PESARO. Falsi prodotti biologici da est Europa, denunciati in 35
28 Gennaio 2015 - 12:34
Guardia di Finanza
Importavano falsi prodotti biologici con false attestazioni dall'est europeo: a quasi due anni dall'avvio delle indagini della Gdf di Pesaro salgono a 35 le persone denunciate. Ulteriori investigazioni condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Pesaro e dal Nucleo Investigativo dell'Ispettorato Repressione Frodi di Roma (Icqrf), hanno fatto emergere elementi di prova nei confronti di altri otto indagati: B.M. 29 anni, G.L. 51 anni e S.D. 47 anni, (Verona); B.A. 50 anni e G.L. 61 anni, (Ravenna); G.R. 40 anni e M.P. 54 anni (Forlì), D.A. 49 anni, (Bologna). La procura di Pesaro ha esteso anche a loro i reati di associazione per delinquere transnazionale, in quanto ''responsabili di aver promosso e partecipato, anche avvalendosi di società estere appositamente costituite, ad attestare la falsa certificazione dei prodotti agricoli convenzionali come biologici''. Gli otto sono stati denunciati ''quali soci e/o amministratori di società importatrici di merce o nella veste di responsabili di organismi di controllo preposti alla certificazioni dei prodotti derivanti da agricoltura biologica, che, a partire dall'anno 2010, hanno immesso nel circuito del mercato biologico italiano ingenti quantitativi di granaglie destinate al comparto zootecnico e, in taluni casi, all'alimentazione umana (in particolare, soia, mais, grano tenero e lino), provenienti sia da Paesi extra Ue (Moldavia, Ucraina e Kazakhstan) che Ue (Romania)''. Al momento sono state sequestrate oltre 2.200 tonnellate di granaglie, falsamente certificate biologiche, per un valore complessivo pari a circa 3 milioni di euro e permesso di denunciare 35 persone, coinvolte nel traffico illecito di prodotti agricoli. Il Gip del Tribunale di Pesaro, Raffaele Cormio, ''ha emesso nei confronti degli otto responsabili, da ultimo denunciati, il provvedimento di sequestro preventivo per "equivalente", di beni mobili ed immobili, (terreni, edifici, conti correnti ed autovetture) fino all'ammontare complessivo di oltre 26 milioni di euro, corrispondenti all'illecito profitto incassato dall'associazione per delinquere''.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.