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12 Gennaio 2016 - 17:48
Il 14 gennaio riparte il progetto 'Faro' che vede impegnata Terre des Hommes in diverse strutture di prima accoglienza dei minori migranti, tra cui il Cpsa di Pozzallo (Ragusa), con l'obiettivo di fornire assistenza psicologica e psicosociale. La ripresa avviene dopo una serie di riflessioni sull'opportunità o meno di operare in una struttura che per l'ong evidenzia gravi carenze nel sistema di prima accoglienza dei migranti.
"La nostra è stata una decisione molto sofferta - dichiara Federica Giannotta, responsabile del progetto Faro per i bambini migranti in Sicilia - comprendiamo infatti molto bene le ragioni che hanno portato Medici Senza Frontiere a cessare le loro operazioni nel centro. Le condividiamo appieno, avendo anche noi denunciato ripetutamente l'inadeguatezza delle condizioni igieniche, la sommarietà delle procedure di identificazione, la promiscuità, l'assenza di un'attenzione reale alla persona, esclusivamente posta al centro di meri interessi di sicurezza, la mancanza di un'adeguata informativa legale. Abbiamo scelto però di anteporre a queste considerazioni l'interesse e il bisogno di aiuto di centinaia di minori che transitano da questo centro, trattandosi di soggetti altamente vulnerabili che, senza la nostra presenza, si troverebbero privi di un punto di riferimento fermo e utile".
Terre des Hommes ha cominciato a operare a Pozzallo a giugno 2015 con un'equipe che svolge un programma di assistenza psicologica e psicosociale ai minori stranieri e alle famiglie con minori. In tutto, nel 2015, sono stati quasi 700 i beneficiari delle attività all'interno del Cpsa, mentre 300 hanno beneficiato delle stesse attività presso il centro di Scicli (Ragusa). Un'altra equipe simile opera nella provincia di Siracusa in alcuni Cpsa per minori stranieri non accompagnati. A Milano, presso l'hub migranti della Stazione Centrale, opera un mediatore culturale tigrino di Terre des Hommes e vengono forniti dall'organizzazione dei kit con generi di prima necessità per bambini e mamme migranti. Questi interventi si inseriscono nel progetto Faro, avviato nel 2011.
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