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29 Aprile 2016 - 19:16
Avrebbe esportato bevande alcoliche in Inghilterra, Olanda e Germania senza pagare accisa e Iva sulla merce grazie alla complicità di funzionari delle Dogane di Bari e Napoli. Per questo è stato rinviato a giudizio a Bari l'imprenditore 55enne Francesco Aracri, crotonese di nascita ma residente in Germania, ritenuto il promotore di una associazione per delinquere transnazionale finalizzata ai reati di sottrazione all'accertamento e al pagamento dell'accisa, falso informatico, emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Altre 18 persone, fra le quali i titolari di 9 società di produzione e commercializzazioni di vini con sede in Piemonte, Lombardia e Campania, e tre funzionari delle Agenzie delle Dogane di Bari e Napoli, sono giudicate per competenza territoriale dal Tribunale di Alessandria. Stando alle indagini coordinate a Bari dal pm Gaetano De Bari, le bevande alcoliche sarebbero state vendute in nero nei Paesi del Nord Europa, ma formalmente esportate con "fittizi visto uscire" firmati dai funzionari delle Dogane, verso Albania e Turchia, in questo modo "sottratte illecitamente al pagamento dell'accisa e dell'Iva".
Nel periodo compreso fra maggio 2011 e luglio 2012 decine di carichi di vini sarebbero stati commercializzati evadendo tasse per complessivi 5 milioni di euro.
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