ANCONA. Spending review: Spacca, "spoliazione Regioni da parte Governo"
11 Febbraio 2015 - 15:28
Gian Mario Spacca
"Lo scenario dipinto dalla Cgia di Mestre, purtroppo, conferma quanto anche nelle Marche denunciamo da tempo: tagli drastici e inusitati da parte del Governo centrale pari a 25 miliardi in 5 anni''. Lo afferma il presidente delle Marche Gian Mario Spacca. ''Le Regioni - aggiunge - hanno avuto colpi durissimi ai propri bilanci. Non tutte, però, hanno fatto ricadere sui cittadini tale spoliazione da parte del governo nazionale. La Regione Marche, infatti, pur nelle grandissime difficoltà di bilancio dovute ai tagli governativi, ha voluto tutelare cittadini e imprese. La pressione fiscale in questo periodo non è stata aumentata di un euro e il 55% dei cittadini meno abbienti continuano anche quest'anno a non pagare neanche un euro di addizionale Irpef". "E' vero, come rileva la Cgia di Mestre - prosegue Spacca - che la maggior parte delle Regioni italiane non sarà in grado di costruire il proprio bilancio e, laddove ci riusciranno, dovranno far ricorso all'inasprimento della pressione fiscale di propria competenza, aumentando al massimo le tasse. Non è così per le Marche. Non è un caso che, in base alla classifica del Centro studi sintesi/Il Sole 24 Ore, nelle Marche viva il 'contribuente più soddisfatto', in base al rapporto tra tasse versate e servizi ricevuti''. Stesso discorso per il taglio ai servizi di cui parla il Centro studi Cgia. ''Nelle Marche - dice Spacca - non è così, a partire dalla sanità. Grazie alla virtuosità dei conti della sanità regionale, le Marche hanno anzi ottenuto una premialità annuale di 53 milioni di euro. Anche per quel che riguarda i ticket, la politica regionale è tra le più vantaggiose per i cittadini a livello nazionale''. La Regione Marche, ''unica tra le Regioni a statuto ordinario non ha introdotto alcun ticket sulla farmaceutica convenzionata, facendosi carico nel bilancio regionale dei maggiori costi che questa scelta sta comportando''. ''Lo scenario - conclude - è molto complesso e, soprattutto, i tagli gravano soprattutto sulle Regioni, che, tra il 2009 e il 2013, hanno subito un taglio di risorse del 38%, contro il 27% delle Province, il 14% dei Comuni e appena il 12% dei ministeri e amministrazioni centrali dello Stato".
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