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CERVIA. Landini, "maggioranza lavoratori deve votare contratto"

"Il contratto nazionale deve essere firmato da chi rappresenta il 50 per cento più uno dei lavoratori, e la maggioranza dei lavoratori lo deve votare".

E' questo uno dei punti della piattaforma che la Fiom porterà al tavolo di confronto con Federmeccanica annunciati dal segretario Maurizio Landini all'assemblea dei delegati Fiom in corso a Cervia (Ravenna). Quanto al ruolo del contratto nazionale questo "non può essere sostituito dalla contrattazione aziendale, perché questo aprirebbe la strada alla contrattazione individuale dei rapporti di lavoro". La Fiom, inoltre, propone un aumento del 3 per cento dei minimi contrattuali dal 2016, e una contrattazione annuale del salario nazionale. "Chiediamo che il salario minimo venga riconosciuto dal governo - ha detto - come una soglia di garanzia sotto il quale non si può scendere. Se questa norma fosse in vigore, la Fiat non avrebbe potuto uscire e non firmare il contratto". Il segretario Fiom ha chiesto inoltre un rilancio degli investimenti e la defiscalizzazione degli aumenti previsti dal contratto nazionale. 

"Quando ho saputo che avrebbero tolto la tassa sulla prima casa mi sono sentito preso in giro. Se c'è un principio fondamentale della nostra Costituzione è che la contribuzione deve essere progressiva: chi ha più proprietà deve pagare di più. Questo governo non sta applicando politiche di equità". L'ha detto il segretario Fiom, Maurizio Landini, in occasione dell'assemblea dei delegati in corso a Cervia (Ravenna).

Landini annuncia per il mese di novembre, un sabato, una manifestazione a Roma, "con la più larga partecipazione possibile. E chiederemo alla Cgil una mobilitazione di tutte le categorie, fino allo sciopero generale".

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