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MILANO. Banche: Abi, occorre Testo Unico Europeo, ora è reticolo oscuro

Il sistema bancario non solo italiano ma europeo ha bisogno di un Testo Unico, di regole identiche per tutti. E' questa la "condizione essenziale" che l'Associazione Bancaria Italiana ha esposto al Parlamento nell'audizione svoltasi oggi davanti alla Commissione parlamentare per la Semplificazione. E ha invitato l'Italia a recepire "in assoluta aderenza" le prossime regole Ue in materia bancaria e finanziaria.

Il direttore generale di Abi, Giovanni Sabatini, ha illustrato alla Commissione una "Indagine conoscitiva sulla semplificazione e sulla trasparenza nei comparti finanziario, bancario e assicurativo" elaborata dall'Abi. Evidenziando che la disciplina delle banche oggi dà vita a un sistema di regole sempre più complesso e globalmente integrato. "Il 'reticolo' che ne scaturisce - scrive l'Abi - è caratterizzato da non poche oscurità, incoerenze e lacune, che rendono sempre più urgente intraprendere il cammino della redazione di testi unici e di una nuova codificazione, in chiave europea, della normativa". 

L'Abi ricorda di aver segnalato questa esigenza fin dal 2014, quando è stato avviato il Meccanismo Unico di Vigilanza (MVU). Tuttavia - rileva - "condizione essenziale a far sì che l'avvio del MVU sia davvero foriero di stabilità e crescita è quella di disporre di un Testo Unico Bancario e Finanziario Europeo, cioè di regole identiche per tutti. Solo così - sottolinea - l'Unione Bancaria potrà assicurare, all'interno dell'area Euro, un mercato finanziario unico e fortemente integrato in cui la politica monetaria possa efficacemente e in maniera omogenea esplicare i suoi effetti e in cui gli operatori possano competere, a parità di condizioni, su un campo da gioco livellato".

L'invito dell'Abi al Parlamento è dunque questo: "gli obiettivi di semplificazione perseguiti in ambito nazionale andrebbero colti in una logica europea", e si dovrebbe e potrebbe cominciare a partire dalla emanazione delle norme di attuazione del decreto 72/2016 riguardante il recepimento della direttiva Ue sui contratti di credito ai consumatori relativi ai beni immobili residenziali.

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