente fallita, siamo stati i primi insieme a Vibo Valentia e Potenza - spiega l'ingegnere Paolo Madonna, dirigente responsabile del settore edilizia della provincia di Caserta - nel 2016 saranno una quarantina a fallire, nel 2017 quasi tutte tranne quelle più ricche. Le nostre casse sono praticamente esangui, non abbiamo un bilancio previsionale approvato e quindi di fatto non abbiamo i mezzi tecnici per poter garantire i servizi essenziali che la legge ci impone di fornire. L'unica cosa che oggi funziona ancora è appunto il riscaldamento nelle scuole, grazie - conclude il dirigente dell'ente campano - a un contratto quinquennale che però scade il 15 Marzo".
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