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MILANO. Lorenzin, "no allarmismi su carne rossa, la mangio anche io"

MILANO. Lorenzin, "no allarmismi su carne rossa, la mangio anche io"

Beatrice Lorenzin

"È molto difficile spiegare le procedure del dibattito all'interno dell'Oms - ha commentato il ministro Lorenzin, riferendosi al report che mostrerebbe una correlazione tra consumo di carni rosse e lavorate e cancro - siamo ancora in una fase di studi preliminari, non in una fase di raccomandazioni. Bisogna leggere molto bene il documento dell'Oms, che parla ovviamente delle diverse componenti all'interno delle carni processate", come ad esempio i conservanti. "Noi abbiamo un sistema industriale tra i più avanzati del mondo, siamo tra quelli che hanno un regime più ristretto" ad esempio sul contenuto di sale o conservanti. "La dieta mediterranea ci fa stare tutti bene ed è considerata un patrimonio dell'umanità - ha proseguito il ministro -. Comprende un corretto uso dei carboidrati, legumi frutta e verdura, carni fresche e pesce in grande quantità: tutto mangiato e consumato con equilibrio e senza esagerare.

Questa è la dieta del buonsenso". I titoli di giornale "che sono stati dati sono stati eccessivamente allarmistici. Non dobbiamo creare allarmismo fra i nostri cittadini ma proporre un'educazione all'alimentazione che tra l'altro è nella nostra cultura".

Nel frattempo il Ministero è già al lavoro per approfondire il tema: "Siamo nella fase preliminare di studi, che abbiamo affidato al Comitato sulla Nutrizione presieduto da Giorgio Calabrese e composto da tanti scienziati. Le mamme possono stare tranquille sul consumo di carne: il problema è in quei Paesi che hanno un'alimentazione mono-cibo e consumano tanto cibo processato a livello industriale e non hanno un corretto apporto di nutrienti. Il nostro mantra è: corretta nutrizione e stili di vita che comportano mangiare bene, fare attività fisica, non fumare, e bere con moderazione. Quattro elementi che ci permetterebbero di vivere più a lungo e in salute". 

"Possiamo vincere la sfida di questo secolo: non far ammalare le persone, o farle ammalare il meno possibile. La nostra arma migliore è la prevenzione, e possiamo portarla avanti con due cose fondamentali: i vaccini, e i giusti stili di vita con una corretta alimentazione". Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, a margine di un convegno su Nutrizione e Salute che si è aperto oggi a Expo e che è l'atto finale degli oltre 100 eventi organizzati in questi ultimi sei mesi dal Ministero.

"Expo è stata e sarà un'occasione impagabile per il nostro pianeta - ha spiegato il ministro - per la prima volta abbiamo messo al centro dell'agenda mondiale la nutrizione, la salute e la gestione delle risorse ambientali. Discutiamo spesso di queste tre cose, ma quasi mai prese insieme". Sono un miliardo e mezzo le persone che soffrono di malattie legate al benessere, come ad esempio all'eccesso di alimentazione: "Ora con Expo cominciamo a sciogliere alcuni di questi nodi, per questa e per le prossime generazioni. Fino a 20 anni fa sembrava impossibile sconfiggere il cancro, eppure oggi in alcuni casi si può guarire completamente, così come nel tumore del seno il tasso di guarigione è dell'80%. Sono sfide che stiamo vincendo: purtroppo per la prevenzione spendiamo pochissimo in Europa e nel mondo occidentale, e quasi niente nel resto del mondo".

Un caso emblematico è quello del diabete dell'adulto, scatenato dagli eccessi alimentari: "Facendo più prevenzione per questa patologia si potrebbero risparmiare 3 miliardi di euro solo in Italia, che si potrebbero reinvestire nel sistema sanitario". E la cifra sarebbe ancora più grande se ci si impegnasse a fondo "ad esempio anche contro l'obesità, il cancro, le malattie sessualmente trasmissibili". Far stare in salute i cittadini il più a lungo possibile, ha concluso il ministro, "è una sfida morale, ma anche di strategia di sistema".

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