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MILANO. Città Metropolitane: Anci-Ambrosetti ne studiano identità

MILANO. Città Metropolitane: Anci-Ambrosetti ne studiano identità

The European House Ambrosetti

Studiare una strategia di lungo termine che consolidi non solo le strutture ma anche l'identità delle nascenti città metropolitane: questo l'obiettivo di un progetto - denominato 'Start City' - lanciato dal coordinamento Anci dei sindaci metropolitani in collaborazione con The European House Ambrosetti. Il progetto includerà un'analisi approfondita sulle dieci città metropolitane italiane già istituite, ma anche sulle quattro in discussione. E realizzerà un confronto con le migliori pratiche internazionali, prendendo come riferimento le esperienze di realtà come Londra, Parigi, Barcellona, Boston e Rotterdam-L'Aja. Al termine del lavoro, sarà stilato un Libro bianco delle città metropolitane. Nel pomeriggio a Milano, a Palazzo Isimbardi, a presentare l'iniziativa c'erano fra gli altri il presidente dell'Anci e sindaco di Torino Piero Fassino, e i sindaci di Milano, Giuliano Pisapia, di Firenze Dario Nardella, di Catania Enzo Bianco e di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. "Abbiamo chiesto come dare forza culturale a realtà che non devono essere solo burocrazia ma che devono essere riconosciute dai cittadini", ha detto Fassino. Il presidente dell'Anci ha spiegato che la ricerca cercherà di rispondere ad alcuni quesiti, sui motivi che dovrebbero spingere imprenditori, famiglie, 'cervelli' e turisti a investire, abitare o transitare nelle città metropolitane italiane. Secondo Dario Nardella, che coordina i sindaci delle città metropolitane nell'ambito dell'Anci, "la ripresa economica italiana non può che passare da queste 14 città", dove si concentrano "tutti i principali temi, incluso quello dell'immigrazione". Per questo, ha detto il sindaco di Firenze, "i grandi stakeholder italiani non possono che dialogare coi sindaci delle città metropolitane". Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha portato l'esempio della sua città, forse quella che da maggior tempo è già nei fatti un'unica grande area urbana e che ora è vicina al test dell'Expo. "Quello che ancora manca dal punto di vista culturale - ha detto - è l'identità della città metropolitana come comune sentire. C'è ancora troppa frammentazione fra la città di Milano e i Comuni più piccoli che temono di essere fagocitati".
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