Università: prevista una ripresa delle immatricolazioni
15 Gennaio 2016 - 12:19
Fuga dall'università: potrebbe sembrare il nome di una di quelle divertenti commedie all'americana ma si tratta purtroppo di un fatto reale, di quelli che fanno riflettere e non poco. Secondo uno studio pubblicato dalla Fondazione Res, infatti, i ragazzi italiani stanno progressivamente abbandonando le università italiane: stando ai dati raccolti, nel giro di 10 anni sono state ben 65.000 le potenziali matricole che hanno rinunciato all'iscrizione presso gli atenei, con un preoccupante calo del 20%. Un dato che ha riguardato soprattutto il centro-sud, ma che si sta piano piano estendendo anche al nord perché la crisi non fa alcuna selezione. I motivi sono tanti: dalla riforma dell'Isee, che ha aumentato a dismisura le tasse d'iscrizione all'università, fino al gravissimo taglio dei finanziamenti per borse di studio e alloggi universitari, che ha costretto molti studenti fuori sede a tornare a casa per la mancanza di un tetto sopra la testa, come avvenuto ad esempio a Roma. Si tratta di una questione di cruciale importanza per il futuro del Paese perché, leggendo i numeri, l'impressione è che molti ragazzi stiano optando per l'abbandono definitivo degli studi, con conseguenze culturali ed economiche disastrose per l'Italia. Ed è proprio in questo contesto che sono emersi i vantaggi degli atenei telematici, che hanno rosicchiato a quelli tradizionali una rilevante quantità di consensi. Università online come la nota Unicusano offrono la possibilità di un piano di studi più flessibile e con modalità di studio più compatibili con le esigenze dei più giovani, soprattutto grazie alla possibilità di seguire i corsi da casa, fattore che incide non poco sul costo complessivo del percorso universitario. Parliamo, nello specifico, delle altissime spese che le famiglie affrontano per mantenere i propri figli lontano da casa, pur di garantirgli una formazione che possa promettere maggiori possibilità di trovare un lavoro e, dunque, la propria indipendenza. In media una famiglia spende all'incirca 30-35.000 euro ogni anno per alloggi, spese e pagamento delle tasse universitarie: una cifra enorme che, in un periodo di tale crisi economica, diventa ancor più insostenibile. Viene allora da chiedersi quale sarà il futuro dell'università: per il 2016 è previsto un aumento degli immatricolati, per via della ripresa parziale dell'economia italiana, ma non è ancora dato sapere se questa crescita sarà un indicatore della fine della crisi. Al contrario, le iscrizioni alle università telematiche sono in continua crescita: dopo i primi anni di esperimenti, questa tendenza si sta imponendo con un vigore sempre maggiore, sia per i tanti aspetti positivi che reca con sé, sia per le esperienze e le testimonianze di successo di chi ha già deciso, in passato, di cambiare la propria vita affidandosi alle università telematiche.
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