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26 Luglio 2016 - 16:32
"Preoccupato non so se sia la parola giusta, perché da un certo punto di vista che un'azienda vada a mettere il proprio domicilio fiscale dove è più conveniente diciamo che rientra nella logica di un mercato attento ai valori delle convenienze. Dall'altra però è chiaro che sorgono delle idee e delle domande sul rapporto tra Fiat e famiglia Agnelli con Torino e con l'Italia: qui si rompe anche l'ultimo legame in modo particolare con Torino come giustamente ha detto Presidente della Regione". Così il presidente la Commissione attività produttive di Montecitorio Guglielmo Epifani (Pd) in un'intervista a Radio Radicale sul trasferimento della Exor in Olanda.
"Non sono tanto preoccupato per la situazione degli investimenti in Italia - sostiene Epifani - perché in quest'ultima fase le scelte fatte e anche l'andamento del mercato stanno andando piuttosto bene: i prodotti di qualità che si fanno a Melfi, a Torino, a Cassino, a Pomigliano sono la migliore garanzia per l'occupazione e per lo sviluppo. Certo colpisce che una famiglia che ha legato i suoi destini strettamente all'idea di sviluppo economico del Paese anche con una discussione molto forte negli anni Cinquanta e Sessanta abbandoni definitivamente l'Italia. Ti fa capire che c'è un problema che una parte del nostro sistema finanziario e produttivo non si pone". E, aggiunge Epifani, "la domanda sarebbe questa: ma se tutti coloro che avessero convenienza andare all'estero lo facessero, cosa resterebbe in Italia? Ricordo che non fanno la stessa cosa i grandi finanzieri e i grande industriali tedeschi, perché non si può togliere il rapporto con le proprie radici solo in ragione di una convenienza fiscale. Non vanno tutti in Olanda anche se l'Olanda sarebbe più conveniente. La famiglia Agnelli ha deciso di andare. Sarebbe stato meglio anche per ragioni storiche che fossero rimasti".
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