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ROMA. M5S: i dubbi di Grillo, a Roma ma non sul palco

ROMA. M5S: i dubbi di Grillo, a Roma ma non sul palco

La voglia di salire sul palco è forte, fortissima ma la strategia politica invita al contrario: la scena deve essere tutta per Virginia Raggi, Chiara Appendino e i "ragazzi" del M5S. Beppe Grillo sarà a Roma per i ballottaggi delle comunali per seguire "dal vivo" i suoi candidati ma, a meno di sorprese dell'ultimo momento, non prenderà parte al comizio finale di domani della Raggi ad Ostia né domenica alla serata di attesa dello spoglio dei voti al quartier generale cinquestelle nella Capitale. A meno di sorprese, perché "con Beppe non si può mai dare nulla per certo. Lui decide sempre all'ultimo momento".

La decisione il comico genovese l'ha presa tempo fa annunciandola sul suo blog: "farò un passo al lato, rimanendo garante del Movimento e dando una mano a questi ragazzi. Ma il M5S dovrà camminare con le proprie gambe". E lo spazio il direttorio e i parlamentari se lo sono preso. La campagna per le comunali l'hanno condotta loro in prima persona, coordinandosi con Davide Casaleggio a Milano, ma valutando internamente le strategie da adottare. Grillo ha seguito senza intervenire.

Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e Roberto Fico hanno preso per mano il movimento in un momento reso ancora più difficile dalla morte di Gianroberto Casaleggio. Sono loro che per i ballottaggi stanno battendo a tappeto i venti Comuni dove il M5S è in corsa con i propri candidati. E tutti si sono stretti attorno a Virginia Raggi e Chiara Appendino, le due "eroine".

Una vera e propria rivoluzione. Sembrano passati secoli dalla prima Festa Italia5Stelle del 2014: allora la sola presenza di Grillo aveva oscurato tutti gli interventi dei parlamentari pentastellati dal palco del Circo Massimo, relegando il loro ruolo a quello di comparse.

Sul nuovo ruolo di Grillo va fatta anche una ulteriore considerazione. Nel 2014 alcune dichiarazioni del leader 5S condizionarono pesantemente la campagna elettorale del Movimento per le Europee: una sua affermazione sulla istituzione di "processi popolari mediatici" divenne il principale argomento di discussione degli ultimi giorni prima del voto. "La disse così, senza dargli peso, ma alla fine quella battuta ci penalizzò", sottolineano alcuni parlamentari.

Nessun senso di ripicca nei confronti del leader ma, questa volta, i parlamentari vogliono provare a giocarsela da soli. E Grillo è d'accordo. La sua presenza, in forse per giovedì e domenica, è certa invece nel caso degli eventuali festeggiamenti qualora Raggi dovesse vincere. "Lì non mancherà di certo. E se dovessimo vincere, lo dobbiamo sempre anche a lui e Gianroberto".

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