ROMA. Città metropolitane: Anci, "via ostacoli a decollo nuovi enti"
08 Gennaio 2015 - 15:05
Palazzo Chigi
Lavorare per eliminare i principali ostacoli per il decollo dei nuovi enti di rilievo costituzionale, come le città metropolitane: questa la richiesta avanzata questa mattina da una delegazione dell'Anci, guidata dal presidente Piero Fassino, nel corso di un incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario Graziano Delrio e i sottosegretari Baretta, Bressa e Rughetti. Nell'incontro, informa una nota dell'Associazione dei Comuni, "comune è stata la condivisione dell'opportunità di dare chiara e netta evidenza alla specificità delle Città metropolitane, un nuovo ente di rilievo costituzionale con caratteristiche del tutto peculiari, che deve essere messo nelle condizioni di cogliere la sfida del rilancio e della competitività delle aree piu' avanzate e progredite del Paese". La delegazione, composta anche dal sindaco di Firenze e coordinatore Anci dei Sindaci metropolitani, dal sindaco di Bari Antonio De Caro e dal segretario generale dell'Associazione Veronica Nicotra, ha posto condizioni puntuali: "le Città metropolitane non possono ereditare penalizzazioni e sanzioni derivanti dalla gestione delle ex Province, e pertanto si è chiesto di eliminare tutte le sanzioni derivanti dallo sforamento del Patto di stabilità 2014. Su questo il Governo si è impegnato a ottemperare già in sede di conversione del dl Milleproroghe. Sono poi stati approfonditi rilievi specifici - informa ancora la nota dell'Anci - che attengono alla materia del personale delle Città metropolitane, evidenziando incongruenze presenti nella Legge di stabilità e si è registrato l'impegno del Governo a chiarire in via interpretativa, in modo da assicurare alle Città metropolitane le professionalità e la continuità dei rapporti di lavoro in essere necessari per garantire l'avvio dell'ente"."Quanto al tema delle risorse, penalizzate dal significativo taglio che per il 2015 è previsto indistintamente per Province e Città metropolitane - informa ancora l'Associazione dei Comuni - si è registrato l'impegno del Governo sulla necessità di differenziare il riparto del contributo, almeno in relazione alla ovvia circostanza che le Città metropolitane dovranno svolgere oltre alle funzioni provinciali un nucleo di ulteriori funzioni strategiche proprie, assegnate dalla legge statale". Questa mattina a Palazzo Chigi "si è poi evidenziata la necessità di convocare un apposito incontro Governo-Regioni-Città metropolitane, per verificare lo stato di attuazione del trasferimento delle competenze e delle risorse rientranti nelle funzioni fondamentali delle Città metropolitane, nonché delle funzioni delegate dalle Regioni. Si è fatto il punto anche sui contenuti del Pon Metro e sull'andamento del confronto in sede Ue, condividendo la necessità di concentrare le risorse su alcuni grandi progetti di natura strategica per la dimensione metropolitana. Si è perciò convenuto che Anci e Governo - viene sottolineato - procedano insieme per fare sì che le risorse comunitarie siano rapidamente a disposizione di queste aree strategiche del Paese, per lo sviluppo di temi come la mobilità, l'innovazione tecnologica, la semplificazione, i beni culturali, i servizi pubblici locali". Si è convenuto infine di proseguire nelle prossime settimane, conclude la nota, il confronto Anci-Governo sia sulla local tax e la finanza locale, sia sulla riforma della Pubblica Amministrazione e in particolare sui suoi impatti sugli enti locali.
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