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MILANO. Terrorismo: arrestato, "accadrà di peggio che strage a Parigi"

MILANO. Terrorismo: arrestato, "accadrà di peggio che strage a Parigi"

"Quello che sta per accadere é peggio e che é solo l'inizio. Non hanno ancora visto niente".

Così Abderrahman Khachia, parlando con Abderrahim Moutaharrik, entrambi arrestati oggi per terrorismo internazionale, facevano riferimento agli attentati di Parigi dello scorso novembre e, in particolare, ad un video di propaganda in relazione alla strage compiuta dall' Isis.

Nella intercettazione ambientale, dello scorso 6 febbraio, come si legge nell'ordinanza di custodia cautelare, "i due interlocutori esaltano il fatto che 'Oussama'", ossia Oussama Khachia, fratello di Abderrahim, morto in Siria dopo essersi unito al Califfato, "in così poco tempo di permanenza in Siria, abbia potuto coronare il sogno, tanto caro e condiviso anche da altri combattenti, di dare la vita in nome di 'Allah'". La conversazione, come scrive il gip, "accompagnata dall'ascolto sia delle musiche che dei proclami inneggianti al 'Jihad', affronta la tematica legata agli attentati di Parigi e i due amici condividono e approvano sia le gesta degli attentatori che i successivi proclami esortanti i cosiddetti 'leoni del califfato' a compiere analoghe azioni terroristiche nel continente europeo, come auspicato, a detta degli interlocutori, dallo 'Sceicco Saudita Adnane'".

In un altro messaggio vocale, rintracciato dagli investigatori, uno "sceicco", non identificato, colui che aveva richiesto ad uno degli arrestati di passare all'azione anche in Italia, diceva: "Grazie a Dio abbiamo sentito le operazioni che sono state in Francia, operazioni dell'invasione della Francia, di Parigi, benedetta da Dio, le invasioni in Belgio, in America, all'est ed all'ovest, grazie a Dio".

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