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ROMA. Migrantes, in 2014 oltre 170mila immigrati, tre volte 2012/13

ROMA. Migrantes, in 2014 oltre 170mila immigrati, tre volte 2012/13
Nel 2014 sulle coste e nei porti del Sud dell'Italia, sono arrivate 170.081 persone, tre volte il numero dei migranti arrivate negli anni 2012-2013 (56.192). E' il dato diffuso oggi dalla Fondazione Migrantes in una conferenza stampa in occasione della Giornata mondiale del Migrante e del rifugiato 2015. Degli oltre 170 mila immigrati arrivati in Italia nel 2014 soltanto un terzo è rimasto nelle strutture di accoglienza. Lo afferma mons. Giancarlo Perego, direttore generale di Migrantes, spiegando che "al 1 gennaio 2015 le persone accolte e rimaste nelle diverse strutture di prima e seconda accoglienza sono poco meno di 66.000, cioè poco più di 1/3. Giustamente l'Italia per molte persone, in particolare siriani e palestinesi, è stata terra di passaggio per raggiungere famiglie e comunità in altri paesi europei".
"Questo significa - ha aggiunto Perego - che l'Italia non è stata invasa come alcuni in maniera sciocca hanno più volte ripetuto".
L'analisi dei dati migratori relativi al 2014 spinge inoltre Migrantes ad evidenziare che è divenuta più "consistente" l'esigenza di varcare le frontiere per un'emigrazione economica e forzata. Gli oltre 170mila arrivi del 2014 così si dividono sul territorio: 120.239 sono arrivate in Sicilia, di cui 15.366 nella provincia di Agrigento e 4.194 sull'Isola di Lampedusa (contro le 14.753                 nel 2013 e i 51.753 del 2011), 22.673 sono arrivati in Calabria; 17.546 in Puglia e 9.351 in Campania. La partenza delle persone che si sono messe in viaggio nel Mediterraneo è avvenuta in particolare dalle coste della Libia (141.484 persone), 15.283 sono partite dall'Egitto e 10.321 dalla Turchia; solo 1.480 dalla Grecia e 1.297 dalla Tunisia. Le nazionalità delle persone sbarcate, secondo i dati rielaborati da Migrantes, sono in particolare: Siria (42.425, quasi quadruplicati rispetto al 2013); Eritrea (34.329, più del triplo rispetto al 2013); Mali (9.908, quasi decuplicati rispetto al 2013), Nigeria (9.000, quadruplicati rispetto al 2013), Gambia (8.691, quadruplicati), Palestina (6017), Somalia (5.756, quasi raddoppiati), Senegal (4.933, quadruplicati), Bangladesh (4.386), Egitto (4.095 quasi raddoppiati).
L'accoglienza dei 170.000 sbarcati, spiega poi Migrantes, è avvenuta in una situazione di forte precarietà, sia nei porti di arrivo che in molti dei centri di prima accoglienza realizzati.
Nella rete di primissima accoglienza (Cda, Cara, Cpsa) con una capienza di 7.881 persone, al 1° gennaio 2015 sono presenti 9.638 persone. Nelle strutture temporanee di accoglienza sul territorio nazionale sono oggi ospitati 35.516 persone. La prima regione per numero di persone attualmente accolte è la Sicilia (5.404, di cui quasi 2.000 in provincia di Trapani), segue la Lombardia con 4.347 (di cui 946 a Milano), la Campania (3.708, di cui 1.302 a Napoli), il Lazio (2.804, di cui 1.859 a Roma), l'Emilia Romagna (2.648, di cui 622 a Bologna): metà delle persone accolte è in queste cinque regioni. Negli Sprar, strutture di seconda accoglienza degli asilanti e rifugiati, sono state accolte 20.319 persone. Una nota positiva, sottolinea invece                 Migrantes, è che nel 2014 i 10 Cie in Italia, di cui metà chiusi, vedono oggi la presenza solo di 276 persone a fronte di 1.748 posti. "Si spera - è la richiesta - che presto si arrivi finalmente alla chiusura di strumenti di una stagione ideologica e costosissima di trattenimento dei migranti".
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