"Dolore" per una scelta che comunque "non ha giustificazione". Magistratura Democratica reagisce così alla decisione del procuratore di Torino, Giancarlo Caselli, di lasciare la corrente nella quale milita sin dalla sua fondazione. Un gesto clamoroso, reso noto ieri da 'la Repubblica', già annunciato dal procuratore con una lettera a Md quattro settimane fa. All'origine della decisione, la scelta di Md di pubblicare sulla "Agemda" del gruppo un intervento dello scrittore Erri De Luca, che ultimamente ha preso più volte posizione a favore dei No Tav della Val di Susa, sui quali indaga proprio la procura di Torino guidata da Caselli. Lo scritto in questione in realtà non riguarda i no Tav ma fa riferimento agli "anni di piombo". Un intervento ritenuto evidentemente inaccettabile dal procuratore, che è stato in prima linea nella lotta al terrorismo. Caselli oggi non ha voluto commentare in alcun modo la vicenda. Né ha confermato le voci, circolate con una certa insistenza a Palazzo di Giustizia, secondo cui potrebbe andare in pensione a fine anno. Interpellato al riguardo, il procuratore ha ribadito: "il mio incarico scade il 9 maggio". Sul resto, compresa la polemica con de Luca, non una parola. Ne parlano invece gli altri protagonisti della vicenda: la stessa Md con il suo esecutivo, e lo stesso Erri De Luca, che definisce "incomprensibile" il gesto di Caselli. Mentre al pm arriva la solidarietà di 2 esponenti del Pd, Valter Verini, capogruppo in Commissione Giustizia della Camera e il senatore Federico Fornaro. Md in una lunga nota scrive: l'addio di Caselli, che "è una parte importante della storia del nostro gruppo e un uomo cui il Paese intero deve gratitudine", "ci addolora profondamente", ma "siamo altrettanto profondamente convinti" che questa scelta, "motivata dalla pubblicazione sull'Agemda 2014 di un brano dello scrittore Erri De Luca, non sia giustificata". "non si può attribuire" a MD la "paternità e dunque la responsabilità del contenuto" di quell'intervento. Md fa notare che l''Agemda' è andata in stampa prima che De Luca rilasciasse le interviste sui No Tav. Quanto a De Luca, "il suo testo è la rappresentazione di un sentimento estremo e per molti versi delirante", una provocazione che Md ha voluto raccogliere "perché siamo talmente convinti della bontà e superiorità della nostra idea democratica e liberale di giustizia, saldamente ancorata alla legalità, che non temiamo il confronto con nessuno". "Al di là di un'avversione personale nei miei confronti, mi pare un gesto incomprensibile" commenta invece lo scrittore. "Se si tratta di applicare a Md una censura sulla scrittura siamo fuori dalla grazia democratica e civile". Con Caselli si schiera apertamente Verini: "Le motivazioni del gesto del Procuratore Giancarlo Caselli, che ha preso radicalmente le distanze da uno scritto ambiguo sul tema del terrorismo contenuto su una pubblicazione di Md, meritano rispetto, condivisione e solidarietà". E Fornaro attacca De Luca: "Ancora una volta lo scrittore ed ex responsabile del servizio d'ordine di Lotta Continua ha insultato la memoria di tutti i caduti negli anni di piombo che hanno avuto l'unico torto di respingere l'attacco portato allo Stato e alla democrazia dalle Brigate rosse e dalle varie sigle terroristiche dell'epoca".
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