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05 Febbraio 2016 - 10:18
Xylella in primo piano ieri alla Conferenza Stato-Regioni a due giorni dal termine dello stato di emergenza decretato nella zona un anno fa quando scoppio' il caso Xylella e che riportera' in capo alla Regione Puglia tutte le responsabilità delle attivita' volte a gestire la situazione.
Una buona notizia arriva dall'ok delle Regioni allo schema di decreto del Ministero delle Politiche agricole per l'istituzione dell'Area indenne da Xylella per tutto il territorio nazionale, compresa la Regione Puglia, ma ad eccezione delle zone di sorveglianza gia' definite della Commissione Ue. Si tratta in sostanza delle zone già interessate dalla Xylella che comprendono la provincia di Lecce e Brindisi. Il via libera del Ministero all'Area indenne da Xylella ''si basa su oltre 17.186 controlli e 13.766 analisi di laboratorio effettuate nel 2015 nelle Regioni italiane, ad esclusione dei controlli e delle analisi effettuati nella Regione Puglia. Il via libera consentira' agli operatori del settore vivaistico di poter riprendere le esportazioni di materiale di moltiplicazione vegetale verso quei Paesi che hanno adottato misure di limitazione alle importazioni nei mesi scorsi. "Il provvedimento che è stato approvato oggi dalle Regioni - ha dichiarato il ministro Maurizio Martina - ci consente di certificare tutta l'Italia come 'Area Xylella free', ad eccezione delle zone già interessate. È il frutto di un anno intenso di monitoraggi che ha visto tutti i territori impegnati e che vogliamo ulteriormente rafforzare". Il Piano nazionale va avanti - ha concluso Martina - e ora attendiamo il dettaglio delle azioni che la Regione Puglia ha annunciato e che devono essere concretamente impostate e realizzate in tempi rapidi".
La Conferenza ha invece espresso parere contrario al decreto ministeriale che intendeva derogare al divieto di spostare le piante ospiti nelle zone infette da Xylella con ''lo scopo- secondo il governatore della Puglia, Emiliano - di agevolare l'inizio dei lavori del gasdotto Tap''. ''la Conferenza delle Regioni - ha spiegato il governatore della Puglia - ha ritenuto di esprimere parere contrario perché il decreto non contiene un elemento che per noi è fondamentale. Vale a dire la definizione dell'opera pubblica in funzione della quale spostare le piante, che deve essere interamente progettata in via definitiva e deve essere immediatamente cantierabile. Altrimenti lo spostamento delle piante non ha alcuna utilità e rischia di danneggiare non solo le piante stesse, ma anche di alimentare l'infezione in modo anomalo, derogando a un divieto''. "Noi ci auguriamo che il governo - ha concluso Emiliano - accolga questa nostra condizione''.
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