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16 Aprile 2016 - 12:46
In un momento in cui il turismo italiano sembra rialzare la testa sia a livello di numeri (che vanno crescendo) sia a livello di istituzioni (con la nuova Enit sempre più operativa) in casa Federalberghi, la federazione che associa 27mila dei 33mila alberghi italiani, si rinnovano in vertici nel segno della continuità: Bernabò Bocca è stato rieletto presidente per acclamazione da parte dei 130 delegati riuniti nella 66/a assemblea generale ordinaria in corso a Saint Vincent in Val d'Aosta. Per Bocca, 52 anni, presidente del consiglio di amministrazione del gruppo Sina Hotels e senatore di Forza Italia, si tratta del quinto mandato consecutivo dato che è alla guida di Federalberghi dal 2000.
"Sono stati - dice con orgoglio - anni proficui intensi e appassionati e i miei sforzi sono stati più che ripagati dai risultati raggiunti e soprattutto dalla fiducia e dal sostegno degli associati".
Guardano al futuro il presidente ha poi aggiunto: "Tanto è stato fatto ma molto resta ancora da fare in quanto il percorso di crescita che abbiamo in questi anni affrontato ha portato a un bilancio positivo che necessariamente dovrà ulteriormente accrescersi". E i punti da affrontare sono tanti dalle sfide della nuova economia al reclamare un fisco più equo e soprattutto - dice Bocca - per "liberare le imprese dall'abbraccio soffocante della burocrazia".
All'assemblea partecipa anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli: "Sono qui con affetto e orgoglio per questa rielezione non solo per il grande lavoro fatto da Bocca ma anche perché non posso dimenticare che in uno dei momenti più drammatici della vita di Confcommercio nel dicembre 2005, il mese della nostra disperazione, nel passaggio più duro e drammatico vicino a me come c'era proprio Bocca".
"Non abbiamo perso - aggiunge Sangalli - la fiducia e anche se gli indicatori oscillano di mese in mese, ora si tratta di trasformare la ripresa in crescita reale, diffusa, robusta.
Continuiamo a chieder al governo più coraggio e determinazione nel tagliare sprechi e inefficienze per arrivare a una manovra sull'Irpef e una riduzione della pressione fiscale. E il turismo è fondamentale in questa ripresa di tutto il Paese e soprattutto nella ripresa del Mezzogiorno. Perché ricordiamoci che l'Italia recupera e riprende quando recupera e riprende l'intero Mezzogiorno".
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