L'Istat pubblica i principali dati della Notifica sull'indebitamento netto e sul debito delle Amministrazioni Pubbliche (AP), riferiti al periodo 2011-2014, trasmessi alla Commissione Europea in applicazione del Protocollo sulla Procedura per i Deficit Eccessivi (PDE) annesso al Trattato di Maastricht. In base al Protocollo i Paesi europei devono comunicare due volte all'anno (entro il 31 Marzo e 30 Settembre) i livelli dell'indebitamento netto, del debito pubblico e di altre grandezze di finanza pubblica relative ai quattro anni precedenti, nonché le previsioni ufficiali degli stessi per l'anno in corso. Sulla Notifica trasmessa dall'Italia non sono state espresse riserve. I dati relativi a indebitamento netto e debito delle AP costituiscono le principali grandezze di riferimento per le politiche di convergenza per l'Unione Monetaria Europea (UME) e sono stimati rispettivamente dall'Istat e dalla Banca d'Italia. Vengono inoltre forniti gli elementi di riconciliazione tra la variazione del debito delle AP e l'indebitamento netto e tra quest'ultimo e il fabbisogno del settore pubblico, calcolato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Tutti i dati sono riferiti ai consuntivi per gli anni 2011-2014, che sono sottoposti al processo di verifica condotto da Eurostat e coordinato, sul piano nazionale, dall'Istat. Non sono, invece, qui riportate le previsioni ufficiali per il 2015, elaborate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, le quali non sono inserite in tale processo. I dati dell'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2011-2014 sono elaborati in conformità alle regole fissate dal regolamento Ue n.549/2013 (Sistema Europeo dei Conti - Sec 2010) entrato in vigore il 1° settembre 2014 e dal Manuale sul disavanzo e sul debito pubblico; essi coincidono con quelli diffusi lo scorso 2 aprile (Conto economico trimestrale delle Amministrazioni pubbliche). Nel 2014 l'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (-49.056 milioni di euro) è stato pari al 3% del Pil, risultando in aumento di circa 1,6 miliardi rispetto al 2013 (-47.455 milioni di euro, corrispondente al 2,9% del Pil). Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato positivo e pari al 1,6% del Pil, con una diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2013. La spesa per interessi che, secondo le nuove regole, non comprende più l'impatto delle operazioni di swap , è stata pari al 4,7% del Pil, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al 2013. I dati del debito delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2011-2014 sono quelli pubblicati dalla Banca d'Italia e sono anch'essi coerenti con il nuovo Sistema Europeo dei Conti (Sec 2010). Alla fine del 2014 il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri della UEM, era pari a 2.134.920 milioni di euro (132,1% del Pil). Rispetto al 2013 il rapporto tra il debito delle AP e il Pil è aumentato di 3,6 punti percentuali.
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