Sarà una cerimonia laica e breve, non più lunga di un'ora, quella per l'ultimo saluto ad Umberto Eco. Poi la salma verrà cremata in forma strettamente riservata. Ad ospitare l'omaggio, martedì alle 15, sarà il Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco di Milano, monumento e simbolo della città su cui si affaccia anche la casa di Eco. Lo racconta Mario Andreose, storico curatore editoriale e amico di Eco, vicino alla famiglia in questi giorni di lutto. Proprio in queste ore si sta definendo la lista degli interventi delle autorità di governo e delle figure di maggior rilievo che prenderanno parte alla cerimonia. Parleranno sicuramente gli amici più intimi di Umberto Eco, fra i quali quelli con cui ha condiviso la sua ultima avventura, la nascita della casa editrice La nave di Teseo. Ci sarà il rettore dell'Università di Bologna, ateneo in cui lo scrittore era professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici. E poi, sicuramente i sindaci con i gonfaloni di Alessandria - città dove Eco era nato che oggi lo ha ricordato con un incontro di letture pubbliche dei suoi scritti nella biblioteca cittadina - e di Monte Cerignone, il paese delle Marche dove si trova la sua casa di campagna. "Per altre istituzioni stiamo aspettando conferme", ha spiegato Andreose. La salma di Umberto Eco lascerà la casa soltanto mezz'ora prima dell'inizio della cerimonia di saluto. Quella di oggi è stata una giornata di visite di parenti e amici stretti del filosofo e della famiglia e di personalità note del mondo della cultura, del teatro e del giornalismo, che lo frequentavano. In mattinata sono arrivati l'editrice, Inge Feltrinelli, che ha ricordato la caratura internazionale di Umberto Eco: "Era veramente un gigante internazionale che ha fatto tanto per l'Italia e per la cultura italiana". In visita anche il drammaturgo teatrale e attore Moni Ovadia: "Perdiamo un'epopea, non solo un uomo ma per me era Umberto. Lascia - ha spiegato - più di un vuoto, una voragine". In visita anche l'illustratore, Tullio Pericoli, noto per aver realizzato ritratti di Umberto Eco durante gli anni della loro amicizia. "Rivedere i miei disegni in quest'occasione non è bello - ha concluso - però mi sono sentito di nuovo vicino a Umberto e mi ha fatto molto piacere". E da Tel Aviv, lo scrittore israeliano A.B. Yehoshua ha parlato di Eco come di ''una classica figura rinascimentale'' e poi, citando il filosofo Friedrich Nietzsche, ha aggiunto: ''è' stato un uomo di 'Gaia scienza'''. A Milano, nel corso della giornata alcuni ammiratori si sono avvicinati al portone di ingresso per lasciare una rosa, una pianta, oppure un biglietto con un messaggio. Come ha fatto uno dei suoi ex alunni del Dams di Bologna, Luca Cristini, che su un biglietto ha scritto "grazie professore". Un gruppo di signore della provincia di Milano, che appartengono ad un club letterario, sono state sotto casa dello scrittore per alcuni minuti. Così anche per una coppia, marito e moglie, appassionati lettori di Umberto Eco, "ho sentito una sua lectio magistralis e sono rimasta colpita e affascinata dal suo pensiero", ha spiegato la moglie.
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