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20 Ottobre 2016 - 18:07
foto di un aereo a carattere descrittivo
Sono attesi lunedì e martedì prossimi, 24 e 25 ottobre, i nuovi gruppi di profughi siriani in arrivo a Fiumicino, che giungeranno in Italia in modo legale e sicuro con in tasca un visto umanitario rilasciato dall'ambasciata italiana di Beirut. Salgono così a 400, tra cui numerosi bambini, i beneficiari del progetto-pilota dei "corridoi umanitari" promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), Tavola valdese e Comunità di Sant'Egidio. Lo comunica l'agenzia Nev-Notizie evangeliche.
Come accade ormai già da dicembre dell'anno scorso, il team ecumenico in Libano ha svolto in diversi campi profughi numerosi colloqui con soggetti particolarmente vulnerabili (vittime di persecuzioni, famiglie con bambini, donne sole, minori non accompagnati, anziani, malati, persone con disabilità), avviando, per chi lo desidera, le pratiche con le autorità competenti. Una volta in Italia, i profughi - che avanzeranno tutti la richiesta di asilo - saranno ospitati dai promotori del progetto e dai loro partner in appartamenti e strutture di accoglienza dislocati su tutta la penisola secondo il modello dell'"accoglienza diffusa".
Tra i partner della Fcei figura la Diaconia valdese che anche stavolta mette a disposizione le proprie strutture. Dodici nuclei famigliari provenienti da Homs, Damasco, Aleppo o Latakia, saranno accolti a Luserna San Giovanni (Torino), Torino, Padova e Reggello (Firenze).
"Ormai non è più un esperimento, ma una realtà concreta che consente a persone in fuga dalla guerra e in 'condizioni di vulnerabilità' di arrivare in Italia senza rischiare la propria vita nel Mediterraneo, e senza alimentare il micidiale business degli scafisti", sottolineano i promotori.
Il progetto - reso possibile grazie ad un accordo tra governo italiano (ministeri degli Esteri e dell'Interno - prevede l'arrivo di un migliaio di persone in due anni, non solo dal Libano, ma anche dal Marocco e dall'Etiopia. Si tratta di un modello replicabile di accoglienza e integrazione, tanto che ormai si sta studiando la sua realizzazione anche in altri Paesi europei. In una recente intervista rilasciata a "Protestantesimo-Raidue" il ministro Paolo Gentiloni ha ipotizzato la possibilità di aumentare la quota di 1000 visti fin qui prefissa.
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