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11 Agosto 2015 - 18:22
Chiusura in vista per uno dei luoghi simbolo della meteorologia italiana: il Ministero delle Politiche Agricole ha infatti decretato la restituzione dei locali romani dove ha sede dell'Unità di Ricerca per la Climatologia e la Meteorologia applicate all'Agricoltura (Cma) del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea), erede diretto del primo Ufficio meteorologico governativo, e che ospita l'archivio meteorologico storico italiano.
L'edificio del centro storico romano in cui ha sede oggi il Cra-Cma è l'erede diretto del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia che, istituito nel 1876, rappresentò il primo Servizio meteorologico centrale in Italia. Nel tempo ha costruito un Archivio meteoclimatico storico che attualmente raccoglie oltre quaranta milioni di dati meteorologici, uno dei pochissimi al mondo con serie storiche plurisecolari, preziosa fonte di informazioni per le ricerche anche internazionali sul clima e sui cambiamenti climatici. Le serie sono state solo in piccola parte digitalizzate, grazie a fondi specifici appositamente stanziati, ma l'attività è in continuo avanzamento. La decisione di restituzione degli spazi è stata presa, con decreto del 23 giugno, in considerazione della necessità di razionalizzare l'ente e a causa degli alti costi di gestione dell'immobile che ospita le strutture.
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