Anche Papa Bergoglio, proprio come ha fatto prima di lui Papa Ratzinger, lascerà il soglio di Pietro prima di passare a migliore vita. A dirlo era stato lo stesso Francesco ("Forse il mio sarà un pontificato breve"), qualche tempo fa, in un’intervista rilasciata ad una emittente televisiva messicana. Quest’estate l'indiscrezione, ripresa da numerose agenzie di stampa, è stata confermata da monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea. "Credo che Francesco pensi che se tra qualche anno non si sentirà più in forze, come ha fatto Benedetto, si ritirerà per lasciare spazio ad un Papa più in forze. Resterà in carica per altri cinque anni". E poco importa se si tratta di una cosa mai vista in passato, quando i Papi non abbandonavano mai? "Sì, ma come per gli ultimi anni di Giovanni Paolo II, poi erano i segretari a fare tutto. ma oggi queste cose non si ammettono più", inforca il Monsignore, con la stessa lucidità con cui aveva già previsto - primo fra tutti - le dimissioni di Papa Benedetto. Insomma, nonostante i suoi 92 anni suonati, peraltro portati benissimo, il vescovo “rosso”, l’unico vescovo che sta ad Ivrea, tanto quanto la torta 900 e la battaglia delle arance, continuna a far parlare di sè. Basta un click su google per farsene un’idea. E c’è lui, a dispetto dell’età, in una foto che lo ritrae da giovincello mentre scala il Cervino. C’è lui, vescovo laico, autore di libri tra i più seguiti nel mondo cattolico, anche per i dibattiti che ha saputo creare intorno a tantissimi temi etici e morali. Nota a tutti è tra le altre la sua posizione politica di sinistra tanto da indurre, come lui stesso racconta con ironica comprensione, Papa Giovanni Paolo II a bacchettarlo.“Si fa presto - gli disse - a scrivere una lettera a Berlinguer, quando non si è vissuto sotto i comunisti”.
Bettazzi
Oggi, dopo aver preso una posizione controcorrente sui Dico, il riconoscimento delle Unioni Civili, si è spinto anche oltre ipotizzanto nuovi scenari sul fronte dell’omosessualità. Perchè la questione del sesso va studiata, emancipandosi dai neoplatonici che facevano coincidere sesso e decadenza dello spirito. E Bettazzi, tra gli ultimi vescovi del Concilio Vaticano II ancora in vita, va anche oltre nel suo ultimo libro Quale Chiesa? Quale Papa? (Emi) delineando una realtà ecclesiale non più intesa come assemblea dei cattolici, ma comprensiva di tutti i credenti e di chi è in ricerca. Ed è un rivolgersi agli uomini, un po’ come succede nella bibbia, con la volontà del Padre di salvare ogni suo figlio. L’essere cattolici allora non è più conditio sine qua non per l’ascesa al Regno di Dio, ma responsabilità a servire gli altri. Per Bettazzi la Chiesa non può essere che per gli altri, i poveri soprattutto. In perfetto allineamento con Papa Francesco e... sempre sul pezzo.
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