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07 Luglio 2015 - 10:20
Polizia
Per ricostruire la dinamica degli incidenti stradali, gli agenti non avranno più bisogno di rilevarli con il metro e con il gesso. E chi si troverà ad assistere a un'aggressione o a uno scippo, potrà filmare la scena con il telefonino e, grazie a un'app, inviare seduta stante il video alla questura. Insomma, la polizia diventa 2.0.
I nuovi strumenti sono stati illustrati all'Expo di Milano al convegno "La tecnologia al servizio della sicurezza", introdotto dal questore di Milano, Luigi Savina, e concluso dal direttore centrale delle specialità della Polizia, Roberto Sgalla.
La Polizia Stradale sta sperimentando il sistema Topcon Topcrash-PS (al momento è in uso in una decida di reparti nel centro-nord Italia): grazie a un tablet collegato a un ricevitore satellitare, sfruttando la tecnica del Gps-differenziale, un solo poliziotto potrà rilevare un incidente stradale. Una volta individuati i punti necessari a 'fotografare' le coordinate che servono a ricostruire la scena, sullo schermo del tablet apparirà la grafica della planimetria, la posizione dei veicoli e di ogni elemento utile a individuare dinamica e responsabilità. Questo permette non solo una migliore precisione, ma anche una maggior velocità, in modo, tra l'altro, da poter sgomberare il prima possibile la strada.
L'app (sia Apple sia Android) è scaricabile gratuitamente su cellulari e tablet e consente di entrare nel portale del Commissariato virtuale, che permette di condividere con la Polizia segnalazioni e informazioni. Per esempio: il cittadino che si trovi ad assistere a una rapina o a una violenza potrà inviare video o audio che non solo diano l'allarme alla centrale operativa, ma che servano come prove contro i delinquenti. Gli utenti potranno anche trovare assistenza e aiuto. Nel sito della Polizia, da poco rinnovato nella grafica e nei contenuti, nella sezione dedicata al passaporto è stato caricato un video-tutorial, che spiega come e dove richiedere il passaporto, quali documenti servono, qual è la procedura per il rilascio di quello elettronico, cosa serve per viaggiare fuori dall'Europa.
Uno strumento nato dalla collaborazione fra le varie forze dell'ordine, e utile anche nella lotta al terrorismo, è il 'Sistema integrato di georeferenziazione dei reati (Sigr)', che permette di creare una mappa dei fenomeni criminali - dove avvengono, come si distribuiscono i vari reati, se ci sono state delle 'migrazioni' - e, quindi, di ottimizzare l'impiego delle risorse e di valutare l'efficacia dell'azione di repressione.
Indispensabile alla lotta al terrorismo anche l'attività di intelligence della Polizia postale, con il costante monitoraggio di internet e la condivisione delle informazioni con le altre forze di polizia, a livello nazionale e internazionale.
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