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ROMA. P.A: Cgil-Cisl-Uil, lavoratori province domani in piazza

ROMA. P.A: Cgil-Cisl-Uil, lavoratori province domani in piazza
I lavoratori delle province portano la loro protesta nella Capitale, dove domani si terrà la prima manifestazione nazionale unitaria contro "il caos, l'assenza di un progetto di riordino e i tagli pesantissimi". A ricordarlo sono i sindacati del pubblico impiego di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl. L'appuntamento è per domani mattina in Piazza Santi Apostoli con delegazioni, spiegano in una nota congiunta, "provenienti da tutta Italia", in rappresentanza dei "54 mila dipendenti delle province". "Da ormai 5 anni si susseguono riforme di facciata, utili solo ai Governi che le hanno sfruttate per ottenere un consenso facile quanto improduttivo. Il risultato è il caos, l'assenza di un progetto di riordino, tagli pesantissimi per oltre 6 miliardi, tutti ricaduti sui lavoratori pubblici e sui servizi", lamentano i sindacati. "La retorica sugli sprechi ha dovuto fare i conti con la realtà, senza riuscire ad aggredire i privilegi: i tagli lineari, anche gli ultimi effettuati dal Governo Renzi, producono - sottolineano - disastri e non efficientano la pubblica amministrazione". Le categorie del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil chiedono quindi "riforme che tengano tutto assieme, che valorizzino il lavoro e tutelino i cittadini. Senza esuberi, senza penalizzazione dei precari, senza dissipare il patrimonio professionale dei 54 mila dipendenti delle province". Ecco che, fanno sapere le tre sigle, "domani le lavoratrici e i lavoratori riporteranno il Governo e le Regioni inadempienti alla realtà: finite le conferenze stampa, viste le slide, la riforma delle Province non c'è. Si riparta dal via perché il gioco dello struzzo non ha funzionato".
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