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24 Febbraio 2016 - 18:13
Riva acciaio
"Non sono disponibile a tornare tra i cittadini di Cornigliano e dire che l'anno scorso avevo raccontato una bugia quando avevamo assicurato che non sarebbero più state sottratte risorse dai fondi stanziati per la riqualificazione del quartiere. Non voterò mai una cosa del genere: mi si deve convincere del contrario e mi pare che sia difficile. Posso anche rimettere nelle mani del sindaco il mio mandato di amministratore di Società per Cornigliano come rappresentante del Comune di Genova, se Doria ritiene che debbano essere fatte altre scelte". Così il vicesindaco di Genova e vicepresidente di Società per Cornigliano Stefano Bernini contesta l'accordo ribadito al termine dell'incontro odierno tra istituzioni e sindacati sui lavori di pubblica utilità per i lavoratori Ilva in contratto di solidarietà.
"E' una questione di principio - ribadisce Bernini che aveva già espresso la sua posizione nelle scorse settimane - i patti vanno rispettati non soltanto per quanto riguarda i lavoratori ma anche i cittadini: non si può giocare a scaricare tra i poveri il costo degli accordi. Se deve esserci un intervento, deve essere aggiuntivo e le risorse devono essere trovate altrove, altrimenti è facile farsi belli con i soldi degli altri".
Per il vicesindaco è la Regione Liguria che "ha tra le proprie competenze quella del sostegno ai lavoratori. Se i soldi necessari sono così pochi come dice l'assessore Rixi, allora si possono trovare nel bilancio della Regione anziché andare a chiederli ai cittadini di Cornigliano che già erano stati chiamati in causa nel 2014 su una situazione identica, assicurando che sarebbe stata l'ultima volta".
"Bernini è arrivato qui con tre magliette, per cinque minuti faceva il vicesindaco, per altri cinque il vicepresidente di società per Cornigliano e per altri cinque l'abitante di Cornigliano avendo l'obiettivo di far saltare l'accordo di oggi. Credo che sia un comportamento scorretto perché in una trattativa devo sapere chi ho di fronte.
Non credo che si possa utilizzare società per Cornigliano per campagne elettorali". E' duro l'attacco del segretario della Fiom di Genova Bruno Manganaro al vicesindaco Stefano Bernini, unico a essere contrario all'utilizzo dei fondi di società per Cornigliano per integrare con i lavori di pubblica utilità il reddito dei lavoratori dell'Ilva in contratto di solidarietà.
"Stiamo studiando il bilancio della società - spiega Manganaro - e abbiamo notato che vengono distribuite risorse per festival, associazioni e eventi. Sarà anche legittimo ma mi sembra un modo scorretto di utilizzare quei soldi. E in ogni caso prima viene il salario dei lavoratori poi semmai tutto il resto visto che società per Cornigliano è nata grazie all'accordo di programma e non per altri scopi".
Per Manganaro, il Comune di Genova e il vicesindaco avrebbero dovuto intervenire prima sul Governo: "Quando era il momento di fare la battaglia per chiedere al Governo le risorse per i lavori di pubblica utilità Bernini si è nascosto - ha detto il segretario Fiom -. Ora che il Governo ha deciso legittimamente di utilizzare le risorse di società per Cornigliano, che gestisce fondi che arrivano dallo Stato, si lamenta. Poteva lamentarsi prima. Non si può a fine partita dire che non si era d'accordo su come si è giocato. Siccome è il vicesindaco di questa città se non è d'accordo si dimetta dalla sua giunta".
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