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ROMA. Opg, Franco Corleone commissario in sei regioni

Spetterà a Franco Corleone l'incarico di chiudere il capitolo degli ex manicomi criminali e lasciare alle spalle anni di polemiche ma anche di dignità umana oltraggiata. Con la sua nomina da parte del Consiglio dei Ministri a Commissario unico per il superamento degli Ex Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dovrà dovrà infatti assicurare il completamento delle Rems (residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza) in sei regioni, dove ancora sono complessivamente internate 100 persone: Piemonte, Toscana, Veneto, Abruzzo, Calabria e Puglia. "Un incarico di grande responsabilità - commenta Corleone all'ANSA - in cui intendo gettarmi a capofitto''.

Corleone, garante dei detenuti della Toscana, già senatore e sottosegretario alla Giustizia, avrà a disposizione sei mesi. Il Commissario dovrà intervenire per garantire ad ogni internato la dimissione, così da poter chiudere le strutture superstiti di Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino, Aversa e Barcellona Pozzo di Gotto. I nodi però "sono numerosi", spiega Corleone dichiarandosi "pronto a collaborare pienamente con le regioni".

Dovrà infatti anche "assicurarsi che la magistratura applichi integralmente la legge 81 che prevede il ricovero nelle Rems come l'ultima soluzione, dando la precedenza ai servizi di salute mentale del territorio".

Il commissariamento "è l'ultimo passaggio per la soluzione storica di un problema che ha fatto dibattere animatamente in questi anni", per il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo. La notizia è accolta con entusiasmo dal comitato stopOPG. "L'abbiamo sollecitata da mesi e finalmente è arrivata", commenta il portavoce Stefano Cecconi. Le regioni prendono atto. "Avrà vita facile, perché la nostra Rems è già attiva e a breve sarà completata", commenta l'assessore alla Sanità del Veneto Luca Coletto. Gli fa eco l'assessore alla                 programmazione sanitaria dell'Abruzzo Silvio Paolucci: "un provvedimento ininfluente, in quanto il prossimo 4 aprile sarà inaugurata la Rems di Barete, che renderà la nostra Regione pienamente adempiente". "Confidiamo - dice il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino - che la scelta del governo aiuti il Piemonte a risolvere alcune criticità", ma "in questo primo anno e mezzo di lavoro abbiamo fatto molto". "Non si tratta - specifica De Filippo - di una sanzione, ma di una fase di affiancamento per quei territori che non sono ancora riusciti a superare il desueto, incivile impianto degli ex manicomi criminali". Con il commissario, "porteranno sicuramente a compimento il percorso". 

"E' un incarico di grande responsabilità, in cui intendo gettarmi a capofitto, con l'intenzione di fare il prima possibile". Così all'Ansa il neo commissario per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, Franco Corleone che aggiunge: "bisogna fare i salti mortali perché le persone ancora internate negli Opg sono in una situazione di illegalità, tanto che molti hanno fatto ricorso al Tribunale di Sorveglianza ottenendo ragione".

Corleone, garante dei detenuti della Toscana, già senatore e sottosegretario alla Giustizia, avrà a disposizione sei mesi.

"Si tratta - commenta - di un tempo ragionevolmente breve, ma d'altronde il mio compito deve essere quello di recuperare il ritardo accumulato, visto che è passato quasi un anno dal termine ultimo per la chiusura degli Opg previsto dalla legge 81/2014. Da parte mia c'è l'intenzione di collaborare pienamente con tutte le regioni, dove ci sono situazioni anche molto diverse tra loro".

I nodi "sono numerosi e richiedono un lavoro su più piani":non c'è solo il problema dell'apertura delle Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza (Rems) laddove ancora non ultimate, così da riportare vicino ai propri luoghi di residenza le persone oggi internate in altre regioni. "C'è anche quello di assicurarsi che la magistratura applichi integralmente la legge 81 che prevede la misura 'detentiva' in una struttura sanitaria come la Rems come l'ultima soluzione a cui affidarsi solo in casi estremi, dando invece la precedenza ai servizi di salute mentale del territorio".

C'è infine "un problema relativo alle misure di sicurezza: bisogna capire se devono essere collocate nelle Rems oppure no".

Senza dimenticare chi vi lavora e che "svolge un ruolo di civiltà, molto delicato e complesso". E' "importate che il personale sia sostenuto e non abbandonato a se stesso. Se ci sono difficoltà bisogna intervenire subito senza aspettare che si verifichino episodi gravi".

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